Terza Lega 1: Comano, mister Cavadini “Non abbiamo vinto per caso. Il Chiasso resta favorito, ma…”

scritto da Roberto Colombo
Comano Cavadini Gianluca All 2024

Mister Gianluca Cavadini (Comano)

L’allenatore del Comano: «Meroni è un maestro, sono felice che il mio battesimo in panchina sia stato proprio contro di lui. Dobrunaj non lo conoscevo, lo ha portato Vidovic e non si è sbagliato, è un giocatore completo. Per noi, parlare di promozione, non ha senso: abbiamo un obiettivo ma non vi dico quale…»

COMANO – Intervista a mister Gianluca Cavadini del Comano che, alla sua prima panchina in assoluto da allenatore di una squadra attivi, ha dato scacco matto al Chiasso costringendo i rossoblù ad alzare subito bandiera bianca (sconfitti 1-0) alla 1ª giornata del campionato di Terza lega (gruppo 1).

CHALCIO – Mister complimenti, subito una vittoria prestigiosa, contro il Chiasso. Per te, alla tua prima panchina in assoluto da allenatore, non poteva esserci inizio migliore. Come l’hai vissuta e quale è stata la prima cosa che hai pensato al triplice fischio?

Gianluca Cavadini: «All’inizio, non lo posso negare, ero emozionato. Una bella sensazione comunque. Alla fine della scorsa stagione ho detto basta con il calcio giocato e domenica contro il Chiasso era la mia prima panchina da allenatore. Inoltre, ironia della sorte, è coincisa proprio contro quello che è stato in assoluto il mio primo allenatore nel calcio attivi, Damiano Meroni appunto, che allora allenava il Morbio ed io in quegli anni ero con loro. Prima del fischio di inizio ci siamo salutati e mi ha fatto gli auguri: sono stato contento che il mio debutto sia stato proprio contro di lui, che calcisticamente è stato un mio maestro. Allenatore bravissimo. A fine gara, invece, dentro di me ero davvero contento, pienamente soddisfatto, ma esternamente sono voluto restare calmo. Certo, ricorderò per sempre che il mio esordio da tecnico è stata battendo il Chiasso, ma non c’era nessun bisogno di esagerare anche perché siamo solo alla prima partita e non abbiamo ancora fatto nulla. È stata una gara importante, siamo partiti bene e siamo tutti felici di aver vinto, però dobbiamo ancora dimostrare tutto. Abbiamo tutto il campionato davanti. È l’inizio di quello che spero possa essere un bel percorso».

CHALCIO – Che squadra è il Chiasso? Proviamo a capire insieme come si può battere la squadra che probabilmente resta ancora la favorita numero uno per la vittoria finale del campionato? Per te sono ancora loro i favoriti giusto?

Gianluca Cavadini: «Non c’è alcun dubbio che il Chiasso è, e resta, la favorita numero uno per la promozione in Seconda lega. Noi abbiamo sfruttato bene il fattore campo. Il nostro è un campo piccolo, di paese, non in perfette condizioni. È chiaro che il Chiasso, che è abituato a giocare su un altro terreno, con altri spazi dove si può costruire più gioco, abbia sofferto questa situazione. La mia squadra però ha fatto bene tutto quello che le avevo chiesto. Siamo stati compatti, abbiamo giocato semplice, pulito, cercando di sfruttare i nostri punti di forza. Non abbiamo fatto nessun catenaccio, non abbiamo fatto nessuna barricata. I ragazzi si sono applicati con la tanta attenzione dall’inizio alla fine. Sono molto contento di loro».

CHALCIO – Man of the match Lirim Dobrunaj. Io non lo conoscevo, che giocatore è? Quanto è importante per voi?

Gianluca Cavadini: «È un ragazzo nuovo, arrivato a metà estate. È un giovane, un 1999 mi sembra. Rispetto alla mia età per me sono tutti giovani (risata, ndr). L’anno scorso non credo giocasse da nessuna parte, ma alcune stagioni fa era al Rapid Lugano. Ammetto che anch’io non lo conoscevo. Lo ha portato Mladen (Vidovic, ndr), è lui che ce lo ha segnalato e lo ha voluto. Oltre al gol, molto bello all’angolino basso su palla filtrante di De la Pena (anche lui arrivato questa estate), ha avuto altre due occasioni: la prima ha calciato fuori, la seconda invece è stata parata. È un giocatore veloce, e mi sembra anche completo. Se la cava tecnicamente e anche a livello tattico si vede che è uno che sa giocare. Sono contento, è capace».

