Coppa Allievi B: Baialuna is back, ma il Mendrisio affonda a Savosa

scritto da Redazione

p1210533SAVOSA – Al Centro Sportivo Valgersa si è giocato uno degli ottavi di finale di Coppa Banca Stato che ha visto scendere in campo in una serata gelida i B1 locali contro i CCJLB del FC Mendrisio. Entrambe reduci da un buon campionato, le squadre si sono affrontate senza risparmiarsi ma a scapito di un gioco consono all’importanza della gara. Ha infine prevalso la compagine di categoria inferiore che ha approfittato delle circostanze mentre il Mendrisio ha tentato di far leva sulla propria solidità nonostante una prova di livello inferiore rispetto a quelle dell’ ultima parte di campionato.

Il campo non ha aiutato i ragazzi che hanno spesso dovuto arrendersi all’evidente impossibilità di tenere il pallone a terra. Nel primo tempo le occasioni da goal sono state pochissime e la più pericolosa ha messo alla prova i riflessi di Baialuna, bravo a salvarsi in angolo su  conclusione ravvicinata.

Nella ripresa la partita si è gradualmente animata dopo  il vantaggio del Mendrisio con un gran goal di Tiritiello – messo sulle gambe da una gran giocata di Cattaneo (44′). Il vantaggio dura 5′ e dopo averlo sfiorato due volte i locali lo ottengono con un colpo di testa perfetto su azione da corner. Mendrisio nuovamente in goal a metà tempo: Perego si vede negare il goal con un salvataggio sulla riga dopo secca conclusione ma sulla ribattuta si guadagna una chiara spinta da rigore che Cattaneo trasforma.

Il Mendrisio scompare dal campo e Baialuna salva per quattro volte la propria porta in situazioni disperate con la difesa in bambola. Il portierone momo’ para anche un rigore regalato da un arbitro parso uscito da un corso sulle regole applicate al contrario. Nulla può – il migliore in campo della serata – nel settimo minuto di recupero quando l’arbitro regala una punizione ai locali che in mischia trovano il pareggio.

Nei tiri di rigore – calciati con parte del rumoroso pubblico in campo – prevale con merito il Savosa che non sbaglia nulla nelle esecuzioni dal dischetto. Il Savosa ha meglio sfruttato le proprie caratteristiche nel prediligere palle lunghe per rimontare due volte il Mendrisio, in evidente difficoltà per tutta la partita anche sulle palle inattive. La vittoria dei locali non fa una piega rapportata al gran numero di occasioni create a cavallo tra il primo ed il secondo pareggio. Il Mendrisio avrebbe potuto portarla a casa con maggior sacrificio da parte di tutti e senza aver fallito clamorosamente a 5′ dal termine la rete del 1-3.

La partita rischia tuttavia di essere ripetuta. Veramente troppe le situazioni non regolamentari o al confine del dibattito che andiamo di seguito a riassumere.

Partita assolutamente anomala nel proprio complicato svolgimento: alle ore 20.00 – orario di inizio ufficiale – il campo non è ancora segnato e si accende una discussione animata – visibile ed udibile dagli spalti – tra alcuni dirigenti locali ed il direttore di gara.

Le squadre, già pronte e riscaldate vengono invitate dal direttore di gara – ancora in borghese – a tornare nello spogliatoio.

Trascorsi 20′ di attesa il Direttore decide che si può giocare dopo aver approvato la tracciatura delle linee. Senza essersi scaldato, l’arbitro da il via alla partita. Si giocano un tempo da 40′ e uno da 47′. Secondo il direttore di gara il regolamento prevede  la possibilità di ridurre il tempo della partita a propria discrezione. L’arbitro si dimentica però nella seconda frazione di quanto inizialmente imposto agli allenatori e fa durare 47′ la ripresa (45’+2′).

Una parte del pubblico è spesso oltre la recinzione e minaccia l’arbitro a più riprese invadendo il campo sia in occasione del primo pareggio locale che al fischio del rigore assegnato al Savosa e logicamente in occasione del secondo pareggio consigliando evidentemente al direttore di gara di  mandare le squadre direttamente ai rigori.

L’allenatore del Savosa lascia ripetutamente l’area tecnica e spazia a bordo campo dal lato opposto a dietro le porte senza che il direttore di gara – nonostante le segnalazioni della squadra ospite – faccia osservare il rispetto dell’area riservata ai formatori.

Impaurito da un clima surreale per una partita di Allievi B, il fischietto decide quindi che si calciano direttamente i rigori saltando il supplementare che ad esempio si è giocato regolarmente fra Team Allievi e FC Locarno la sera prima.

A Savosa è successo davvero di tutto: due le considerazioni.

La prima è quella che la tutela di un arbitro è assolutamente lontana dall’essere raggiunta. Non che a questi livelli la si debba ritenere necessaria, ma la pressione subita stasera è stata oltre ogni possibile aspettativa.

La seconda è la scelta di autoregolamentazione della partita: perché un tempo da 40′ ed uno da 45′ + 2′ o perché la mancata espulsione di un giocatore reo di fallo killer senza palla o il non voler giocare il supplementare. Sono situazioni di anarchia che vanno ad influire sulla mancanza di serietà per una manifestazione così importante. Infine: se non ci arrivano i formatori (e anche qui il traguardo è molto lontano) dovrebbe essere compito dell’arbitro fare in modo che si giochi a calcio e non a calci.

Vittoria meritata per il Savosa (in attesa di valutare eventuali ricorsi della società ospite) ma l’amarezza per come è stata gestita la serata lascia aperta la discussione. Fermo restando che come sempre farà testo un referto sul quale di tutto ciò non vi sarà alcuna traccia. Lo sport – fatto nei termini di questa sera – non ha proprio alcun valore: ne competitivo e nemmeno educativo.