Jonathan Hayward: «Spero di essere in campo a metà del prossimo girone di andata. Stimo De Luca, parlano i suoi numeri. Forti come il mio compagno Ramiro Marques ce ne sono pochi. Per il campionato dico Chiasso o Rapid Lugano, ma ci siamo ancora anche noi. Che bravi quelli del Vedeggio 2. E anche il Ligornetto mi piace molto»
BREGANZONA – Intervista a Jonathan Hayward, attaccante del Breganzona, tra i numeri nove più forti della Terza lega (ma probabilmente non solo) che, dopo due mesi di campionato spettacolari con 15 reti segnate in 10 partite giocate, alla terzultima giornata del girone di andata (del gruppo 1 di Terza lega), il 3 novembre scorso, negli ultimi minuti della sfida contro il Ligornetto, si è gravemente infortunato e purtroppo dovrà stare fermo almeno fino alla prossima estate.
CHI È HAYWARD: classe 2000, ventiquattro anni compiuti lo scorso 19 ottobre, Hayward è cresciuto calcisticamente nel settore giovanile del Lugano e del Rapid Lugano. L’esordio nel calcio attivi, invece, è stato nell’aprile del 2019, a diciotto anni contro il Collina d’Oro, con la maglia (naturalmente) del Breganzona, maglia che da allora non ha più abbandonato. Quest’anno Hayward aveva iniziato la sua sesta stagione consecutiva in gialloblù, con cui nel 2021 era tornato in Terza lega (dopo l’amara retrocessione del 2019). Dopo un paio di stagioni di “ambientamento”, lo scorso campionato, sotto la gestione di mister Pedrini, è stato quello della consacrazione: 25 reti, record personale. Record che, molto probabilmente, quest’anno sarebbe stato sbriciolato. Piccola consolazione: il brutto infortunio di cui è stato vittima – come detto – a inizio novembre, non ha comunque impedito ad Hayward di chiudere il girone di andata da capocannoniere del proprio campionato, una rete davanti alle quattordici di Marco Giovio (Rapid Lugano) e tre in più rispetto alle dodici di Ivan De Luca, due mostri sacri quando di parla di gol. Qui di seguito l’intervista ad Hayward, buona lettura, se vi va…
CHALCIO – Ciao Jonathan, per prima vorrei chiederti che cosa hai fatto di preciso, come stai e i tempi di recupero?
Jonathan Hayward: «Ho rotto il legamento crociato anteriore del ginocchio, adesso riesco a camminare ma zoppico vistosamente e mi fa ancora un po’ male perché è infiammato. A gennaio dovrò operarmi e da lì inizierà un lungo percorso riabilitativo che durerà circa otto/nove mesi. Bisognerà vedere come reagirà il mio corpo, ma spero si cuore di poter tornare ad allenarmi ad agosto, massimo settembre, per poi essere pronto a tornare in campo per la metà del prossimo girone di andata».
CHALCIO – Cosa significa per te il calcio? E come stai vivendo, moralmente, questo lungo stop?
Jonathan Hayward: «Il calcio è la mia più grande passione, me l’ha trasmessa mio papà. Quando gioco a calcio sono felice e in settimana non vedo l’ora che arrivi il weekend per poter giocare la partita. Questo infortunio è stato duro, ma non mi abbatto. All’inizio con l’adrenalina, grazie a tutti i messaggi e alle chiamate che ho ricevuto, al grande affetto che mi hanno dimostrato in tanti, quasi non mi rendevo conto. Adesso però che sono passate un po’ di settimane il “colpo” lo sto accusando. Penso tuttavia che questa mia reazione sia normale. La sto affrontando. Cerco di vedere la cosa come un momento di passaggio, come qualcosa che spero potrà rendermi ancora più forte, che mi farà crescere. Ho tanta voglia di tornare il prima possibile e con ancora più “fame”».
CHALCIO – Stagione, la tua, non solo della consacrazione. Stavi facendo qualcosa di eccezionale. Eri già stato contattato da qualche altra squadra?
