Terza Lega 2: Carassesi, parla Milosevic “La squadra c’è, anche il 2° posto è importante”

scritto da Roberto Colombo
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Goran Milosevic (Carassesi)

Goran Milosevic: «Ho il vizio del gol ma non sono un attaccante e non penso alla classifica marcatori. La vincerà Stojanov, però anche Simunac quando sta bene è di un altro livello. Con Grgic ho bellissimi ricordi. Sumer non lo conoscevo, è bravo sia come tecnico sia dal punto di vista umano. Stacchi e Papa hanno un futuro»

CARASSO – Intervista a Goran Milosevic, centrocampista dei Carassesi (Terza lega, gruppo 2) che, con 10 gol realizzati in 13 partite disputate, è stato tra i protagonisti assoluti della splendida prima metà di campionato dei biancoverdi, chiuso (da neopromossi) al 2° posto della classifica in compagnia del Verscio a -5 dalla capolista Semine. CHI È MILOSEVIC? Classe 1992, trentadue anni compiuti lo scorso 30 settembre, Milosevic ha iniziato a giocare nel Lumino per poi passare ancora giovanissimo al Bellinzona, con cui ha fatto tutta la trafila delle giovanili. All’età di 19 anni la decisione di seguire gli amici al Ravecchia, con cui ha esordito nel calcio attivi e dove è rimasto nei successivi sette anni ottenendo con i biancorossoneri una promozione dalla Quarta alle Terza lega (stagione 2015/16), campionato in cui ha realizzato ben 18 reti (suo record personale). Nell’estate del 2019 il passaggio al Cadenazzo (Seconda lega) dove è rimasto una sola stagione per poi tornare nel 2020 al Ravecchia (Terza lega). Nel gennaio del 2022 il sì al Sementina (Seconda lega), ed infine nell’estate del 2023 la decisione di scendere di due categorie, ai Carassesi con i quali l’anno scorso ha centrato la sua seconda promozione in carriera (sempre dalla Quarta alle Terza lega).

CHALCIO – Ciao Goran, noi ci siamo già sentiti per un’altra intervista qualche anno fa. Posso dirti che invecchiando mi sembra che il vino migliori: quest’anno hai compiuto 32 anni e hai già segnato 10 gol (in 13 partite di Terza lega). Il tuo record stagionale sono 18 reti, ma è stato otto anni fa ed eri in Quarta lega con il Ravecchia. Vuoi batterlo?

Goran Milosevic: «Non so se riuscirò a batterlo. La priorità è la squadra. Se i miei gol serviranno alla squadra va bene, altrimenti fa niente. Non sono un attaccante. Ho sempre avuto un buon fiuto per il gol, ma non è la mia priorità. Quest’anno sto segnando di più perché il mister mi fa giocare da trequartista, un pochino più vicino alla porta, ma i bomber veri del nostro girone sono altri. Ci sono ad esempio David (Stojanov, ndr) e Stipe (Simunac, ndr) che sono fortissimi. Lascio a loro la classifica marcatori, che però credo vincerà Stojanov che è assolutamente fuori categoria: con lui in squadra si parte sempre o quasi dall’1-0. Anche Stipe è fortissimo, ha avuto qualche problemino fisico, ma quando sta bene è immarcabile, una vera macchina da gol».

CHALCIO – Carassesi da promozione…

Goran Milosevic: «Non posso negare che essere lì davanti fa venire voglia di rimanerci, però credo che la favorita numero uno per la vittoria finale sia sempre il Semine che ha giocatori fortissimi. Tanti li conosco. Loro giocano a un livello molto alto. Anche il Solduno è una signora squadra, quando ci abbiamo giocato contro mi è piaciuta veramente tanto. Anche loro possono puntare in alto. Noi siamo una neopromossa un po’ atipica. Abbiamo qualità, esperienza e giovani. Cercheremo di stare lì davanti fino alla fine. Il nostro obiettivo è sempre stato quello di fare un buon campionato, ma se a metà stagione siamo secondi abbiamo l’obbligo di crederci fino in fondo, anche perché potrebbe esserci lo spareggio promozione tra le seconde classificate e sarebbe bello farlo».

CHALCIO – Due estati fa ti è stato Ilija Grgic a portarti a Carasso, che se non sbaglio ti aveva convinto anche a dire sì al Cadenazzo quando era direttore sportivo dei rossoneri: avete un rapporto speciale?

