MISTER X – Capitolo 20, Angelo Di Federico “Simunac e Gjoka che divertimento. Soffro il Cadenazzo”

scritto da Roberto Colombo
Angelo Di Federico, allenatore del Gordola che punta alla Seconda lega

L’allenatore del Gordola: «Qui al Gordola manca solo la Seconda lega, è per questo che dobbiamo conquistarla. Ho avuto maggiori soddisfazioni dalla panchina che con il calcio giocato, ma che emozione quella finale di coppa contro lo Stabio”

GORDOLA – Con la nostra nuova serie di mini interviste MISTER X vi accompagneremo alla scoperta degli allenatori (e non solo) del calcio regionale, tratteggiandone un ritratto più intimo attraverso le loro stesse parole. Buona lettura, se vi va. Capitolo 20: Angelo Di Federico allenatore del Gordola (Terza lega, gruppo 2).

Mister raccontaci, che giocatore eri e il tuo ricordo più bello? «Quando ero giovane giocavo da esterno alto, poi piano piano, con il passare degli anni, sono arretrato passando in difesa (terzino). I ricordi più belli li ho da quando sono diventato allenatore, ma anche da giocatore ho vissuto tanti bei momenti, come per esempio una finale di coppa Ticino contro lo Stabio. Non ricordo la data precisa, ma erano i primi anni 90 e io giocavo nel Contone, allora allenato da Guido Rossi. Purtroppo quella finale la perdemmo, anche perché quello Stabio era davvero uno squadrone, ma nonostante l’epilogo amaro fu ugualmente una bellissima esperienza, molto emozionante».

Il tuo rituale scaramantico (da allenatore)? «Prima di ogni partita non rimango mai nello spogliatoio fino alla fine, sono sempre quello che esce per primo».

Squadra bestia nera (da allenatore)? «Il Cadenazzo, squadra contro cui ho sempre fatto fatica e che mi è anche costata una promozione, quando allenavo l’Arbedo. Era la stagione 2017/18 e noi ce la giocavamo punto a punto contro il Paradiso, che poi vinse il campionato +2 su di noi. In quel campionato contro il Cadenazzo, allenato da Berriche, perdemmo quattro punti pareggiando 1-1 nella partita di andata e perdendo 2-1 quella di ritorno. Due risultati negativi che alla fine furono decisivi, perché il Paradiso chiuse a 58 e noi a 56 punti».

Sarebbe bello allenare di nuovo… «Risposta difficile perché ho avuto la fortuna di allenare tanti bravi giocatori, grazie ai quali mi sono tolto tante soddisfazioni, ottenendo anche un discreto numero di vittorie (da allenatore). Faccio però volentieri due noi, nella speranza che non me ne vogliano tutti gli altri, il primo è Stipe Simunac (Arbedo) mentre il secondo è Nikolin Gjoka (Morbio) che ho allenato entrambi nell’Arbedo. Stipe non solo è un giocatore davvero forte, come pochi altri, ma anche un ragazzo d’oro; Nikolin invece era un difensore eccezionale: se potessi avere questi due giocatori al Gordola ci divertiremmo ancora tanto».

Forse non sarà GORDOLA a vita, ma… «…con tutta onestà qui al Gordola manca (e mi manca) solo la categoria, per il resto c’è davvero tutto, quindi abbiamo solo un obiettivo: andare in Seconda lega per poter continuare tutti assieme».

To be continued…

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