
Luigi Marotta (Semine)
Luigi Marotta: «Il campionato dovevamo chiuderlo prima, ci ha tolto energie per la coppa, è stato un peccato. Stipe prezioso, così come Carmelo Staropoli che credo sia il vero difensore più forte di tutta la categoria (e non solo). Morici il mio grande rammarico, con lui avremmo vinto tutto…»
BELLINZONA – Intervista a Luigi Marotta, presidente del Semine che al primo tentativo – mantenendo la promessa fatta a inizio stagione – ha portato subito i gialloneri in Seconda lega. Qualche rammarico per la coppa Ticino, in una stagione – come ci ha confessato lo stesso N.1 giallonero – comunque da 8 (voto)…
CHALCIO – Presidente: promessa mantenuta, Semine in Seconda lega…quanto sei soddisfatto della stagione da poco conclusa?
Luigi Marotta: «Sono soddisfatto sì, ma fino a un certo punto. Tu lo sai perché te lo avevo già detto: volevo la promozione e ci siamo riusciti, ma credo che con la nostra squadra forse avremmo potuto raggiungerla prima. Non alla penultima giornata. Questo ci ha tolto energie per la coppa Ticino, alla quale tenevo molto. In coppa ci è mancata un po’ di freschezza, e ci hanno eliminato. Con un finale di campionato più tranquillo avremmo avuto più forza sia fisica che mentale. Ma non importa, sarà un nostro obiettivo per l’anno, insieme naturalmente al campionato. Alla squadra darei comunque un bel 8. Sono contento dei miei ragazzi».
CHALCIO – L’uomo simbolo di questo Semine?
Luigi Marotta: «L’uomo simbolo di questo Semine sono io (risata, ndr). A parte gli scherzi, come faccio a scegliere? Va bene dai…ma per una volta fammi essere diplomatico. L’uomo simbolo del Semine? Io al primo posto, e poi tutti i giocatori un gradino sotto, tutti sullo stesso livello (sorriso, ndr)».
CHALCIO – E un nome per il Semine del futuro?
Luigi Marotta: «Insisti?! (risata, ndr). Va bene, ti accontento, ma non voglio fare un torto a nessuno: il nome che scelgo è quello di Stipe (Simunac, ndr). Io sono il condottiero del Semine, lui invece è il trascinatore di questa squadra e lo sarà anche in futuro. Stipe è sempre stato al mio fianco. È un punto di riferimento per tutti, un grande giocatore e un grande uomo spogliatoio».
CHALCIO – Pres però perdonami se te lo dico: sei un mangia allenatori. Chi siede sulla “tua” panchina, come minimo, un po’ di pressione la deve avverte. Non potrebbe essere diversamente. Negli ultimi tre anni hai cambiato (in ordine sparso) Morici, Riva, Demirkiran, Ianu, Bellanca, Di Federico…chi è il tuo allenatore ideale?
Luigi Marotta: «Ho già detto ieri, presentando mister Berriche come nostro nuovo tecnico, che per me lui è il più bravo allenatore nel bellinzonese. Però, per rispondere alla tua domanda, fammi dire che su Morici ti sbagli. Purtroppo quest’anno è stato lui che ha deciso di andarsene, di trasferirsi. Sono molto legato a Davide (Morici, ndr), credo che con lui in panchina quest’anno avremmo vinto tutto, campionato e coppa. Per me lui è bravissimo sia nella gestione della squadra sia nella lettura delle partite. Per gli altri allenatori che ho avuto prima al Ravecchia, poi nel Cadenazzo e infine qui al Semine mi assumo io la responsabilità degli errori commessi».
CHALCIO – Cominciamo a guardare alla prossima stagione. Abbiamo capito che anche l’anno prossimo proverai ancora a vincere tutto, il tuo Semine di oggi, ovvero la squadra che ha vinto l’ultima Terza lega, è già pronta per riuscirci?
Luigi Marotta: «La squadra è forte e competitiva anche per la Seconda lega, ma qualche piccolo ritocco lo faremo. Tre/quattro giocatori arriveranno (il primo è già stato ufficializzato, Melquisedek Siqueira Alves Gallo). L’anno prossimo dobbiamo migliorarci. Servirà qualcosa di più. Infine, se mi permetti, vorrei chiudere esulando leggermente dalla tua domanda perché in queste settimane di premi e premietti non ho quasi mai sentito parlare del nostro Carmelo Staropoli a mio avviso il vero numero uno nel suo ruolo (difensore, ndr) sia in questa categoria che in categorie superiori. Carmelo è fortissimo, la vittoria dell’ultimo campionato e la storica (per noi) semifinale di coppa Ticino sono stati traguardi che non avremmo potuto raggiungere senza di lui, un maestro nel suo ruolo e nella guida dell’intero reparto. Per me è tra i difensori più forti di sempre».
LA CLASSIFICA (TERZA LEGA 2)
Semine 61 pt (26), Carassesi 57 (26), Solduno 50 (26), Biaschesi 46 (26), Losone 43 (26), Verscio 41 (26), Makedonija 33 (26), Giubiasco 33 (26), Gordola 30 (26), Intragna 29 (26), Moesano 27 (26), Pro Daro 27 (26), Minusio 26 (26), Ravecchia 8 (26). *Tra parentesi le partite disputate
TERZA LEGA – REGOLAMENTO: PROMOZIONI / RETROCESSIONI
CASO 1 – Nessuna squadra ticinese retrocessa dalla Seconda interregionale:
- Promozione in Seconda lega delle due vincitrici dei due gruppi.
- Promozione in Seconda lega della squadra vincente dopo spareggio su campo neutro tra le seconde classificate dei due gruppi.
- Quattro retrocessioni in Quarta lega: tredicesima (penultima) e quattordicesima (ultima) squadra classificata di entrambi i due gruppi.
CASO 2 – Una squadra ticinese retrocessa dalla Seconda interregionale:
- Promozione in Seconda lega delle due vincitrici dei due gruppi.
- Quattro retrocessioni in Quarta lega: tredicesima (penultima) e quattordicesima (ultima) squadra classificata di entrambi i due gruppi.
CASO 3 – Due squadre ticinesi retrocesse dalla Seconda interregionale:
- Promozione in Seconda lega delle due vincitrici dei due gruppi.
- Cinque retrocessioni in Quarta lega: tredicesima (penultima) e quattordicesima (ultima) squadra classificata di entrambi i due gruppi, e della peggior dodicesima (terzultima) classificata dei due gruppi secondo i seguenti criteri: 1) Peggior coefficiente tra punti acquisiti / gare disputate; 2) Peggior coefficiente classifica fair play; 3) Peggior coefficiente tra le reti segnate e le reti subite.