Lugano, Manzo: “Occhio ai vallesani, con la palla al piede sanno sempre cosa fare”

scritto da Claudio Paronitti

manzoVari i temi toccati da Andrea Manzo nella consueta conferenza stampa pre-partita. Dalla sconfitta di domenica al turno infrasettimanale contro il Sion, passando per l’analisi dei singoli giocatori. Di seguito le risposte del mister veneziano

CONTRO IL VADUZ – “Ci sono stati errori individuali che hanno poi pesato sul collettivo. Abbiamo commesso una sequenza di errori e ne abbiamo pagato dazio. Adesso dovremo stare molto attenti sulle palle inattive e cercare di giocare con ritmi diversi. Il caldo ha influito su certe dinamiche, però non bisogna giustificare una prestazione meno positiva delle due precedenti solo con il clima, anche se non è stata una brutta prestazione. Gli avversari non ti hanno permesso di giocare in un determinato modo e noi dovremo migliorare su questo. Il pensiero è alla partita alle porte e al Sion”.

SQUADRA IMMATURA? – “Dirlo dopo una partita non è corretto. La squadra ha fatto bene, non ha permesso agli avversari di tirare in porta. Il possesso palla è stato uguale. Forse noi potevamo sbloccare la partita. Non sto a recriminare nulla, però mi sembra ci fosse un rigore su Sabbatini. Non voglio però analizzare se un arbitro fischia un rigore o meno. Alla fine non m’importa. Però, se avessimo sbloccato la partita in quel modo, il match si sarebbe incanalato in modo diverso”.

SETTIMANA INGLESE – “Il Sion ha una squadra che atleticamente è molto forte. Loro hanno giocato sabato [mentre i bianconeri domenica, ndr] e qualcosa potrà influire. In questo campionato capita così, io non lo concepisco, ma bisogna accettare le regole e andare avanti”.

LA PREPARAZIONE SULLE PALLE INATTIVE – “In fase difensiva serve per fare i movimenti tutti assieme, perché vanno sincronizzati, soprattutto sui calci di punizione”.

SULLA FORMAZIONE – “Ho provato tutti, perché devono farsi trovare pronti in caso di necessità. Credo sia giusto allenare tutti i giocatori a disposizione, perché devono sapere quello che devono fare. Io voglio che tutti sappiano cosa fare quando verranno chiamati in causa. Da domenica ci sono dei giocatori che si portano dietro dei problemini e il puzzle verrà completato a seconda della disponibilità di tutti. La prima giornata avevo delle certezze, perché i giocatori che ho mandato in campo erano a posto fisicamente. Invece, avevo ragazzi come Crnigoj, Vécsei e Rey che, per un motivo o per l’altro, non potevano essere a disposizione, e i due ragazzi dell’Under 21 [Belometti e Guerchadi, ndr] che non era il caso di “bruciarli” già contro il Lucerna. Oggi ho dei dubbi, e questo mi fa molto piacere”.

GLI INFORTUNATI – “Mariani, come comunicato sabato, starà fuori 10 giorni e salterà le prossime due partite. Padalino è uno che muove un po’ la scacchiera, come Piccinocchi [che domani non ci sarà, ndr]. Dovremo valutare le loro condizioni. Gli altri, invece, sono tutti a disposizione”.

A SION REGNA LA CONFUSIONE? – “Quando le squadre sono con l’acqua alla gola è peggio giocarci contro. Noi dobbiamo giocare con le nostre armi, perché è quello che ci ha portato a offrire delle buone prestazioni fino ad ora. Correre, mettersi in condizione di ricevere palla e attaccare gli spazi: come abbiamo fatto in tutte e tre le partite fin qui disputate”.

