
Mister Enrico Lorenzon (Rancate)
Enrico Lorenzon: «Siamo realistici, saremo un outsider puntando al miglior piazzamento possibile. Knezevic, Martinelli e anche Calatti giocatori superiori. Fichera e Manneh partenze importanti, ma il progetto non è cambiato, abbiamo solo cambiato strategia. Ceresio nessuna rivincita, per le partite speciali sono i derby del mendrisiotto dove sono nato e cresciuto come allenatore. D’Azzo incredibile, così come i fratelli Sosa e Barozzi»
RANCATE – Intervista a Enrico Lorenzon, nuovo allenatore del Rancate (Terza lega, gruppo 1) che guiderà i neroverdi nella seconda parte del campionato prendendo il posto di Daniele Manzo. Quest’anno Lorenzon aveva iniziato la stagione sulla panchina del Ceresio, squadra dello stesso girone del Rancate, che ha allenato fino alla 7ª giornata per poi essere sostituito da Mirsad Shala. L’arrivo di Lorenzon al Rancate è invece avvenuto all’11ª giornata (terzultima del girone di andata) come vice di Manzo per poi – come detto – prenderne il posto dal prossimo gennaio quando i neroverdi si ritroveranno per iniziare la preparazione invernale. L’anno scorso Lorenzon aveva preso in corsa (sempre a gennaio) il Lema, mentre in precedenza è stato allenatore di Bioggio, Basso Ceresio, Maroggia e Campionese. Del Rancate mister Lorenzon è stato anche giocatore, diversi anni fa quando i neroverdi erano guidati da Adriano Coduri e ottennero una promozione dalla Terza lega alla Terza Elite (categoria che oggi non esiste più).
CHALCIO – Ciao Enrico. Iniziamo. Quest’anno il Rancate compie 50 anni. Siete -8 da un ipotetico 2° posto, che potrebbe portare alla promozione, e +4 dalla zona retrocessione: cosa ti ha chiesto la società?
Enrico Lorenzon: «Lo scorso luglio l’idea era provare a fare la promozione, però purtroppo, come si vede dalla classifica, nella prima parte della stagione le cose non sono andate sempre bene come ci aspettavamo, quindi credo che, più realisticamente, adesso la priorità sia finire bene il campionato, senza soffrire, raggiungendo in anticipo la salvezza per provare anche a toglierci qualche soddisfazione in più. L’ambizione c’è ancora, puntiamo sempre al miglior risultato possibile, però credo che dovremo giocare senza pensare troppo alla Seconda lega. Recuperare così tanti punti con davanti così tante squadre non è impossibile, ma per esperienza so che è complicato. Saremo una outsider e cercheremo di fare il nostro miglior campionato, senza voli pindarici ma determinati a fare bene».
CHALCIO – Abbiamo detto che non sei proprio nuovo come allenatore del Rancate, perché hai già avuto modo di seguire la squadra nelle ultime partite del girone di andata: dove bisogna lavorare?
Enrico Lorenzon: «Il livello tecnico della squadra è molto buono. Ci sono giocatori che hanno colpi e capacità individuali di un’altra categoria come per esempio Daniel Knezevic, davvero fortissimo ma che purtroppo spesso è frenato da piccoli problemi fisici che non gli permettono di avere quella continuità che meriterebbe. Anche Giacomo Martinelli oppure Nicolò Calatti sono molto bravi. Abbiamo una rosa competitiva perché, oltre ai nomi che ti ho fatto, posso contare su diversi ragazzi giovani che sanno giocare a calcio. In prospettiva c’è tutto per fare bene. Quello che mi sono messo in testa come lavoro da fare è provare a rendere il gruppo ancora più unito e che abbia più di cattiveria agonistica, che forse oggi un pochino manca».
CHALCIO – Va bene la rosa competitiva, ma senza Fichera, Manneh e anche Candeloro (per il momento le vostre tre uniche operazioni di mercato tutte in uscita), non sarà tutto più difficile?
Enrico Lorenzon: «Hai ragione, sono state tre partenze importanti, e credo che ce ne saranno altre, così come ci saranno anche nuovi arrivi. Siamo appena all’inizio del mercato. La società sta aggiustando il tiro rispetto all’idea che aveva in testa questa estate. Credo che questo sia segno di competenza e maturità. Vorremo diventare un polo attrattivo per i giovani del mendrisiotto, prima si pensava che la cosa potesse essere fatta prendendo qualche “grosso” nome per poter invogliare altri ragazzi a venire qui, ma le cose non sono andate nel modo in cui ci aspettavamo quindi la strategia è cambiata, ma non il progetto: squadra giovane con ragazzi del mendrisiotto».
CHALCIO – Il Ceresio, tua ex squadra, doveva essere la tua prima sfida da primo allenatore del Rancate (1ª giornata del girone di ritorno), invece il recupero di questo turno è stato fissato in infrasettimanale mercoledì 16 aprile: partita speciale?
Enrico Lorenzon: «Assolutamente no. Ci siamo lasciati bene. Per me le partite speciali sono altre, come per esempio Ligornetto, Stabio oppure Coldrerio, ovvero le squadre che mi hanno fatto crescere nel mio percorso da allenatore. Io sono di Ligornetto, il derby per me è quello contro lo Stabio. Coldrerio è speciale perché l’ho allenato tre anni ed è una bella società. Il Lema ce l’ho nel cuore perché è una realtà fantastica, e tra le squadre speciali del mio passato metto anche il Bioggio, anche se non è un derby perché fuori dalla mia zona, ma lì ho lasciato giocatori che davano l’anima per me. Ho vissuto tanti bei momenti con queste squadre. Il calcio come lo vivo io ti regala queste cose impagabili».
