3L-1: Melide, mister Benetti “In società qualcosa cambierà. Del mio futuro non abbiamo ancora parlato”

scritto da Roberto Colombo

L’allenatore gialloblù: «Giusto fermarsi ma è stato un dispiacere, più che altro per la valenza sociale che ha il nostro sport. La nostra stagione è stata da 6.5, tutti sappiamo che avremmo potuto fare di più».

MELIDE – Sia nella vita di tutti i giorni che nel calcio regionale stiamo pian piano tornando alla normalità, tuttavia, prima di chiudere con il maledetto Corona, sappiamo che ci vorrà ancora tanta attenzione e un po’ di pazienza. Nel frattempo abbiamo fatto quattro chiacchere con Marco Benetti, allenatore del Melide (Terza Lega, Gruppo 1), che quest’anno ha fatto più di fatica rispetto al sorprendente campionato scorso, in cui la squadra è stata in lotta per la promozione sin quasi al termine della stagione. Tuttavia, è giusto ricordare, che anche nella prima metà dell’attuale campionato (annullato) il Melide non ha mai rischiato (restando sempre abbondantemente sopra la zona retrocessione) ed inoltre alla 6ª giornata si è tolto la grande soddisfazione di battere la corazzata Agno: 5-3 con doppietta di Sherbim Islamaj più i gol di Michael Noris, Ruben Brito e l’autorete di Christian Rossi. Con mister Benetti abbiamo analizzato il recente passato dei gialloblu, parlato di presente e provato ad anticipare il prossimo futuro della sua squadra. Buona lettura, se vi va.

«FORSE ABBIAMO ASPETTATO TROPPO»

«Ritengo che annullare i campionati sia stata la decisione giusta – esordisce mister Benetti – anzi forse la Federazione avrebbe dovuto avere più coraggio e farlo immediatamente, ma la mia è un’osservazione personale che non vuole alimentare nessuna polemica. Credo che non ci fossero altre alternative allo stop dei campionati: sarebbe stato impossibile garantire le necessarie precauzioni agli atleti. Abbiamo vissuto tutti insieme questi mesi di lockdown e preso coscienza che lo sport doveva essere messo in secondo piano. In casa Melide abbiamo vissuto l’annullamento con dispiacere, soprattutto per il fatto che il nostro sport regionale è (anche) un importante motivo ritrovo e di svago: il post partita o allenamento hanno tutto un loro fascino particolare».

VOTO 6.5

«Il voto che ci meriato per la metà stagione disputata è 6,5 – continua Benetti – Non più alto, perché siamo tutti coscienti che avremmo potuto e dovuto avere almeno cinque o sei punti in più. Purtroppo non siamo riusciti a trovare quella continuità nelle prestazioni e nei risultati che ci avrebbero permesso di avere un’altra classifica. Credo che i ragazzi debbano ancora migliorare soprattutto sotto l’aspetto mentale e della concentrazione».

AVANTI INSIEME? FORSE

«Benetti e Melide avanti insieme? Bella domanda! Credo che la volontà sia quella – spiega l’allenatore gialloblu – ma so che all’interno della società si sta muovendo qualcosa e ci saranno delle novità. Del mio futuro non abbiamo ancora parlato. Nei prossimi giorni ci ritroveremo (con le debite distanze) e vedremo cosa fare. L’idea del Melide è quella di lavorare con i giovani come abbiamo fatto sino ad oggi. Nell’ultimo periodo siamo riusciti a far debuttare in Terza Lega ben otto allievi del nostro settore giovanile. Per quanto riguarda invece la rosa futura non penso ci saranno grosse novità, se non l’ordinario processo di ringiovanimento (come detto prima). Infine, non abbiamo ancora pianificato la ripresa degli allenamenti perché come tutti aspettiamo di scoprire come evolverà la situazione coronavirus non solo in Ticino, ma anche nella vicina Italia, in quanto il campionato ticinese ha una forte presenza di calciatori italiani. Io personalmente ho parecchi dubbi sull’inizio del prossimo campionato a fine agosto 2020».

UN ABBRACCIO

«Difficile non essere banali nel cercare di mandare un messaggio positivo – conclude Marco Benetti – ma vorrei fare i complimenti a tutti noi, perché fino ad adesso siamo stati bravissimi a limitare i danni. Il mio invito è ancora di non abbassare la guardia e continuare a mantenere le distanze. Vorrei infine cogliere questa occasione per mandare un forte abbraccio a tutti coloro che purtroppo in questo periodo hanno perso delle persone a loro care»

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