Challenge League, «idee differenti» fanno dividere le strade del Baden e di uno degli «eroi» della promozione, Dejan Jakovljević

scritto da Claudio Paronitti
Dejan Jakovljević - © FOTO Wagner/FC Baden

Dejan Jakovljević – © FOTO Wagner/FC Baden

Il Baden – nona forza di dieci Challenge League – si congeda con parecchio scalpore da Dejan Jakovljević, uno degli «eroi» della doppia promozione consecutiva dalla Prima Lega Classic alla categoria cadetta

Il 32enne trequartista elvetico-bosniaco, nato a Banja Luka e sbarcato in Svizzera giovanissimo, pone sorprendentemente fine con effetto immediato a una carriera che lo vede crescere nell’Aarau e vivere altre esperienze all’interno della Confederazione con le maglie di Cham, Old Boys e, dall’inizio di gennaio del 2019, Baden.

La decisione definitiva, come rende noto la stessa società argoviese nell’articolo di commiato, arriva dopo una conversazione con l’allenatore Michael Winsauer e il consigliere sportivo Stephan Keller: «Avevamo idee diverse su come dovrebbe essere il mio ruolo sportivo nella seconda metà della stagione. Successivamente, mi è stato chiaro che quello era tutto per me. Già in estate sapevo che la mia carriera sarebbe finita e che al massimo avrei completato solo un’altra stagione. Con il passare della prima metà della stagione, ho capito che lo sforzo e il rendimento non erano più adatti a me. Quindi stavo già pensando intensamente alla fine della mia carriera a dicembre. Se fossi stato qualche anno più giovane, la mia decisione sarebbe stata diversa. Poi avrei resistito almeno fino alla fine della stagione. Ma ormai ho 32 anni e da 20 ho subordinato tutto al calcio. Adesso vorrei dedicare il mio tempo libero a mia moglie e a mia figlia di un anno e mezzo. Non vedo davvero l’ora di vedere cosa accadrà dopo», afferma Dejan Jakovljević.

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