CHALCIO – Restiamo sul Ceresio: puoi togliere un giocatore e portarlo al Rancate. Chi e perché?
Enrico Lorenzon: «Senza dubbi Falco D’Azzo, giocatore incredibile. Arrivava da qualche stagione negativa in cui non si allenava come avrebbe dovuto, ma quest’anno al Ceresio per lui è cambiato qualcosa, non so se sia stato per merito mio o altro, ma non importa, sta di fatto che è cresciuto tantissimo, si sta divertendo e le prestazioni sono tutte dalla sua parte: ha numeri fuori categoria, sono proprio contento per lui e per quello che sta facendo. Bravo».
CHALCIO – Cambiamo discorso: Bioggio e Lema sono entrambe tue ex (recenti) squadre. Molto probabilmente saranno protagoniste nel prossimo girone promozione di Quarta lega. Secco: chi ha più chance di conquistare la Terza? Facciamo poi lo stesso giochino: scegli un giocatore per squadra da portare al Rancate, chi è perché?
Enrico Lorenzon: «Per la mentalità dei ragazzi che sono lì sono più portato a dire Bioggio: i fratelli Sosa sono fortissimi, a Bioggio hanno creato qualcosa di speciale che sta andando avanti da qualche anno. Hanno una determinazione pazzesca e ci credono davvero. Il Lema è una gran bella società, molto ben organizzata e di persone per bene: sarei felicissimo se tornassero in Terza. Sarei felicissimo se entrambe, Bioggio e Lema, tornassero in Terza. Se potessi prendere un giocatore al Bioggio direi Samuele Sosa, perché è un vero leader e perché è forte ovunque, puoi chiedergli di fare qualsiasi cosa in campo e lui la farà bene. Del Lema ti direi invece Federico Barozzi, è un centrocampista ma sa giocare bene anche in difesa. È sempre molto disponibile, è bravo, e gioca per la squadra».
CHALCIO – Chiudiamo tornando al tuo Rancate: come pensi di muoverti (cambio di schema, lavorare più sulla testa, lavorare sulla parte atletica, sulla tattica)? Ed infine: sarebbe positivo se la squadra finisse il campionato (termina tu la frase)…
Enrico Lorenzon: «Credo che sarebbe un risultato positivo se riuscissimo a finire il campionato tra le prime cinque, per quello che riguarda invece eventuali cambiamenti, a livello tattico non ce ne saranno perché come società il Rancate ha “imposto” a tutte le sue squadre di giocare con il 4-2-3-1, naturalmente con delle variazioni, ma lo schema di partenza è questo. Questo schema lo usiamo anche a livello di settore giovanile, perché l’idea è quella di far fare ai ragazzi, sin da piccolini, un percorso coerente per portarli a debuttare in prima squadra nel modo più redditizio e appagante sia per il singolo giocatore che per la squadra stessa. Io sono d’accordo con questa filosofia, che ho accettato e che non cambierò. Quindi lavoreremo partendo da questa impostazione tattica e poi sulla testa. Nelle mie squadre la cosa importante è lottare e divertirsi, il resto viene di conseguenza»
LA CLASSIFICA (TERZA LEGA 1)
Rapid Lugano 28 pt (13), Chiasso 25 (13), Coldrerio 23 (13), Ligornetto 21 (13), Comano 20 (13), Breganzona 20 (13), Stabio 18 (13), Basso Ceresio 18 (13), Rancate 17 (13), Vedeggio 14 (13), Riva 14 (13), Cademario 13 (13), Ceresio 13 (13), Vacallo 10 (13). *Tra parentesi le partite disputate
TERZA LEGA – REGOLAMENTO: PROMOZIONI / RETROCESSIONI
CASO 1 – Nessuna squadra ticinese retrocessa dalla Seconda interregionale:
- Promozione in Seconda lega delle due vincitrici dei due gruppi.
- Promozione in Seconda lega della squadra vincente dopo spareggio su campo neutro tra le seconde classificate dei due gruppi.
- Quattro retrocessioni in Quarta lega: tredicesima (penultima) e quattordicesima (ultima) squadra classificata di entrambi i due gruppi.
CASO 2 – Una squadra ticinese retrocessa dalla Seconda interregionale:
- Promozione in Seconda lega delle due vincitrici dei due gruppi.
- Quattro retrocessioni in Quarta lega: tredicesima (penultima) e quattordicesima (ultima) squadra classificata di entrambi i due gruppi.
CASO 3 – Due squadre ticinesi retrocesse dalla Seconda interregionale:
- Promozione in Seconda lega delle due vincitrici dei due gruppi.
- Cinque retrocessioni in Quarta lega: tredicesima (penultima) e quattordicesima (ultima) squadra classificata di entrambi i due gruppi, e della peggior dodicesima (terzultima) classificata dei due gruppi secondo i seguenti criteri: 1) Peggior coefficiente tra punti acquisiti / gare disputate; 2) Peggior coefficiente classifica fair play; 3) Peggior coefficiente tra le reti segnate e le reti subite.