1L: Lagrotteria show; Wettswil al tappeto

scritto da Redazione

MENDRISIO – Gli anatemi lasciano il tempo che trovano. Contano i fatti. Un “giornalista” cerca di usare le (sue) parole finalizzandole all’informazione. Il potere delle parole di cui un “giornalista” fa uso, non è quello di chi ha il potere di cambiarle. Stessa cosa vale per un allenatore. E allora, i fatti sono che il Mendrisio ha battuto per 3-1 il Wettswil (squadra per nulla scarsa), restando con merito nel gruppo delle inseguitrici del Bellinzona. “Una prestazione non bella come quella di Tuggen, ma di grande carattere che mi ricorda molto quella dello scorso anno contro il Gossau” dirà a fine partita il DS Croci che chissà quante ne avrà fumate per cercare di allentare la pressione.

FORMAZIONE

La rifinitura di sabato mattina non ha portato buone notizie a Mister Ardemagni, già costretto alla rinuncia dell’infortunato di lunga data De Biasi, a fare i conti con la spalla malconcia di Michel Kabamba, con il trauma cranico dal quale si sta riprendendo Tirelli ed infine dagli infortuni dell’ultima ora di Senkal e Gennari. Nessun problema: dentro dal primo minuto il giovane Perego (’01), ritorno al centro della difesa di Garetto, rientro di Kandiah laterale basso a sinistra e nuovamente al proprio posto Alberto Regazzoni: ovvero, quattro titolari diversi dall’undici di partenza della Linthstrasse. Dopo nemmeno otto minuti ecco un infortunio muscolare che costringe uno sfortunatissimo Garetto a lasciare il campo: nessuno spavento, dentro un altro giovane, Alessandro Maestri (’99) e si va avanti a giocare.

ALBERTO REGAZZONI

Dopo la clamorosa esclusione di Tuggen, l’attaccante numero 23 diventa l’uomo chiave del primo tempo. Se è vero che si conta moltissimo sulla spinta di Croci-Torti a destra (ottima partita dopo quella già buona di Tuggen), è altrettanto vero che nel cuore dell’area vi si entra solo dalla parte dell’esperto ex nazionale che racconta il calcio a chi non lo conosce e sfrutta il lavoro sporco di Perego e Mazzetti per gestire al meglio quel pallone già perso che diventa determinante per fare quella giocata che in questa categoria (ma anche negli stadi della SFL) nessuno ha ancora trovato modo di annientare. Fallo e rigore calciato come dio vuole e come lo stesso Regazzoni aveva intelligentemente considerato in una sua recente apparizione televisiva alludendo all’errore dal dischetto di Dzemaili e della moda sempre più frequente di calciare con potenza. La novità è però un’altra: il prevedibile braccio di ferro con il Mister sembra essere vinto da Ardemagni se è vero come è vero che un Regazzoni con così tanta abnegazione nel voler tornare a recuperare palloni nella propria metà campo non lo avevamo mai visto.

REAZIONE WETTSWIL

Grazie anche al contributo di una terna oggettivamente mediocre (gravissimi gli errori tecnici del Sig. Ljatifi e ancor più gravi quelli di (s)vista di uno dei due assistenti) il Wettswil è rimasto bene in partita, collezionando molte palle inattive che hanno messo a dura prova la reattività della difesa locale. Noel Kabamba, bravissimo nel prendere per mano Maestri, guidandolo ad una prestazione molto positiva, ha svettato su tutto e i due esterni bassi non hanno concesso centimetri ai loro diretti avversari: fare sparire dal campo un certo Jeff Le Bigonsan è sembrato un gioco da ragazzi, ma forse questa è stata la chiave del match: anticipi secchi dietro e recupero delle seconde palle da parte dei centrocampisti che hanno lavorato con grande intensità ed intelligenza per tutto l’incontro. Tuttavia, e probabilmente con merito, la squadra di Jerome Oswald ha trovato il pareggio quando mancavano una ventina di minuti scarsi allo scadere. Cataldo salva prima in tuffo un pericoloso colpo di testa di Peter e poi è costretto alla resa quando un colpevolmente libero Studer pareggia con un gioco da ragazzi. E’ il momento migliore dei rossoneri che sembrano avere in pugno il pallino del gioco senza tuttavia essere particolarmente pericolosi.