ATTENZIONE AI VALLESANI – “Quando conquistano palla, loro hanno due giocatori esterni molto veloci che possono ribaltare qualsiasi situazione con delle giocate importanti. Hanno attaccanti che puntano direttamente la porta. E dietro hanno Fernandes che con la palla al piede sa sempre cosa fare. Hanno i 4 davanti che sanno ripartire molto rapidamente. Noi dovremo avere la personalità di essere sempre equilibrati. Sicuramente avremo le possibilità di “offenderli” e dovremo essere bravi a sfruttare i loro “deficit” con le nostre caratteristiche. Noi abbiamo sempre creato in queste prime partite, a volte siamo stati imprecisi. Ma io preferisco creare, perché prima o poi le cose si sbloccheranno. Se crei ci sono delle possibilità, se non crei ti devi preoccupare”.

MANCANZA DI RISULTATI – “Noi dobbiamo essere bravi a dare una continuità al gioco e ai risultati. È la base che dobbiamo avere. Dobbiamo credere in ciò che facciamo. Qualcosa di buono c’è, mancano solo i risultati. Se fino ad ora l’attenzione era al 100%, d’ora in poi, sottoscritto compreso, dovremo dare il 120%”.

PRESSIONE? – “L’ho sempre sentita in un certo modo, è quella che ti fa vivere. Io sono sempre sotto esame. Me lo faccio da solo: finito l’allenamento vado a casa e mi chiedo se ho fatto le cose nel modo giusto, perché fa parte delle mie competenze”.

ANDRÉS PONCE – “È un ragazzo che deve maturare. Qui gli si offre un’opportunità diversa da quella che avrebbe in un’altra squadra. Come centravanti, ora come ora, non ne abbiamo uno di ruolo. Lui, però, è adatto per giostrare in quella posizione. Dovrà maturare giocando. Pur essendo ancora giovane ha già un curriculum non indifferente: si è allenato con la Sampdoria e ha già giocato qualche partita: non è un ragazzino “di primo pelo”. Logicamente, da parte nostra va aiutato. Se, per caso, dovesse disputare una partita condita da qualche errore, non dobbiamo puntargli subito il dito contro, bisogna dargli tempo. Da parte mia la pazienza ci sarà sicuramente. Talvolta succede che siano altri a criticarlo. Lui non dovrà scoraggiarsi: o il ragazzo è forte mentalmente, oppure dovremo essere bravi noi a proteggerlo e metterlo nelle condizioni di diventare un giocatore importante per il Lugano. Sto pensando anche a una sua titolarizzazione”.

JONATHAN SABBATINI – “Tatticamente è un giocatore molto intelligente e tecnicamente è molto valido. Lo si può adoperare in più ruoli. Ha delle qualità per farlo. Per domani devo ancora valutare in che ruolo utilizzarlo [regista?, ndr]”.

DRAGAN MIHAJLOVIC – “Ha fatto molto bene da esterno basso. A me non è dispiaciuto nemmeno a Berna. È un giocatore che tutti gli allenatori vorrebbero avere con sé. È sempre titolare nei ruoli che non sono i suoi. Se riesce a fare questo, vuol dire che è intelligente, che legge bene le partite e le situazioni, riuscendo ad interpretarli nel modo giusto. È utile per la squadra. In mezzo al campo, dove ha giocato per un anno intero a Chiasso, non l’ho ancora provato. Chissà, magari in futuro potrebbe essere una soluzione”.

KARIM ROSSI – “Non so se inizierà dal 1’. Domenica ha colpito la traversa, l’occasione se l’è creata. È sfiduciato? Per me subisce un po’ tutto quello che gli gira attorno. Io gli ho visto fare dei gol di buona fattura. I colpi o li hai o non li hai. Contro il Paradiso ha segnato di testa con il terzo tempo e poi con una bella girata al volo. Non conta l’avversario, conta la fattura delle marcature. Lui ha dei colpi importanti. Segnare un gol sicuramente lo aiuterebbe molto sotto il profilo dell’autostima. Dopo la partita contro il Vaduz l’ho visto sereno. Anche in questi due giorni di allenamento ha provato i tiri in porta, trovando la giusta potenza nella conclusione”.

OFIR MIZRACHI – Per il centrocampista offensivo israeliano è arrivata la convocazione in nazionale maggiore per la partita contro l’Italia valida per le qualificazioni ai Mondiali di Russia 2018 – “Sono molto felice per lui, bene così”, la chiosa di mister Manzo.