5L Gruppo 2: Isone, mister Regazzoni “le prossime tre sfide decisive per capire chi siamo”

scritto da Roberto Colombo

Secondi in classifica a -4 dalla vetta, sono i bianconeri l’anti Gnosca? Forse no, ma intanto i risultati sono dalla parte dell’Isone

È l’Isone l’anti Gnosca? La squadra di mister Claudio Regazzoni, dopo la sconfitta alla 2ª giornata contro la Juventus Cresciano, non si è più fermata. Prima a passi incerti (pareggi contro Biaschesi e Pollegio) e poi sempre più di corsa: tre vittorie consecutive con Bodio, Preonzo e l’ultima schiacciante contro il Chironico.

«È stata una gara discreta – racconta Claudio Regazzoni riferendosi all’ultima partita di campionato vinta 5-1 contro il Chironico – in cui siamo partiti con il piede giusto trovando subito il vantaggio. Poi abbiamo continuato a giocare bene sino al 2-0, dopodiché ci siamo spenti lasciando spazio all’avversario. A inizio ripresa eravamo molli, non mi è piaciuto, e il Chironico ha potuto riaprire il match trasformando un calcio di rigore. Per fortuna i ragazzi hanno reagito subito. Con Tognola ed Esposito siamo andati sul 4-1 e poi abbiamo gestito bene sino al definitivo 5-1 di Albertoni».

La partita contro il Chironico può essere usata come paradigma della stagione dell’Isone, sugli aspetti positivi e su quelli che vanno corretti, e capire se davvero i bianconeri posso candidarsi tra le squadre in lotta per la Quarta Lega. «Sono molto soddisfatto di come la squadra – prosegue l’allenatore – si è approcciata alla gara e di come ha saputo gestire il vantaggio dopo il terzo gol. Sono anche contento della rosa. Ogni giocatore dà sempre il massimo in ogni occasione. Invece quando ci rilassiamo diventiamo vulnerabili. Contro il Chironico è andata bene, ma in altre partite la mancanza di concentrazione ci ha fatto perdere punti preziosi».

Quattro punti dalla capolista Gnosca non sono tanti, ma solo dopo le prossime tre sfide di campionato (gli scontri diretti con Aquila, Gnosca e Rapid Bironico) forse si potrà fare un bilancio più veritiero: «Ci sono squadre più attrezzate di noi – conclude mister Regazzoni – ma questo non significa che non possiamo giocare alla pari contro chiunque. Adesso è meglio concentrarsi su una partita per volta. Solo dopo le prossime tre partite potremo dire se siamo veramente maturati oppure no».

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