FRANCESCO ARDEMAGNI

Dobbiamo dirlo con estrema onestà: il secondo cambio della partita (il primo non forzato) lo aveva chiamato sottovoce un tifoso che segue tutte le partite della squadra. Quasi telepatico l’ingresso in campo di Dario Lagrotteria, ennesima scelta vincente di Ardemagni in un pomeriggio che ha visto il Mister prendere di peso la squadra nei momenti più difficili senza sbagliare una sola scelta. Imbeccato da Gianni Kandiah (bravo nel cross tanto quanto nell’aver recuperato una palla praticamente persa), l’ex Chiasso ha confermato di non aver perso il fiuto del goal con una zampata da bomber vero: un colpo di testa che ha lasciato secca tutta la retroguardia rossonera. Un goal bellissimo che nel momento più difficile della partita ha azzerato la fatica e fatto sparire i dolori alle gambe.

DARIO LAGROTTERIA

Detto del goal che ha riportato in avanti il Mendrisio, va aggiunto che con l’ingresso di Lagrotteria anche il centrocampo è tornato ad alzarsi e con esso tutta la squadra ha praticamente ricacciato il Wettswil nella propria metà campo. Gli errori hanno iniziato a condizionare gli zurighesi e il centrocampo del Mendrisio è nuovamente riuscito a mantenere il possesso della sfera. Logica conseguenza il 3-1 ancora di Lagrotteria sugli sviluppi di un’azione che fa parte del repertorio storico di questa squadra: lancio lungo di Cataldo, controllo, conduzione e freddezza da attaccante di razza di Dario e rete meravigliosa per concedersi finalmente il primo finale di partita tranquillo della stagione. Una doppietta importante per questo ’98 che dopo aver giocato da titolare tutte le partite della seconda parte di stagione 2016-2017 si sta facendo largo con grande determinazione.

CONSIDERAZIONE

Torneremo sulla partita del Comunale con gli approfondimenti della settimana. A Luca Moscatiello lasciamo una considerazione che abbiamo ritenuto tra le più interessanti: “Devo dire che abbiamo cercato di far bene con qualsiasi tipo di modulo provato fino ad oggi. Con questo 4-3-3 però è da due partite che ci troviamo benissimo. Ci troviamo in sintonia. Abbiamo qualche uomo in più in mezzo al campo che non fa mai male, soprattutto nei secondi tempi quando è un po’ naturale per noi soffrire un po’. Questo 4-3-3 un po’ ci appartiene come Mendrisio e ci sta dando delle belle soddisfazioni e soprattutto tanti punti. Speriamo di continuare così perchè siamo tutti contenti”.

FC Mendrisio – FC Wettswil-Bonstetten 3:1  (1:0)

Reti: 36’ rig. Regazzoni 1-0, 69’ Studer 1-1, 75’ Lagrotteria 2-1, 89’ Lagrotteria 3-1

FC Mendrisio (4-3-3): Cataldo; Croci-Torti, N.Kabamba, Garetto (8’Maestri), Kandiah; Moscatiello, Perego, Mazzetti; Vinatzer  (58’Lagrotteria), Sarr, Regazzoni (78’Calic). All. Ardemagni.

A disposizione: Di Lauro,Cariglia, Naboni, Tirelli.

FCWB (4-1-3-2): Thaler; Peter, Hotnjani, (81’ Betrisey) Studer, Peduzzi; Gouiffe a Goufan; Loosli, Schneebeli, Siefkes (88’Omotayo); Le (60’ Teixeira), Srdic. All. Oswald.

Note: Comunale – 350 spettatori – Arbitro: Mehmed Ljatifi  – FCM senza De Biasi, M.Kabamba, Senkal, Gennari (infortunati). Ammoniti: 90’ Loosli.

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