Il sangue freddo di Vuleta

scritto da Riccardo Vassalli

Pendevano grosse aspettative sul conto di Stjepan Vuleta qualche stagione fa. Un passato nelle giovanili del Basilea. I gol pesanti e decisivi, il sangue freddo tipico di chi indossa la maglia numero 9. Tutta le trafila delle Nazionali giovani, fino all’esordio con la U21 di Tami. Era il 22 marzo del 2013: Al Südstadion, i rossocrociati persero contro i pari età della Germania. Risultato? 2-1 a favore dei padroni di casa. E Vuleta? Sangue freddo anche quella volta, in rete all’esordio da subentrato.

L’esordio in Super League con il club, il Basilea, che l’ha cresciuto. Poi girato in prestito al Wil per farsi le ossa. In seguito il trasferimento in Austria alla ricerca della consacrazione. Su Vuleta piomba la sfortuna. Rottura del tendine d’Achille e il ritorno in patria per essere coccolato dall’affetto dei suoi cari. A soli 21 anni lascia il mondo del professionismo per ricominciare tutto da capo con la maglia del Buchs (2a Lega). I biancoverdi conducono il Gruppo 1 a +3 dalla seconda. Vuleta ha già siglato 9 reti in 11 incontri. Ora Stjepan sogno il salto in Seconda Interregionale, sperando che qualcuno si ricordi di lui.

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