Terza Lega 2: Alessandro Giallonardo (Minusio) “Ricci e Pierantoni da applausi. Che mentalità Dell’Orto”

scritto da Roberto Colombo
Alessandro Giallonardo, allenatore del Minusio (Terza lega) preso in mano dalla scorsa estate

L’allenatore del Minusio: «Sapevamo delle difficoltà, ma ci siamo anche tolti delle belle soddisfazioni. Con un buon mercato invernale e il recupero degli infortunati possiamo risalire. La squadra vale di più della classifica che ha oggi».

MINUSIO – Intervista ad Alessandro Giallonardo, allenatore del Minusio (Terza lega, gruppo 2), con il quale abbiamo analizzato la prima parte della stagione giallonera, le difficoltà incontrate, la bravura di alcuni giocatori e i piani futuri di una squadra che, per qualità e mentalità, nel girone di ritorno potrebbe fare da arbitro tra le contendenti (Locarno, Semine, Ravecchia e Losone) all’unico posto promozione che la Terza lega garantisce attraverso la vittoria del campionato.

CHALCIO – Ciao Alessandro. Proviamo ad analizzare, a mente fredda, il vostro girone di andata. Bene all’inizio con 7 punti nelle prime 3 giornate, però poi piano piano vi siete spenti, fatta eccezione per qualche folata (vittoria) qua e là. Tuttavia, la sensazione generale (quasi fin da subito) è stata di una squadra che dovesse lottare solo per la salvezza, non per altri obiettivi o mi sbaglio? 

Alessandro Giallonardo: «Hai ragione, il nostro inizio di campionato è stato positivo, ma sapevamo che poi sarebbero arrivate le difficoltà, e così è stato. Purtroppo nel bel mezzo del “calciomercato” estivo ci siamo trovati senza direttore sportivo (Antonello ha dovuto rinunciare al suo ruolo per motivi personali) e purtroppo non siamo riusciti a completare una rosa che sapevamo avere qualche lacuna, come per esempio la mancanza di attaccanti di ruolo. Inoltre nel girone di andata si sono aggiunte nuove problematiche, come il fatto di non aver mai potuto contare su giocatori fondamentali come Andrea Minelli, Ilija Calusic (che si è fatto male il 17 agosto), Cristian Berchicci – in pratica quindi tutto il nostro centrocampo o quasi – e anche Fabio Ortelli. Considerato tutto questo, si può ben intuire che le nostre difficoltà siano state molteplici. Devo però dire che il resto della squadra, a parte qualche raro caso, ha fatto il massimo per sopperire alle tante assenze e che inoltre qualche bella soddisfazione ce la siamo tolta, come il doppio passaggio del turno in coppa Ticino eliminando prima il Cadenazzo (Seconda lega) e poi il Tenero Contra (non certo un’avversaria semplice)».

CHALCIO – Restando sempre su numeri, siete al 10° posto della classifica (su 14 squadre), ma avete una delle migliori difese del girone: appena 18 gol subiti, solo uno e due in più rispetto ad esempio alle due capolista Ravecchia e Semine. Un dato che fa ben sperare perché significa che c’è già una buona organizzazione, oppure avete solo un gran portiere?

Alessandro Giallonardo: «I pochi gol subiti sono una soddisfazione. È un dato che guardiamo con orgoglio e piacere, insomma ci teniamo. Ho la fortuna di avere in rosa ottimi difensori per la categoria e questo, abbinato ad una buonissima organizzazione difensiva con allenamenti specifici, ha portato ad ottenere questo risultato sin qui molto interessante».

CHALCIO – Davanti invece malino: solo 14 gol segnati e peggior attacco dopo quelli di Monte Carasso, Verscio e Riarena. “Colpa” del Locarno che quest’estate vi ha “scippato” Andrea Pavanello? Tra l’altro proprio Pavanello, al Lido, è sparito dai radar segnando (se non sbaglio) un solo gol e oggi credo anche che sia svincolato. Uno come lui vi avrebbe fatto comodo? Dal mercato arriverà qualcuno?

Alessandro Giallonardo: «Torniamo a quanto detto prima. La società sapeva benissimo, già prima di iniziare il campionato, che davanti avremmo fatto fatica perché appunto ci mancano attaccanti di ruolo. In fase di mercato estivo abbiamo fatto tutto il possibile, ma ovviamente la mancanza di un direttore sportivo non ha aiutato. Devo però ringraziare due giocatori come Simone Ricci e Patrick Pierantoni che sono quelli che si sono sacrificati di più giocando in un ruolo non loro e che lo hanno sempre fatto con il massimo impegno e generosità. Da applausi».

 

CHALCIO – Fabio Dell’Orto invece, centrocampista classe 1995 arrivato in estate, mi hai detto tu stesso essersi integrato molto bene, tanto che “mezzo” Ticino ha cercato (o sta cercando) di portarvelo via, anche squadre di categorie superiori in Seconda o Seconda interregionale: parlaci di lui e come riuscite a trattenere un giocatore così?

Alessandro Giallonardo: «Dell’Orto è un giocatore che in Italia ha sempre fatto categorie importanti (soprattutto la serie D). Oltre ad avere grandi doti tecnico-tattiche, la cosa principale che mi ha stupito è stata la facilità con la quale si è integrato in un gruppo già formato. E questa è una cosa non da poco quando si valuta un giocatore, considerando soprattutto l‘enorme differenza (di mentalità) tra una serie D italiana e una Terza lega svizzera. Sono contento abbia deciso di restare con noi, merito anche della società che sta facendo un ottimo lavoro».

CHALCIO – Mister l’ultima domanda è sempre uguale per tutti: sogno nel cassetto di Giallonardo allenatore? E, infine, dove vedi il tuo Minusio a giugno?

Alessandro Giallonardo: «A fine anno il Minusio lo vedo in una posizione di classifica ben diversa rispetto all’attuale. Purtroppo per noi il campionato è ormai spezzato in due tronconi, quindi riuscire a recuperare le prime sarà difficile, ma il nostro obiettivo sarà quello di terminare quanto più vicini all’attuale quinta posizione della classifica (infortuni permettendo). Il mio sogno a breve termine è quello di vedere il Minusio in finale di coppa Ticino, mentre quello un po’ più a lungo termine, è di crescere come allenatore e poter un giorno allenare in palcoscenici importanti».   

LA CLASSIFICA (TERZA LEGA, GRUPPO 2)

Semine 31 pt (12), Losone 31 (13), Ravecchia 31 (13), Locarno 29 (11), Gordola 25 (12), Biaschesi 16 (13), Riarena 16 (13), Tenero Contra 15 (13), Minusio 14 (12), Verscio 14 (13), Pro Daro 12 (13), Blenio 8 (13), Monte Carasso 7 (13), Moesa 3 (13).

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