Ha preso avvio al RheinEnergieStadion di Colonia la rassegna continentale della Svizzera, in campo contro l’Ungheria
Nel quadro del Gruppo A, iniziato ieri sera con la prepotente vittoria dei padroni di casa della Germania su una Scozia irriconoscibile (5:1), magiari e rossocrociati portano a termine il primo impegno con il risultato di 1:3 (0:2).
Gli elvetici cominciano la loro avventura europea in maniera ottimale. Dopo una dozzina di minuti, Michel Aebischer trova una favolosa imbucata per lo scatto di Kwadwo Duah, che una volta giunto davanti a Peter Gulácsi lo supera con la freddezza di un vero bomber. In un primo momento, il secondo assistente alza la bandierina, indicando una situazione di fuorigioco del centravanti del Ludogorets Razgrad. Poi, dopo il consueto check con il VAR, il gol del vantaggio viene giustamente accordato.
La prima frazione prosegue con un possesso palla praticamente continuo degli elvetici, vicini al punto del raddoppio con una colossale occasione capitata a Ruben Vargas, ritrovatosi a tu per tu con Gulácsi al ventesimo giro d’orologio. Quando poi ci si avvicina al recupero, la Nati fa esplodere i propri numerosi sostenitori presenti sugli spalti (le autorità locali parlano di circa dodicimila tifosi) con un’azione di assoluta qualità culminata con una splendida conclusione dal limite nell’angolino di Aebischer. Uno dei migliori tempi di partenza (se non il migliore per mentalità e aggressività) sotto la guida di Murat Yakın va agli archivi con un decisamente meritato doppio vantaggio.
Il due a zero a proprio favore è un risultato tutto sommato comodo e allo stesso tempo pericoloso. È con questo monito che al sessantatreesimo Barnabás Varga – attaccante del Ferencváros a segno a 20 riprese nelle 24 apparizioni in OTP Bank Liga – si divora un gol con un colpo di testa a lato di poco. Tre giri di lancetta più tardi, lo stesso bomber ungheresesi rifà con gli interessi, sfuggendo all’attenzione di Aebischer e incornando il preciso cross della stella Dominik Szoboszlai.
A questo punto, gli uomini guidati dall’italiano Marco Rossi ci credono, mettendo in ambasce una Svizzera che si difende con tutte le energie che ha in corpo. Il triplice fischio del direttore di gara sloveno Slavko Vinčić giunge al novantasettesimo, esattamente quattro minuti dopo il tris conclusivo di Breel Embolo (pregevole pallonetto dopo rilancio di Yann Sommer ed errore del difensore avversario) e sancisce un successo con qualche patema di troppo della Svizzera sull’Ungheria. Il prossimo appuntamento dei rossocrociati è in programma mercoledì 19 giugno alle ore 21:00, sempre a Colonia, contro la Scozia.