Goran Milosevic: «Ci conosciamo da tanti anni e in questo tempo siamo diventati amici. Siamo però di due generazioni diverse, lui è più grande di otto anni. Lo conosco fin da quando ero bambino, da quando andavamo a giocare al campo Geretta qui a Bellinzona. Lui era lì a giocare con i suoi amici più grandi. Quando mi chiamavano per fare la partita con loro era bellissimo. Ho davvero un bel ricordo di quei momenti. Qui hai Carassesi mi ha chiamato lui, e io ho accettato perché sapevo che sarei venuto in una società seria, con valori sani. Sono contento di aver detto di sì. Credo che i Carassesi, per la società che sono, meriterebbero una Seconda lega».

CHALCIO – Mister Sumer invece com’è?

Goran Milosevic: «Prima dei Carassesi non lo conoscevo, né come persona né come tecnico. È stata una bella sorpresa. Dal punto di vista umano è bravissimo, è un allenatore che ti capisce, con cui si può parlare e che ti ascolta. Anche sotto l’aspetto tecnico è competente. Ha passione, si vede che tiene ai Carassesi e sa trasmetterti questa voglia».

CHALCIO – Abbiamo iniziato che ti davo del vecchietto e finisco insistendo su questo tasto, ovvero facendoti pesare l’età (risata, ndr). In base alla tua esperienza e al fatto che ormai in carriera di giocatori nei hai visti tanti: dimmi un giovane, se preferisci dei Carassesi ma va bene anche di un’altra squadra, da tenere d’occhio? E il tuo erede chi è?

Goran Milosevic (risata, ndr): «Hai ragione, ormai sono un vecchietto. Guarda, tra i giovani in squadra posso farti due nomi, che sono Simone Stacchi e Nicolò Papa. Hanno ancora tanto da imparare, ma sono molto validi: Nicolò ha una tecnica sopraffina, come primo controllo e palla al piede è devastante, peccato però che sia ancora troppo discontinuo, ma crescerà. Anche Simone è fortissimo, attaccante fisico, potente, il suo unico difetto è nell’uno contro uno contro il portiere, sbaglia ancora qualcosa di troppo. Se migliorasse in questo avrebbe pochi rivali nel suo ruolo. Entrambi potrebbero ambire a categorie superiori. Tra i miei eredi non so, per il momento in questo ruolo vedo ancora bene il sottoscritto. Almeno per qualche anno ancora non credo ci sarà qualcuno che potrà rubarmelo (risata, ndr)».


LA CLASSIFICA (TERZA LEGA 2)

Semine 31 pt (13), Carassesi 26 (13), Verscio 26 (13), Solduno 25 (13), Biaschesi 22 (13), Makedonija 21 (13), Losone 20 (12), Giubiasco 19 (13), Gordola 17 (13), Intragna 14 (13), Moesano 9 (12), Pro Daro 9 (13), Minusio 7 (13), Ravecchia 5 (13). *Tra parentesi le partite disputate


TERZA LEGA – REGOLAMENTO: PROMOZIONI / RETROCESSIONI

CASO 1 Nessuna squadra ticinese retrocessa dalla Seconda interregionale:

  • Promozione in Seconda lega delle due vincitrici dei due gruppi.
  • Promozione in Seconda lega della squadra vincente dopo spareggio su campo neutro tra le seconde classificate dei due gruppi.
  • Quattro retrocessioni in Quarta lega: tredicesima (penultima) e quattordicesima (ultima) squadra classificata di entrambi i due gruppi.

CASO 2 Una squadra ticinese retrocessa dalla Seconda interregionale:

  • Promozione in Seconda lega delle due vincitrici dei due gruppi.
  • Quattro retrocessioni in Quarta lega: tredicesima (penultima) e quattordicesima (ultima) squadra classificata di entrambi i due gruppi.

CASO 3 Due squadre ticinesi retrocesse dalla Seconda interregionale:

  • Promozione in Seconda lega delle due vincitrici dei due gruppi.
  • Cinque retrocessioni in Quarta lega: tredicesima (penultima) e quattordicesima (ultima) squadra classificata di entrambi i due gruppi, e della peggior dodicesima (terzultima) classificata dei due gruppi secondo i seguenti criteri: 1) Peggior coefficiente tra punti acquisiti / gare disputate; 2) Peggior coefficiente classifica fair play; 3) Peggior coefficiente tra le reti segnate e le reti subite.

 

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