Women’s Super League, una rete dopo soli 56″ scombussola il piano-gara: il Lugano viene logicamente battuto dal Servette

scritto da Claudio Paronitti

Nuovamente impegnato sul terreno principale del complesso sportivo cittadino di Cornaredo, il Lugano Femminile è incappato nella decima battuta d’arresto stagionale, rimanendo ancorato all’ultimo posto in classifica a quota un punto

Questa volta, a superare le bianconere è toccato alla superpotenza del calcio femminile rossocrociato Servette, impostosi con il risultato di 3-0 nel quadro dell’11a giornata di AXA Women’s Super League.

La partita non poteva iniziare peggio per le padrone di casa, sotto di una rete dopo appena 56 secondi. Un lancio in profondità sulla destra per Jade Boho Sayo consente all’attaccante granata di involarsi verso il fondo e crossare al centro. La sfera attraversa l’intera area di rigore, arriva sul lato opposto a Léonie Fleury, che controlla e con un diagonale nell’angolino più lontano non lascia scampo a Matilde Copetti, aprendo lo score.

Sino al 17′ vi è veramente poco da segnalare. Poi, a seguito di una punizione laterale battuto da Amandine Soulard, il pallone viene colpito dalla fronte di Jade Boho Sayo sulla traversa. La risposta locale si registra con una doppia chance tra il 26′ e il 36′ con un calcio di punizione di Luna Gianotti (alta di un paio di metri) e con un’incornata della stessa numero 5, che si inserisce con i tempi giusti sul cross di Kristina Maksuti ma non riesce a dare forza al pallone spedendolo direttamente tra le braccia di Inês Pereira.

La ripresa prende avvio con un destro sbilenco di Alyssa Lagonia (47′) da un lato e con un destro centrale al volo di Julia Diaz Ferrer (49′) dall’altro. Per osservare la prossima opportunità occorre attendere il 63′ e il diagonale vincente sul primo palo di Jade Boho Sayo. La numero 7 romanda parte sì in posizione di fuorigioco, ma rientra in gioco dopo la deviazione di Sara Tonelli e quindi la situazione, nonostante le proteste del pubblico, è stata valutata correttamente dal direttore di gara.

Due giri d’orologio più tardi, Amandine Soulard colpisce la seconda asta di giornata, mentre al 73′ si annota un episodio che ha del clamoroso. Dopo un rimpallo sfortunato tra la capitana luganese Sara Tonelli e Natalia Padilla, la sfera prende una traiettoria beffarda finendo oltre la linea di porta di almeno mezzo metro. Incredibilmente, né l’arbitro né tanto meno il secondo assistente (che pure è ben posizionato esattamente sul fondo) muovono un dito e così il risultato rimane di zero a due.

Nei minuti finali, ecco giungere il tris, calato all’89’ da Alyssa Lagonia, che si fa trovare sul secondo palo e con un colpo di testa supera un’incolpevole Matilde Copetti, la quale due minuti prima aveva effettuato una grande parata su una botta mancina di Léonie Fleury da distanza ravvicinata. Termina così con un tre a zero a favore del Servette l’improbo impegno tra le mura amiche per la squadra guidata da Simone Bordogna. Il prossimo appuntamento per le ticinesi è in calendario fra tre settimane, a inizio marzo, ad Aarau.

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