Lugano, quanto è complicato affrontare il Thun! I bernesi si confermano squadra camaleontica di difficile analisi

scritto da Claudio Paronitti

Ieri pomeriggio un aspetto in particolare è stato sotto gli occhi di tutti gli spettatori: il Thun ha varcato il San Gottardo per tornare al di là delle Alpi con un punto. E così è stato

I biancorossi visti sul terreno principale di Cornaredo sono sembrati più intenzionati a difendere lo zero a zero che a far male a un solido Lugano che, a parte l’unica uscita insicura della giornata di Noam Baumann (per il resto inoperoso e autore di una prestazione in assoluta tranquillità), non ha lasciato chissà quale chance ai ragazzi di Marc Schneider.

La trasformazione un po’ camaleontica del gruppo confederato ha fatto in modo che i bianconeri trovassero pochi spazi quando si chiedeva loro di sfruttare il palleggio degli uomini più tecnici. Non è un caso se le occasioni migliori su sponda luganese siano giunte con veloci ripartenze. Questa volta, a differenza di altri pomeriggi, nessuna palla è finita in fondo alla rete. Un peccato, è vero. Però, è l’atteggiamento che fa ben sperare per il futuro.

Dopo due giornate, il Lugano è primo, a pari punti con il Lucerna, ma con una differenza-reti migliore (+4 contro +2) con zero gol subiti. Chi lo avrebbe mai creduto nel pre-campionato?

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