I ragazzi di Mangiaratti sono piaciuti, ma c’è da migliorare. Sabato con il Servette ci sarà il pronto riscatto?
Peccato, le premesse erano state buone. I primi 45 minuti giocati dai rossoblù ieri al Riva IV, lasciavano ben sperare. Un Chiasso veloce, manovriero e non inferiore al più quotato Vaduz. Trafitti da una bella punizione tirata dallo specialista Gajic, Rey e Co hanno subito reagito e trovato il pareggio grazie ad una indovinata conclusione di Josipovic. Non contenti hanno cercato di trovare il vantaggio, ma purtroppo non è arrivato.
Altra musica nel secondo tempo, il Vaduz è salito in cattedra e ha affondato i colpi, colpendo due volte. La reazione del Chiasso? Tanta voglia, ma poco costrutto. Alcune belle conclusioni, che però hanno mancato il bersaglio.
Alla fine della partita un addetto ai lavori ha commentato. ” Una squadra che ha assolutamente bisogno di qualche giocatore d’esperienza. Il solo Rey non può sempre tirare la ” carretta”, speriamo che l’arrivo di qualche altro giocatore “importante” possa alzare il livello, ora già buono, ma che ti permette di poter competere per 90 minuti contro ogni avversario.
E a proposito di avversario, sabato arriva il Servette vittorioso ieri per 2-0, sull’ostico campo dell’Aarau. Sarà un altra pretendete alla promozione, ossia una compagine nuovamente ostica, ben organizzata e capace di far correre bene la palla. Non sarà facile per il Chiasso, ma come detto, le premesso buone ci sono state, ora non solo 45 minuti di bel calcio, ma per tutti i 90 minuti e sopratutto più concretezza sotto porta. Si sapeva, il calendario con Vaduz, Servette e Losanna, tre nomi molto importanti nella CL, non erano di buon auspicio. Ma è poi il campo a dare i verdetti.
Sabato sera al Riva IV si spera che possa già scendere in campo anche il nuovo arrivato Carvalho; Josipovic e Milinceau sono piaciuti, ma l’estro brasilero potrà aiutare. Per finire un dato statistico. E’ continuata la serie nera con il Vaduz, nono scontro diretto perso negli ultimi 5 anni .
