Calcio regionale, la ripresa si avvicina e il segretario generale dell’ASF risponde alle questioni del mondo amatoriale

scritto da Redazione

Mercoledì 26 maggio 2021 è la data che il mondo del calcio regionale ha cerchiato in rosso sul proprio calendario, in quanto il Consiglio Federale deciderà in via ufficiale se far ripartire o meno le competizioni amatoriali. Gli indizi per una ripresa ci sono tutti e si è fiduciosi che le speranze non vengano disattese (di nuovo)

A tal proposito si è espresso Robert Breiter, segretario generale dell’Associazione Svizzera di Football, rispondendo a quattro importanti questioni concernenti il calcio amatoriale. Ecco le dichiarazioni del dirigente federale rilasciate al sito web ufficiale dell’ASF.

Si prevede che il calcio «normale», con contatto fisico, sarà di nuovo permesso in Svizzera a partire dal 31 maggio. Questo significherà che la stagione del calcio amatoriale riprenderà e verrà giocata sino alla fine?
«Se sarà possibile giocare di nuovo dal 31 maggio, la stagione continuerà. Visto lo sviluppo della pandemia, si presume che i cantoni saranno d’accordo con i piani del Consiglio Federale. Ad ogni modo, lo sapremo con certezza il 26 maggio.  Dopo l’annuncio del Consiglio Federale, abbiamo ricevuto e sollecitato molte reazioni da parte dei nostri interlocutori. Una chiara maggioranza è a favore della ripresa del gioco, compreso il parere da parte delle Associazioni Regionali. Di conseguenza, il piano che il Consiglio Direttivo, in linea con le 13 Associazioni Regionali, ha stabilito alla fine di aprile e comunicato in diverse occasioni verrà rispettato. In particolare, si tratta del completamento del turno preliminare, che ha dovuto essere interrotto nell’autunno 2020 a causa del Covid-19. Questo piano è stato ripetutamente sottoposto ai club dall’inizio dell’anno».

Quando si giocheranno le partite rimanenti nei vari campionati?
«La programmazione delle partite con le date e gli orari è responsabilità delle divisioni (Prima Lega e Lega Amatori) e delle Associazioni Regionali, a seconda della categoria e del campionato. Molti di loro hanno già stilato un calendario delle partite che devono ancora essere giocate. L’obiettivo è che tutti i calendari siano redatti entro il 26 maggio e comunicati immediatamente dopo la decisione del Consiglio Federale. Da quel momento in poi, dovrebbe essere chiaro per tutti i club, per tutti gli allenatori e per ogni giocatore del paese quando avranno luogo le partite. Così tutti potranno pianificare le prossime settimane in modo affidabile».

Non c’è un maggior rischio di lesioni dopo la lunga pausa forzata nel calcio amatoriale, quando c’è solo un breve tempo di preparazione fino alla ripresa dell’attività agonistica?
«I club sono preparati per affrontare questa situazione. Dal 1° marzo scorso, essi hanno avuto la possibilità di allenarsi all’esterno in gruppi di 15. Anche senza contatto fisico, è stata possibile una preparazione basata su forza, velocità, resistenza e tecnica. Secondo le nostre informazioni, quasi tutti i club hanno approfittato di questa opportunità e di conseguenza i giocatori sono a un livello di preparazione fisica soddisfacente e giustificato per una ripartenza anticipata. Inoltre, dal 12 maggio tutti sanno che è molto probabile che l’allenamento e l’attività agonistica potrà riprendere normalmente dal 31 maggio. Di conseguenza, la preparazione è stata effettuata in funzione della ripresa».

Ora la stagione deve essere valutata dopo la disputa del solo girone d’andata, con squadre promosse e retrocesse.  È giusto ed equo?
«Lo scorso autunno, dopo l’abbandono della stagione 2019-2020 e le conseguenti discussioni sui vari punti vista, abbiamo modificato il regolamento per fare chiarezza proprio su questo tema. Il nuovo articolo 8bis del regolamento della competizione stabilisce che una stagione può essere valutata se almeno la metà dei turni regolari è stata giocata nella maggioranza di tutti i gruppi di campionato. Questo cambiamento nel regolamento è stato deciso con il coinvolgimento e la consultazione delle Associazioni Regionali e tutti i club sono stati informati di questo regolamento in diverse occasioni. La posizione di partenza era ed è quindi chiara e uguale per tutti e quindi, a nostro avviso, equa».

(foto – © ASF_SFV/football.ch)

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