CHALCIO – Questo Comano può lottare per la promozione? Un pronostico secco sulle prime tre…

Gianluca Cavadini: «Non è ancora il momento. Noi abbiamo un progetto e abbiamo appena iniziato. Quest’estate abbiamo cambiato molto sia a livello societario sia in panchina, con me e Vidovic che siamo all’esordio. È vero che il gruppo storico, i senatori, sono rimasti tutti e che quindi in campo ci conosciamo, ma dobbiamo far crescere i giovani per continuare a dare un futuro importante a questa società. Abbiamo in squadra diversi giovani che stanno facendo bene, mi vengono in mente per esempio Omar Nadim, oppure Andrea Pelli, oppure ancora Andrea Marty, ma hanno ancora bisogno di tempo per formarsi e in questo i nostri “vecchietti” stanno facendo un gran lavoro nel guidarli».

CHALCIO – Chiudiamo guardando al prossimo futuro, sabato avete il Ceresio in trasferta? Partita più difficile rispetto a quella della domenica appena passata contro il Chiasso?

Gianluca Cavadini: «Non conosco bene il Ceresio. Contro di loro abbiamo fatto un’amichevole a inizio estate, ma non fa testo. Mi aspetto una partita dura, forse più difficile di quella contro il Chiasso, perché quando affronti squadre come il Chiasso è molto più facile avere il giusto atteggiamento sia prima della partita che in campo. Per il Ceresio, così come per noi, sarà importante fare punti. Partiamo alla pari. Siamo sullo stesso livello. Questa sera ritroverò la squadra per l’allenamento e inizieremo a pensare solo al Ceresio. Prima farò i complimenti ai ragazzi per la vittoria di domenica, poi però dirò loro che adesso si riparte da zero. Non abbiamo fatto ancora nulla».


 

LA CLASSIFICA (TERZA LEGA 1)

Rancate 3 pt (1), Cademario 3 (1), Breganzona 3 (1), Stabio 3 (1), Coldrerio 3 (1), Comano 3 (1), Ligornetto 1 (1), Rapid Lugano 1 (1), Chiasso 0 (1), Riva 0 (1), Basso Ceresio 0 (1), Vedeggio 0 (1), Vacallo 0 (1), Ceresio 0 (1). *Tra parentesi le partite disputate


 

TERZA LEGA – REGOLAMENTO: PROMOZIONI / RETROCESSIONI

CASO 1 Nessuna squadra ticinese retrocessa dalla Seconda interregionale:

  • Promozione in Seconda lega delle due vincitrici dei due gruppi.
  • Promozione in Seconda lega della squadra vincente dopo spareggio su campo neutro tra le seconde classificate dei due gruppi.
  • Quattro retrocessioni in Quarta lega: tredicesima (penultima) e quattordicesima (ultima) squadra classificata di entrambi i due gruppi.

CASO 2 Una squadra ticinese retrocessa dalla Seconda interregionale:

  • Promozione in Seconda lega delle due vincitrici dei due gruppi.
  • Quattro retrocessioni in Quarta lega: tredicesima (penultima) e quattordicesima (ultima) squadra classificata di entrambi i due gruppi.

CASO 3 Due squadre ticinesi retrocesse dalla Seconda interregionale:

  • Promozione in Seconda lega delle due vincitrici dei due gruppi.
  • Cinque retrocessioni in Quarta lega: tredicesima (penultima) e quattordicesima (ultima) squadra classificata di entrambi i due gruppi, e della peggior dodicesima (terzultima) classificata dei due gruppi secondo i seguenti criteri: 1) Peggior coefficiente tra punti acquisiti / gare disputate; 2) Peggior coefficiente classifica fair play; 3) Peggior coefficiente tra le reti segnate e le reti subite.

 

 

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