L’allenatore del Lema: «Siamo consapevoli che la classifica non è bella, ma nell’ultimo mese i ragazzi hanno lavorato molto bene, siamo in crescita. In squadra nessun nervosismo, qui al Lema l’ambiente è molto unito, è questa la nostra forza. Non ho fatto nessuna tabella, ci servono solo 14 punti: ogni partita è buona per prenderne un po’»
BANCO – Intervista a Enrico Lorenzon, allenatore del Lema, chiamato a guidare i giallorossi dopo le dimissioni dello scorso novembre di Mirko Degiorgi. Con mister Lorenzon (ex Campionese, Maroggia, Basso Ceresio, Bioggio) abbiamo parlato della falsa partenza del suo Lema in questo avvio di girone di ritorno, ma anche della rotta da seguire per risollevarsi e provare a conservare la categoria.
CHALCIO – Ciao Enrico, non un bel inizio di girone di ritorno (4 partite e 4 sconfitte) e adesso anche la classifica piange: penultimo posto. Così si perde la categoria…
Enrico Lorenzon: «Sì è vero, non sarebbe giusto nascondersi dietro a un dito, stiamo rischiando ed è evidente. Siamo consapevoli di non aver iniziato bene questa seconda parte di stagione. Martedì scorso prima dell’allenamento ne abbiamo parlato tutti insieme, io e i ragazzi: c’è consapevolezza e voglia di sacrificarsi per uscire da questa situazione. Sappiamo che dobbiamo fare meglio. Abbiamo avuto un gennaio e un inizio febbraio devastato dal carnevale. Tra malattie e assenze varie abbiamo lavorato poco, e questo ci ha portato a non essere pronti atleticamente alla ripresa del campionato. In marzo invece le cose sono andate molto meglio, ci siamo allenati bene, con presenza e costanza. Sono certo che a breve raccoglieremo quello che abbiamo seminato, anche perché in questo ultimo mese le sconfitte dicono solo una parte della verità, quella più brutta, invece ci sono state anche molte cose positive».
CHALCIO – Scusami se insisto. In questo vostro avvio 12 gol subiti 1 solo segnato. Quale la prima cosa da migliorare. In concreto, cosa vorresti dai tuoi?
Enrico Lorenzon: «Non mi preoccupa né la fase difensiva né quella offensiva. Quello che voglio è più condizione fisica. Ma a questo “problema”, come ho accennato prima, abbiamo già lavorato nell’ultimo mese e i ragazzi adesso stanno molto meglio rispetto a come abbiamo iniziato il ritorno. Le quattro sconfitte incassate sono arrivate tutte per un calo atletico che abbiamo avuto nella seconda parte delle gare. Nei secondi tempi, in marzo, abbiamo sempre fatto fatica. Un esempio su tutti è stata la gara con il Coldrerio, a fine primo tempo vincevamo 1-0 poi nella ripresa ci hanno ribaltato 2-1; oppure contro il Vacallo: hanno vinto 3-0 segnando tre gol negli ultimi venti minuti. Nelle passate settimane ho chiesto maggior sacrificio sono questo aspetto, quello atletico, e tutti si sono sacrificati. Sono molto contento di questo».
CHALCIO – Ho però notato anche un po’ di nervosismo oppure mi sbaglio? 3 giornate di squalifica a Bolli, 4 giornate a Nadim, una a Belometti (espulso per doppio giallo) e una anche a Jaccard e Paratore dopo l’ultima gara per aver raggiunto le quattro ammonizioni…
Enrico Lorenzon: «Ti sbagli. Assicuro che non c’è nessuna tensione o nervosismo in squadra. Le espulsioni che hai ricordato, quelle di Bolli e Nadim, non sono arrivate per nervosismo o per aver fatto falli cattivi, ma per come si sono rivolti all’arbitro in un momento concitato della partita. Hanno sbagliato. Non dovevano farlo. Ma sono state frasi sfuggite in momenti concitati della gara. Ripeto, hanno sbagliato, ma non è successo nulla di grave e non sono frutto di nervosismo. Anzi, il contrario, in queste settimane ho visto lavorare la squadra molto bene e in perfetta sintonia: vedo molta unione e partecipazione, tutto in un clima positivo. La forza del Lema è proprio la sua unione e la voglia di lottare insieme, e questo i ragazzi me lo fanno vedere tutti i giorni».