Jonathan Hayward: «Grazie mille. Sì davvero, stavo andando benissimo e la classifica marcatori era un grande stimolo. Per quello che riguarda le altre squadre, ammetto che qualche contatto c’è stato, ma già dall’anno scorso. Mi hanno cercato in Seconda lega e qualche piccolo aggancio anche da una squadra di Seconda interregionale. Però sino ad oggi ho sempre vissuto il calcio come amicizia. Mi spiego: la voglia di vincere c’è, punto sempre al massimo, ma fino ad oggi ho sempre pensato che sarebbe stato bello con i miei amici. Il mio sogno infatti era andare in Seconda lega con il “Brega” e giocare in Seconda lega con i miei amici. In futuro vedremo, non nego che un’esperienza anche a livello superiore mi piacerebbe. Però adesso è prematuro parlarne».
CHALCIO – Torniamo al campionato: chi lo vince e perché? Chi invece meriterebbe di vincerlo?
Jonathan Hayward: «Le principali candidate sono il Chiasso ed il Rapid Lugano. Se il Chiasso quest’inverno riuscirà a rinforzarsi a livello difensivo credo proprio che saranno loro a vincere il campionato. Però anche il Rapid Lugano è molto forte, e ha dimostrato maggior costanza rispetto a tutte le altre squadre. Chi lo meriterebbe? Il Breganzona, siamo davvero un’ottima squadra e giochiamo bene. Escluso noi, mi ha fatto un’ottima impressione il Vedeggio 2: cavolo che squadra, ragazzi giovanissimi che corrono tanto e bene. Un’altra squadra che credo meriti di stare in alto è il Ligornetto. Poi hanno un giocatore come De Luca che è davvero fortissimo. È un fenomeno. Lo stimo molto. Uno che fa 35 gol in un campionato e oltre 100 in tre stagioni, cosa gli puoi dire se non che è un fenomeno».
CHALCIO – Voi invece?
Jonathan Hayward: «Come dicevo prima, credo che la squadra sia molto forte, e non lo dico perché sono di parte. Sembra che dopo il mio infortunio ci sia stato un contraccolpo, ma anche prima che succedesse questa cosa ho sempre detto ai miei compagni che non è un singolo giocatore a fare la squadra: la squadra vince con la forza di tutti, con il collettivo. Con il singolo non si va da nessuna parte, non si raggiungono traguardi importanti. Anche senza di me il Breganzona resta da alta, altissima classifica: un giocatore come Ramiro Marques, ad esempio, non lo trovi in altre squadre. Lui è eccezionale, di un altro livello, peccato che anche lui in questi mesi sia stato spesso frenato da problemi fisici. Ma come lui al Brega ce ne sono altri, e non sono pochi. Siamo una grande squadra. Nel ritorno dobbiamo provare ancora a lottare per il primo posto, non è facile, lo so, ma lo spirito deve essere questo».
LA CLASSIFICA (TERZA LEGA 1)
Rapid Lugano 28 pt (13), Chiasso 25 (13), Coldrerio 23 (13), Ligornetto 21 (13), Comano 20 (13), Breganzona 20 (13), Stabio 18 (13), Basso Ceresio 18 (13), Rancate 17 (13), Vedeggio 14 (13), Riva 14 (13), Cademario 13 (13), Ceresio 13 (13), Vacallo 10 (13). *Tra parentesi le partite disputate
TERZA LEGA – REGOLAMENTO: PROMOZIONI / RETROCESSIONI
CASO 1 – Nessuna squadra ticinese retrocessa dalla Seconda interregionale:
- Promozione in Seconda lega delle due vincitrici dei due gruppi.
- Promozione in Seconda lega della squadra vincente dopo spareggio su campo neutro tra le seconde classificate dei due gruppi.
- Quattro retrocessioni in Quarta lega: tredicesima (penultima) e quattordicesima (ultima) squadra classificata di entrambi i due gruppi.
CASO 2 – Una squadra ticinese retrocessa dalla Seconda interregionale:
- Promozione in Seconda lega delle due vincitrici dei due gruppi.
- Quattro retrocessioni in Quarta lega: tredicesima (penultima) e quattordicesima (ultima) squadra classificata di entrambi i due gruppi.
CASO 3 – Due squadre ticinesi retrocesse dalla Seconda interregionale:
- Promozione in Seconda lega delle due vincitrici dei due gruppi.
- Cinque retrocessioni in Quarta lega: tredicesima (penultima) e quattordicesima (ultima) squadra classificata di entrambi i due gruppi, e della peggior dodicesima (terzultima) classificata dei due gruppi secondo i seguenti criteri: 1) Peggior coefficiente tra punti acquisiti / gare disputate; 2) Peggior coefficiente classifica fair play; 3) Peggior coefficiente tra le reti segnate e le reti subite.