AC Taverne, il post-Mendrisio con mister Meroni: «Ora è giusto staccare per ricaricare le batterie per le ultime 8 settimane»

scritto da Claudio Paronitti

Mercoledì sera, sul proprio terreno sintetico del Campo Comunale, il Taverne è riuscito a sfatare quello che in stagione era diventato un «tabù», battendo il Mendrisio con un pirotecnico 5-4 nel secondo turno preliminare alla prossima edizione di Helvetia Coppa Svizzera

Come capita in ogni dopo-partita, abbiamo contattato il condottiero della squadra giallonera, mister Damiano Meroni, il quale ci ha rilasciato la classica interessante intervista concernente gli ultimi novanta minuti disputati dai suoi ragazzi. Eccola di seguito.

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Mister, un commento sulla partita?

«Si arrivava da una battaglia come quella di Emmenbrücke, e dovevamo “nascondere” qualche acciaccato che è sceso regolarmente in campo stringendo i denti. Qualche altro, invece, ha dovuto alzare bandiera bianca. Di conseguenza, non eravamo al top con tutti gli effettivi. Poi guardando dall’altro lato, sponda Mendrisio, loro erano messi peggio di noi, anche se chi è sceso in campo ci ha dato del filo da torcere. Quindi, si è entrati in campo senza troppi tatticismi e si è giocato per vincere il match, anche se da una parte e dall’altra qualche errore di troppo non è mancato.

Molto bene i nostri primi venti minuti, caratterizzati da due reti, un palo e due altre occasioni su calcio d’angolo, oltre a una certa… “consapevolezza al contrario” di pensare che la partita fosse finita. E il Mendrisio in un solo giro d’orologio, tra il 23′ e il 24′, pareggia la partita dimostrando buona qualità di manovra e spirito di squadra. Sull’onda positiva è giunto al 38′ pure il 2-3 con i nostri “anestetizzati”. A questo punto non vedevamo l’ora di andare in pausa».

Dove qualche «spiffero» da spogliatoio dice di aver visto perdere l’aplomb del mister dei gialloneri… Vero o solo «malignità»?

«Chiusa la porta, quello che succede e viene detto rimane lì dentro. Chiaro che andavano messi i giocatori davanti alle proprie responsabilità, in che modo non era molto importante, e ragguagliare su qualche accorgimento, per esempio quello di voler giocare di più la palla. Difatti nella seconda parte della partita, con un altro atteggiamento e con una volontà maggiore al gioco e al movimento di tutti, qualcosa di meglio si è visto. Così, si è giunti al pareggio al 52′ con Daniel Mele e al vantaggio al 57′ con Dušan Čvetković. A questo punto, cambiando il modo di stare in campo e con cinque nuove forze fresche, abbiamo fatto sicuramente meglio nella parte finale del secondo tempo rispetto al primo».

Fra una settimana spazio di nuovo al campionato con la sfida casalinga all’Hergiswil…

«Prima ci fermiamo quattro giorni, sembra giusto staccare un attimo, dato che è dal 25 gennaio che siamo ininterrottamente sul campo. Poi ripartiremo per affrontare le ultime otto settimane, con le “batterie” ricaricate, si spera, per affrontare l’Hergiswil, una squadra forte fisicamente e con un’ottima mentalità, sabato 23 aprile al Comunale».

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