Conference League, il Basilea si sveglia tardi ma ancora in tempo: i renani si regalano 180′ con il grande «ex» Arthur Cabral

scritto da Claudio Paronitti

L’Allianz Riviera, qualche istante prima del calcio d’avvio della sfida odierna tra il Nizza e il Basilea

In una Allianz Riviera vestita completamente di rosso e nero vista l’assenza forzata dei tifosi renani, il Basilea ribalta il Nizza dopo i tempi supplementari del ritorno dei quarti di finale di UEFA Europa Conference League (2:1) e si regala il doppio scontro alla Fiorentina e al grande «ex» Arthur Cabral

Sette giorni dopo il pareggio per due a due registratosi sotto le volte del St. Jakob-Park, la formazione francese opera una partita completamente all’attacco, mettendo sin da subito alle corde un Basilea che prova a rispondere all’immediato vantaggio siglato dal mancino a mezza altezza di Gaëtan Laborde (9′) a seguito di un’azione lineare al limite dell’area elvetica partita da un errore in impostazione di Kasim Adams, cercando di calmare un po’ il ritmo di crociera degli uomini di Didier Digard. Una volta giunti al ventisettesimo, una rapida combinazione porta Zeki Amdouni quasi a tu per tu con Kasper Schmeichel. Il destro del talento rossocrociato non inquadra però la porta e la potenziale occasione sfuma.

Nella ripresa, pur non creandosi granché e non portando reali pericoli a Marwin Hitz, i transalpini controllano a loro piacimento il corso del duello, relegando di conseguenza Taulant Xhaka e compagni a una manovra – quando hanno il pallone tra i piedi – lontana dai sedici metri offensivi. Quando ci arrivano, a una decina di giri d’orologio dal novantesimo, Jean-Kévin Augustin inciampa su sé stesso, richiedendo per di più il penalty al direttore di gara olandese Serdar Gözübüyük. Dopo un breve check con il collega al VAR Dennis Higler il cenno è quello di ripartire con un rinvio dal fondo. Giusto così. All’86’, il #10 renano si rifà con gli interessi, trovando un insperato pareggio con il primo tiro complessivo della seconda parte scagliato dai suoi!

Lo spettro dei tempi supplementari diventa realtà dopo i sei minuti di recupero concessi e dopo una super-parata di Schmeichel su una galoppata di Dan Ndoye (89′) e un pazzesco palo esterno di Zeki Amdouni sul corner successivo (90′). Come d’incanto si giunge al 98′ e al colpo di testa vincente di Kasim Adams (lasciato colpevolmente solo di incornare dall’intera retroguardia nizzarda), il quale ribalta il punteggio e fa gioire una formazione svegliatasi al momento più opportuno. Il sorriso diventa doppio al 108′, quando Billal Brahimi colpisce la traversa, smorzando l’urlo dei propri sostenitori.

Alla fine, supera dunque il turno – oggettivamente non esattamente con pieno merito – il Basilea. Ad attendere ora l’attuale sesta forza di Credit Suisse Super League è la Fiorentina, che ha estromesso i polacchi del Lech Poznań con un po’ di affanno (dopo il successo per 4:1 esterno dell’andata, la Viola si è trovata sotto all’Artemio Franchi per 3:0, prima di andare in rete a due riprese nel finale e assicurarsi il biglietto per il penultimo atto della terza competizione continentale per importanza).

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