TUR-2, Innocent Emeghara: «Gli hobby non mancano, grazie al computer non ci si annoia». Ma fino a quale punto?

scritto da Claudio Paronitti

La crisi mondiale causata dal Coronavirus costringe alcuni calciatori svizzeri che militano all’estero una permanenza nel Paese in cui si guadagnano da vivere

Uno di questi casi concerne l’attaccante Innocent Emeghara, il quale sta disputando la corrente stagione con la formazione del Fatih Karagümrük, club di Istanbul con cui la scorsa estate si è impegnato fino al prossimo mese di giugno. Mentre la sua famiglia e gli amici si trovano a Winterthur, il 30enne sta «resistendo» da solo nella metropoli turca. Il Blick lo ha così contattato per capire come sta vivendo questo nefasto periodo dell’esistenza di ognuno di noi.

«Cosa faccio quando tutto è chiuso? Qua non è nemmeno bel tempo e per me non ha senso quando non si scorge il sole. Forse uscirò per 30 minuti per prendere un po’ d’aria fresca. Ma niente di più». Per mantenersi in forma, l’ex centravanti della nazionale rossocrociata sale e scende le scale (fino al quindicesimo piano) del palazzo dove vive. Nel tempo libero, invece, «gioco a scacchi, imparo qualcosa ogni giorno. Oggi puoi fare tutto con il computer, come imparare le lingue o giocare a poker con i colleghi. Se ci si annoia, poi, gli hobby non mancano. Ci sono così tante cose che si possono fare a casa. Si accende la televisione e si balla, oppure si ascolta la musica. È divertente». Ma fino a quale punto?

(nella foto: Innocent Emeghara – © Twitter Karagümrüklüler)

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