UEFA, in questi tempi bui a Nyon si sta programmando la conclusione della stagione: sul tavolo diversi «piani di battaglia»

scritto da Claudio Paronitti

La rapida diffusione del Coronavirus ha imposto lo stop a quasi tutti i campionati europei, incluse le due maggiori competizioni organizzate dalla UEFA

La Champions League e l’Europa League sono attualmente sospese e la prima data di ripresa è fissata al 14 aprile. Non bisogna essere un mago nell’affermare che ripartire alla metà del prossimo mese non è fattibile. E allora come si sta organizzando il massimo organo calcistico continentale? A rispondere a questa domanda ci ha pensato il settimanale tedesco Bild am Sonntag, secondo il quale a Nyon stanno pensando a un piano alternativo.

Considerato che Euro 2020 avrà luogo tra giugno e luglio del 2021, sono stati sviluppati sette punti con uno scopo comune: l’atto finale del 27 giugno a Istanbul. È questo l’obiettivo che si è posto lo sloveno Aleksander Ceferin, discusso numero uno della UEFA. Qualora i tornei non dovessero riprendere nel giorno citato ma due settimane più tardi (28 aprile), ci si troverebbe confrontati con alcuni problemi di una certa entità.

Il tabellone dovrà essere giocoforza pieno di impegni per tutti, con le squadre che si affronteranno nell’arco di sette settimane con due incontri in programma ogni tre/quattro giorni. Per questioni di tempo, una possibilità è la disputa delle semifinali su gara unica.

Le modalità di chiusura delle due manifestazioni potrebbero tuttavia subire un’ulteriore modifica qualora la ripresa ufficiale dell’attività dovesse avvenire al più presto il 5 maggio. Allora, la variante conclusiva più plausibile, quando si decreteranno le ultime quattro partecipanti, sarebbe quella di una disputa di una Final Four. Il tutto potrebbe venir programmato su due giornate. A oggi, una cosa sembra certa: due club dovranno alzare al cielo i trofei alla fine del mese di giugno.

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