Terza Lega 2: Moesa, Giorgio Casadei “All’andata molto male, ma possiamo ancora venirne fuori”

scritto da Roberto Colombo
Mister Giorgio Casadei, guiderà il Moesa (Terza lega) nella seconda parte della stagione

Il nuovo allenatore del Moesa: «In questi anni in Mesolcina è stato probabilmente sbagliato qualcosa, ma adesso pensiamo al futuro: ho tante idee, voglia di fare e aiutare. La mia ricetta? Serietà, allegria, una buona preparazione invernale, molte amichevoli e risultati positivi fin da subito…così il Moesa otterrà quello che merita»  

LOSTALLO – Intervista a Giorgio Casadei, neo allenatore del Moesa (Terza lega, gruppo 2) che guiderà i bianconeri nella seconda parte della stagione con il difficile compito di provare a raggiungere la salvezza, dopo che la squadra ha chiuso l’andata all’ultimo posto della classifica senza nessuna vittoria e con appena 3 pareggi.

CHALCIO – Ciao mister, la prima domanda è scontata: perché hai detto di sì al Moesa, in questo periodo non proprio una delle panchine più semplici del calcio regionale? Quali sono le tue motivazioni? C’è un rapporto speciale con la società?

Giorgio Casadei: «Sono cosciente del fatto che la mia decisione non mi porterà ad avere un lavoro facile. Ma ho detto di sì per diversi motivi e forse quello più importante è che mi piacciono le sfide: più queste sono difficili e più grandi saranno le soddisfazioni. Inoltre, conosco bene la maggior parte dei giocatori e sono tutti bravissimi ragazzi, nonché buoni calciatori. E ancora. Mi ha molto colpito l’ambiente Moesa, il forte rapporto di amicizia che c’è tra di loro, e questo non è scontato visto i risultati dell’andata. Un buon gruppo è importante per iniziare ad affrontare le prime difficoltà. Purtroppo negli ultimi anni il calcio regionale ha sofferto molto. In Mesolcina avevamo sette squadre attive, oggi ci sono invece appena due squadre, entrambe con grosse difficoltà. Forse qualcosa è stato sbagliato. Personalmente ho tanta voglia di fare, ho molte idee, voglio mettermi in gioco, voglio dare una mano. Ho allenato gli allievi del raggruppamento Grandinani proprio in casa del Moesa. Ho sempre avuto un bellissimo rapporto con il comitato, eravamo viziati e coccolati in tutto, non ci hanno mai fatto mancare nulla, e questo come ho già detto non è scontato».

CHALCIO – Mi hai accennato che in passato hai allenato per diversi anni nel settore giovanile Grandinani, mentre come prima squadra hai guidato solo il Soazza in Quinta lega (di cui sei stato anche giocatore). Che allenatore sei? Cos’è importante per gestire bene una squadra e allo stesso tempo ottenere risultati?

Giorgio Casadei: «Mi piace molto la semplicità. Nei miei allenamenti porterò sia serietà che allegria, che credo siano le due facce di una stessa medaglia. Da una parte infatti bisogna lavorare con serietà per raggiungere gli obiettivi fissati, dall’altra invece non può mancare l’allegria, indispensabile per fare gruppo. Sarà importante trovare la giusta miscela, la squadra in campo deve andare di pari passo con la squadra dello spogliatoio, delle uscite, dello svago. Una buona preparazione invernale, seria, con la presenza di tutti i giocatori, sarà fondamentale. Poi faremo molte partite d’allenamento, che per il sottoscritto saranno importanti per conoscere meglio la squadra e iniziare a prendere le prime decisioni e fare le prime scelte. Infine, anche se non meno importante, arriveranno le prime partite ufficiali in cui per noi sarà molto importante, se non necessario, raccogliere i primi risultati positivi. È tutto, questa è la mia ricetta che ci porterà ad ottenere i risultati che questa squadra e questa società meritano».

CHALCIO – Torniamo sul Moesa. Girone di andata male. Zero vittorie. Solo 3 punti e ultimo posto. Raggiungere la salvezza sembra davvero avere il sapore dell’impresa. Secondo te cosa non è andato? La squadra ha subito tanto (48 reti): è da questo reparto che inizierai il tuo lavoro? Arriverà qualche rinforzo dal mercato invernale?    

Giorgio Casadei: «Il girone d’andata è andato molto male. Zero vittorie e tre pareggi in 13 partite sono davvero molto poco. Reti subite 48, reti fatte 16, numero molto alto da una parte e numero non elevatissimo dall’altra. Non è facile cambiare rotta, ma nemmeno impossibile. C’è da lavorare molto, bisogna cambiare mentalità. Cosa non è andato e cosa non ha funzionato non lo so. Quello che posso dire è che quando i risultati positivi fanno fatica ad arrivare ogni partita parte sempre in salita. Forse l’ex allenatore non ha capito fino in fondo la squadra, forse la squadra non ha capito cosa voleva l’allenatore. Le motivazioni possono essere molteplici, sicuramente le responsabilità sono da distribuire da una parte e dall’altra. Sono stato un buon difensore e la difesa è sicuramente il reparto dove potrò lavorare di più. Non credo comunque che questo reparto si debba prendere tutte le responsabilità. Ho diverse idee, i primi allenamenti e le prime partite mi daranno una visuale più ampia per capire, per fare le mie scelte e per prendere le mie decisioni. Per quanto riguarda invece il mercato sono in contatto con diversi giocatori, ma adesso non voglio fare nomi, non prima che sarà tutto stabilito. Inoltre per il girone di ritorno torneranno a disposizione giocatori che durante l’andata non hanno potuto giocare con regolarità causa infortunio, e questo è sicuramente un bene».

CHALCIO – Anche a te mister, in chiusura, faccio la stessa domanda che rivolgo a tanti tuoi colleghi: sogno nel cassetto di Casadei allenatore? Ed infine sbilanciati, dove vedi il tuo Moesa a giugno?      

Giorgio Casadei: «Il mio sogno nel cassetto? Allenare una squadra di serie A (risata). Naturalmente sto scherzando. Non ho un vero e proprio sogno nel cassetto. Mi piace restare con i piedi per terra, concentrato sul lavoro da svolgere. Considerata la nostra posizione in classifica credo che non ci sia posto e tempo per i sogni. Dove vedo a giugno il Moesa? Spero nella salvezza, quindi che il Moesa resti in Terza lega, perché stiamo parlando di una buona squadra, con un gruppo affiatato e un gran comitato. Ci impegneremo tutti assieme per raggiungere tutti quei risultati, tutte quelle soddisfazioni, tutti quegli obiettivi e tutte quelle gioie che, purtroppo, durante il girono di andata, per un motivo o per un altro, non ci sono stati».

LA CLASSIFICA (TERZA LEGA, GRUPPO 2)

Semine 31 pt (12), Losone 31 (13), Ravecchia 31 (13), Locarno 29 (11), Gordola 25 (12), Biaschesi 16 (13), Riarena 16 (13), Tenero Contra 15 (13), Minusio 14 (12), Verscio 14 (13), Pro Daro 12 (13), Blenio 8 (13), Monte Carasso 7 (13), Moesa 3 (13).

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