Terza Lega 1: Yuri Arena, difensore del Ligornetto “Siamo così: prima ci picchiamo, poi gli abbracci”

scritto da Roberto Colombo
Yuri Arena, difensore e capitano del Ligornetto (Terza lega)

Il capitano giallonero: «Siamo stati presuntuosi, ma abbiamo capito e ci siamo rimessi in carreggiata. Sehic è pazzesco. La sconfitta contro il Melide è stata una sveglia. Testa, corpo e volontà, ecco i tre ingredienti per raggiungere il nostro obiettivo»

LIGORNETTO – Quattro chiacchere con Yuri Arena, difensore e capitano del Ligornetto (Terza lega, gruppo 1) con cui abbiamo parlato nei giorni scorsi e di cui, in questo articolo, riportiamo in sintesi alcuni pensieri. LA SCHEDA: classe 1988, trentaquattro anni da compiere il prossimo marzo, Arena è arrivato al Ligornetto nell’estate del 2019 dopo che «per motivi lavorativi – ci ha raccontato – avevo quasi deciso di smettere con il calcio, ma poi un amico mi ha fatto conoscere la dirigenza giallonera e, nonostante non possa sempre garantire la mia presenza agli allenamenti, abbiamo deciso per il mio tesseramento». Nella sua lunga carriera Arena ha giocato in tante squadre importanti, vestendo in serie D le maglie di Varese e Turate per poi diventare per sette stagioni un punto fermo del Gavirate (Eccellenza). Dopo il Gavirate il primo trasferimento in Svizzera, prima in Seconda lega con Balerna e Malcantone e successivamente in Prima lega con il Mendrisio. Dopo Mendrisio, la decisione di tornare in Italia al Cassano Magnago (Eccellenza) e da qui passare al Valceresio e alla Belfortese, sua ultima squadra italiana pima di accettare nel 2019 una nuova chiamata dalla Svizzera, questa volta – come anticipato – da parte del Ligornetto.

MELIDE, BATOSTA SALUTARE

«Purtroppo – ci ha raccontato Arena – all’inizio del campionato, anche a causa di diversi infortuni, non siamo stati bravi a ripetere le buone prestazioni degli ultimi anni. Tuttavia, dopo le difficoltà iniziali, abbiamo reagito bene, resettando quello che non andava e riprendendo la corsa verso i primi posti. Quindi, nonostante tutto, direi che è stata un’andata positiva. Il momento più importante è stato probabilmente la sconfitta per 3-1 in casa del Melide. Una partita che ci ha permesso di rimetterci in discussione. Tutti noi, giocatori e staff, abbiamo preso una bella batosta, ma da quel momento in avanti abbiamo ricominciato ad allenarci con il giusto piglio».

PRIMA “PUGNI”, POI ABBRACCI

«Lo so che potrebbe suonare scontato, ma non lo è, il nostro vero punto di forza è il gruppo. Quello che mettiamo in campo alla domenica, ovvero rabbia e cattiveria agonistica, è ciò che ci caratterizza anche durante gli allenamenti.  Noi siamo cosi, abbiamo un’identità dura. Ma dopo ogni allenamento ed ogni partita, anche se ci siamo arrabbiati o ci siamo “picchiati”, siamo in grado di tornare lucidi, riprendiamo a cantare e ad abbracciarci tutti insieme».

PRESUNTUOSI, MA ABBIAMO CAPITO

«All’inizio della stagione abbiamo probabilmente peccato di presunzione, dando per scontato che sarebbe stato un campionato nel quale per primeggiare sarebbe bastato vincere gli scontri con le dirette concorrenti. Invece, e lo abbiamo provato sulla nostra pelle, abbiamo sbagliato. Ci siamo accorti abbastanza in fretta che in realtà ogni singola partita, nessuna esclusa, doveva essere vissuta come un vero e proprio scontro diretto, cosa tra l’altro dimostrata anche dalla classifica del nostro girone, che è ancora piuttosto corta. Probabilmente, e in questo dobbiamo migliorare, non ci siamo ancora resi pienamente conto che ogni stagione, o meglio ogni girone, è una cosa a sé: prima lo impareremo e meno punti regaleremo».

SANEL SEHIC

«Un mio ex compagno, amico e splendida persona che stimo davvero molto nel calcio regionale è Sanel Sehic, attaccante del Maroggia. Sappiamo tutti che lui con la nostra categoria non c’entra nulla. Ha esperienza, capacità tecniche, tattiche e atletiche che sono pazzesche. Penso che sia un giocatore che non solo farebbe comodo al Ligornetto, ma a qualsiasi altra squadra del nostro campionato».

TESTA, CORPO E VOGLIA

«Dal girone di ritorno mi aspetto che la squadra sia pronta a crescere ancora, evitando gli errori fatti all’andata. Personalmente, invece, vorrei riuscire a trasmettere ai miei compagni un certo equilibrio: far capire che non bisogna minimizzare troppo i momenti di difficoltà, né tantomeno esaltarsi eccessivamente nei momenti favorevoli. Parlando invece delle nostre ambizioni, penso sia chiaro che puntiamo a vincere il campionato. È un nostro obiettivo come del resto lo è anche di altre squadre del nostro girone. Riuscire a recuperare lo svantaggio e rimetterci in corsa per la promozione dipenderà solo da noi. Mettendo insieme tutti i pezzi, vale a dire la testa (che spesso perdiamo), il corpo (continuando ad allenarci sempre al meglio) e le volontà (che deve essere maggiore rispetto alle altre squadre), possiamo farcela».

LA CLASSIFICA (TERZA LEGA, GRUPPO 1)

Melide 31 pt (13), Giubiasco 29 (13), Ligornetto 27 (13), Monteceneri 23 (13), Comano 23 (13), Vacallo 22 (13), Insubrica 19 (13), Riva 18 (13), Maroggia 17 (13), Boglia Cadro 15 (13), Cademario 14 (13), Breganzona 12 (13), Ceresio 9 (13), Rancate 0 (13).

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