
Renato Santillo, direttore sportivo del Coldrerio
Renato Santillo: «Nella classifica tra le squadre a zero budget siamo al 1° posto, non ci arrendiamo nemmeno in quella con tutte le altre. Difficile riuscire a ripetere un colpo alla Moscatiello, ma staremo a vedere. La pioggia falsa i campionati, una soluzione potrebbe essere che i comuni investissero su campi sintetici, per essere poi usati da più squadre»
COLDRERIO – Intervista a Renato Santillo, direttore sportivo del Coldrerio (23 punti), che ha chiuso il girone di andata del gruppo 1 di Terza lega al terzo posto della classifica alle spalle della capolista Rapid Lugano (28) e del Chiasso (25). Il Coldrerio nei giorni scorsi ha già iniziato a muoversi sul mercato per provare a sistemare una rosa che nella prima parte della stagione non ha convinto al 100% – in primis il suo direttore sportivo – ma che, come ci ha detto lo stesso Santillo, sulla carta non ha nulla da invidiare alle migliori squadre del torneo.
CHALCIO – Ciao Renato, girone di andata un po’ altalenante ma siete comunque al 3° posto -5 dalla vetta: tutto ancora aperto vero?
Renato Santillo: «Sì è ancora tutto aperto, i numeri dicono questo, però noi potevamo fare meglio. Ci sono state alcune partite in cui abbiamo buttato via punti in malo modo, qualche volta è stata colpa nostra, altre invece ci sono state “coincidenze” incredibili: contro lo Stabio, ad esempio, vincevano 1-0 fino all’80’ poi nei dieci minuti finali abbiamo preso due gol stupidi che ci hanno fatto perdere la partita. Anche contro il Comano abbiamo perso una partita imbarazzante, che probabilmente non meritavamo di vincere, ma almeno un punto dovevamo portarlo a casa. E poi ancora contro il Vedeggio sempre in casa nostra: abbiamo dominato, loro ci hanno punito nelle due volte che sono saliti portandosi sul 1-2, poi noi l’abbiamo pareggiata al 91’, dovevano essere tre punti per noi e alla fine siamo stati quasi fortunati a farne uno. Il calcio è anche questo. Tuttavia, fammi aggiungere un’ultima cosa: tra le squadre senza budget saremmo i primi della classifica, e questo non è poco».
CHALCIO – Guardando sempre la classifica (senza fare distinzioni) devo però dirti che contro Chiasso e Rapid Lugano, ovvero le due squadre che vi precedono, sono arrivate due sconfitte senza appello: 3-0 il Chiasso e 4-0 contro il Rapid Lugano…
Renato Santillo: «Vado contro corrente, ma credo di essere onesto in quello che dico: se dovessimo guardare solo i nomi delle rose non credo che il Coldrerio sia inferiore a Chiasso e Rapid Lugano. Questo mi sembra abbastanza evidente, tuttavia, è altrettanto evidente che il campo ha detto un’altra cosa. E questo per noi è stato un problema anche se le due partite sono state molto diverse. Contro il Chiasso infatti abbiamo giocato alla pari. Abbiamo avuto le nostre occasioni e potevamo anche vincerla, poi loro all’89’ e al 94’ hanno fatto due gol, ed il risultato si è trasformato in molto severo. Contro il Rapid Lugano, invece, ci hanno dominato dal primo all’ultimo minuto. Vuoi per il campo, vuoi per altre cose, ma sono stati nettamente più forti. Nel girone di ritorno giocheremo entrambi questi due scontri diretti in casa. Sarà un vantaggio, o almeno lo spero».
CHALCIO – Le male lingue potrebbero dire che forse pensate un po’ troppo ai social e meno al campo. Anche per il vostro ultimo acquisto (di metà ottobre) Luca Moscatiello avete fatto una presentazione in pompa magna, poi però all’atto pratico la squadra non ha fatto quel salto di qualità che sembrava dovesse fare?
Renato Santillo: «Un giocatore da solo non può decidere una partita, non succede quasi mai. Sui social sono d’accordo con te, siamo i numeri uno e sono molto contento anche perché li seguo io (risata, ndr). Quando facciamo le cose vogliamo farle bene: su Instagram per post e video siamo al top nel panorama del calcio regionale (risata, ndr). Tornando invece più seri, come hai detto anche tu, ricordo che Mosca (Moscatiello, ndr) è arrivato a metà ottobre ed era due anni che non giocava. Squadra nuova, ambiente nuovo, metà campionato: lui è fortissimo, ma lasciamogli un po’ di tempo per capire i compagni, il nostro gioco, la squadra. Un po’ di rodaggio insomma. Nel ritorno sarà tutta un’altra cosa. Farà la preparazione con noi, sono certo che diventerà uno dei nostri punti di riferimento, nel suo ruolo, davanti alla difesa, è un top player. Ci farà fare il salto di qualità».
CHALCIO – Una curiosità. Ho visto che quest’anno avete presentato anche la nuova maglia, quella da trasferta: perché avete scelto il neroazzurro? Non c’entra nulla con il Coldrerio mi sembra?
