FC Lugano, piccato botta e risposta tra Angelo Renzetti e Leonid Novoselskiy: cessione della società già questa settimana?

scritto da Claudio Paronitti

Nuova puntata del rapporto, oramai deteriorato, tra Angelo Renzetti e Leonid Novoselskiy. Attraverso le colonne de L’Eco dello Sport, il Presidente del Lugano e il socio di minoranza non hanno risparmiato una piccata frecciatina reciproca. Ecco cosa si sono detti

A prendere per primo la parola è stato il Pres, il quale ha svelato che «i prossimi giorni saranno decisivi per la vendita del club. Ho trovato un gruppo con cui vorrei finalmente finalizzare la trattativa e sto aspettando il ritorno dalla Bulgaria di Leonid Novoselskiy. Sono investitori seri, che hanno grande esperienza nel calcio e hanno messo sul tavolo tutte le garanzie che ho chiesto. Questa volta mi sento tranquillo. Ora tutto passa nella mani di Novoselskiy. È lui ad avere in mano le sorti della società. O accetta le condizioni di questo gruppo o altrimenti il Lugano fallisce. Io non posso più andare avanti. L’ho già detto tante volte. A meno che non voglia comprarlo direttamente lui. Ma questa volta deve decidere, perché non possiamo più aspettare. Onestamente non so cosa deciderà di fare, ma mi auguro che faccia la scelta giusta. Lui purtroppo è ancora “innamorato” di Thyago De Souza, con cui si sente sempre, ma, ripeto, il Lugano non può più aspettare. O lo fa vivere o lo fa morire. Tocca a lui».

La replica dell’imprenditore russo, che detiene il 40% delle azioni del club, non si è fatta attendere: «Sono arrabbiato per quello che ha detto Renzetti, anche se per me non è una novità. Il suo è un ricatto e io non parlo con chi mi ricatta. Lui vuole dare la colpa a me se la società dovesse fallire. E invece sarà colpa sua al cento per cento. In dieci anni ha avuto una gestione scellerata del club e ha vissuto al di sopra delle proprie possibilità. Il tutto per il suo ego spropositato. Io ho sempre avuto soltanto il compito di gestire il settore giovanile che si trova senza debiti. Io Thyago l’ho ancora sentito, così come faccio con chi potenzialmente potrebbe dare una mano al Lugano in futuro. È sempre meglio tenere una porta aperta. Lui invece questa porta l’ha voluta chiudere con Thyago e adesso si trova in difficoltà. Non conosco le finanze del club, dovete chiedere a Renzetti. Da parte mia ho sempre fatto e rispettato ciò che diceva il nostro contratto. Il nuovo gruppo interessato? L’ho incontrati, ma con me non vuole trattare. Non vengo considerato e onestamente non capisco perché. Credo di aver fatto tanto per il Lugano in questo periodo e tre anni fa ho contribuito a salvare il club comprando il 40%. Chiaramente con queste premesse non si può pensare di imbastire una trattativa. Avrei dovuto incontrarli mercoledì ma adesso il clima è cambiato. A questo punto non so se andrò a quell’incontro. Non mi piace parlare con chi mi ricatta. Il problema, come ho già detto più volte, non è comprare il club. La cosa veramente importante è avere un progetto sostenibile e per farlo devo presentare ai miei partner una proposta ufficiale e vincolante. Purtroppo Renzetti è uno che cambia spesso idea. Se invece ci fosse questa proposta allora potrei anche pensarci seriamente».

La «patata bollente» non accenna dunque ad abbassare la sua elevata temperatura. Nel frattempo, la squadra si è riscattata raccogliendo a Ginevra i primi tre punti della stagione. Sul campo gli auspici per una prosecuzione rosea ci sono, ai piani alti il futuro è tutto da scrivere…

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