CHALCIO – Non vi attendono partite facili. Senza andare troppo in là con il calendario le prossime due sono contro Comano (in formissima) e Rapid Lugano, che deve vincere per continuare a credere nella promozione. I punti però, voi, dovrete farli contro tutte. Altri passaggi a vuoto potrebbero infatti essere molto pesanti (forse soprattutto a livello mentale)…
Enrico Lorenzon: «Non abbiamo fatto nessuna tabella. E giustamente, come hai detto, da qui alla fine per noi tutte le partite saranno importanti allo stesso modo. Bisognerà provare a fare punti ovunque, senza nessuna distinzione. Per salvarci ci servono 14 punti, non si scappa, che sia contro Comano o Ceresio, contro Rapid Lugano o Maroggia, non cambia nulla. Vanno fatti e basta, a cominciare da questa domenica in cui affronteremo il Comano. Per domenica recuperiamo qualche infortunato più Belometti, che ha scontato la squalifica. Sono rientri importanti che ci posso dare una mano. Non avrò invece a disposizione quattro squalificati, ma non deve essere un alibi. Non abbiamo bisogno di nessuna scusa. Io sono convinto che possiamo farcela. Qui ho trovato un ambiente splendido, molto positivo e di grande partecipazione. I ragazzi sono sempre presenti agli allenamenti e la gente che ci segue al campo è sempre tanta. La società non ti lascia mai solo e sentiamo la sua vicinanza. C’è voglia, e possibilità, di mantenere la categoria. Io ci credo».
LA CLASSIFICA (TERZA LEGA, GRUPPO 2)
Coldrerio 33 punti (17), Ligornetto 32 (17), Rapid Lugano 31 (17), Breganzona 31 (17), Monteceneri 30 (16), Comano 27 (17), Stabio 25 (17), Vedeggio 22 (17), Cademario 21 (17), Maroggia 18 (17), Vacallo 17 (17), Rancate 16 (16), Lema 14 (17), Ceresio 12 (17). *Tra parentesi le partite disputate
TERZA LEGA – REGOLAMENTO: PROMOZIONI / RETROCESSIONI
CASO 1 – Nessuna squadra ticinese retrocessa dalla Seconda interregionale:
- Promozione in Seconda lega delle due vincitrici dei due gruppi.
- Promozione in Seconda lega della squadra vincente dopo spareggio su campo neutro tra le seconde classificate dei due gruppi.
- Quattro retrocessioni in Quarta lega: tredicesima (penultima) e quattordicesima (ultima) squadra classificata di entrambi i due gruppi.
CASO 2 – Una squadra ticinese retrocessa dalla Seconda interregionale:
- Promozione in Seconda lega delle due vincitrici dei due gruppi.
- Quattro retrocessioni in Quarta lega: tredicesima (penultima) e quattordicesima (ultima) squadra classificata di entrambi i due gruppi.
CASO 3 – Due squadre ticinesi retrocesse dalla Seconda interregionale:
- Promozione in Seconda lega delle due vincitrici dei due gruppi.
- Cinque retrocessioni in Quarta lega: tredicesima (penultima) e quattordicesima (ultima) squadra classificata di entrambi i due gruppi, e della peggior dodicesima (terzultima) classificata dei due gruppi secondo i seguenti criteri: 1) Peggior coefficiente tra punti acquisiti / gare disputate; 2) Peggior coefficiente classifica fair play; 3) Peggior coefficiente tra le reti segnate e le reti subite.