Renato Santillo: «È vero non c’entra nulla con i colori sociali. Il bianco ed il rosso non potevamo usarli per la seconda maglia, è la regola. Volevamo il nero ma potevamo accoppiarlo solo con il verde, con il giallo oppure con il blu. Abbiamo scelto il blu solo per una questione cromatica, per distinguerci dalle altre squadre. Giallonero infatti sono già i colori dello Stabio e del Ligornetto; neroverde c’è il Rancate; neroazzurro invece non sono i colori di nessun’altra squadra del nostro campionato, così la scelta è andata lì».
CHALCIO – So che sei abbastanza critico per la questione partite rinviate a causa della pioggia…
Renato Santillo: «Quello dei continui rinvii a causa della pioggia penso sia un grosso problema del Ticino calcistico. Con i campi di proprietà dei comuni bastano due gocce d’acqua per far saltare una partita, probabilmente anche giustamente, ma questa cosa mi fa venire i nervi perché così si “falsano” i campionati costringendo le squadre, per recuperare le partite, a giocare ogni tre giorni con annessi tanti problemi di organizzazione. Se si spostano in continuazione le partite o si gioca ogni tre giorni, non è facile per i ragazzi spostare i turni o liberarsi dal lavoro, così le formazioni sono sempre incomplete, e questo si ripercuote sull’equità del campionato. Una squadra invece come il Rapid Lugano, ma non è una critica contro di loro che non c’entrano nulla, è solo un esempio, che dispone di un campo sintetico può giocare con regolarità e quindi presentarsi alle partite in condizioni migliori rispetto magari a un’altra squadra che in una settimana è dovuta scendere in campo tre volte con tre formazioni diverse per assenze e incastri mancati. Sono d’accordo che giocare con la pioggia porti a rovinare i campi che poi diventano uno schifo, ma allora a questo punto una soluzione potrebbe essere che i comuni, magari più comuni vicini tra di loro, si mettano insieme e decidano di investire su nuove strutture sportive, con campi sintetici, che a turno possano essere usati da squadre delle diverse società e così il problema sarebbe in parte risolto o attenuato».
CHALCIO – Ultima e ti lascio. Futuro: dobbiamo aspettarci un Coldrerio arrembante nel prossimo mercato invernale? Vi rinforzerete? So che mister Snider vuole sempre provare a vincere, ogni partita, voi (società) siete con lui?
Renato Santillo: «Anch’io come mister Snider vivo il calcio con l’idea che bisogna provare sempre a vincere. Giocare tanto per farlo ha poco senso. Abbiamo la stessa mentalità. Però bisogna anche essere realisti. Come ho già detto, noi siamo una società a zero budget e dobbiamo arrangiarci come possiamo. Non è facile portare qui giocatori importanti se la concorrenza sono società con tutto un altro budget. Un colpo come Moscatiello è difficile che possa essere ripetuto anche questo inverno. Penso sarà più probabile che promuoveremo in prima squadra qualche nostro allievo A del Raggruppamento CCB, che tra l’altro hanno fatto un eccellente campionato autunnale, vincendolo e centrando la promozione in Youth League. Non fare un mercato faraonico non significa però che stiamo tirando i remi in barca. Assolutamente no. Abbiamo ancora tanta voglia di lottare. Possiamo farcela e ci proveremo».
LA CLASSIFICA (TERZA LEGA 1)
Rapid Lugano 28 pt (13), Chiasso 25 (13), Coldrerio 23 (13), Ligornetto 21 (13), Comano 20 (13), Breganzona 20 (13), Stabio 18 (13), Basso Ceresio 18 (13), Rancate 17 (13), Vedeggio 14 (13), Riva 14 (13), Cademario 13 (13), Ceresio 13 (13), Vacallo 10 (13). *Tra parentesi le partite disputate
TERZA LEGA – REGOLAMENTO: PROMOZIONI / RETROCESSIONI
CASO 1 – Nessuna squadra ticinese retrocessa dalla Seconda interregionale:
- Promozione in Seconda lega delle due vincitrici dei due gruppi.
- Promozione in Seconda lega della squadra vincente dopo spareggio su campo neutro tra le seconde classificate dei due gruppi.
- Quattro retrocessioni in Quarta lega: tredicesima (penultima) e quattordicesima (ultima) squadra classificata di entrambi i due gruppi.
CASO 2 – Una squadra ticinese retrocessa dalla Seconda interregionale:
- Promozione in Seconda lega delle due vincitrici dei due gruppi.
- Quattro retrocessioni in Quarta lega: tredicesima (penultima) e quattordicesima (ultima) squadra classificata di entrambi i due gruppi.
CASO 3 – Due squadre ticinesi retrocesse dalla Seconda interregionale:
- Promozione in Seconda lega delle due vincitrici dei due gruppi.
- Cinque retrocessioni in Quarta lega: tredicesima (penultima) e quattordicesima (ultima) squadra classificata di entrambi i due gruppi, e della peggior dodicesima (terzultima) classificata dei due gruppi secondo i seguenti criteri: 1) Peggior coefficiente tra punti acquisiti / gare disputate; 2) Peggior coefficiente classifica fair play; 3) Peggior coefficiente tra le reti segnate e le reti subite.
2 commenti
Nero azzurro come la squadra che simpatizza Renato
Francesco Sergio abbiamo qualche dubbio..😉😉
I commenti sono chiusi