Svizzeri all’estero, il «progetto» che non c’è mai stato: separazione-lampo tra lo Sfaxien e mister Maurizio Jacobacci

scritto da Claudio Paronitti

L’avventura di Maurizio Jacobacci alla testa del Club Sportif Sfaxien è durata la miseria di un mese e mezzo. Ciò conferma come la maggior parte delle società tunisine non abbia pazienza e voglia i risultati immediatamente, tralasciando la parola «progetto»

Il 60enne tecnico italo-svizzero ha pagato a caro prezzo il kappaò casalingo misura incassato ieri pomeriggio contro l’US Tataouine nel quadro della 12a giornata di Ligue Professionelle 1. La sconfitta, che ha fatto scendere i bianconeri al sesto posto del Gruppo A con due soli punti di margine sull’ottava classificata, ha indotto la dirigenza del CSS a separarsi con effetto immediato dall’ex-allenatore del Lugano, togliendogli di riflesso le redini della prima squadra.

Stando a quanto riporta africafootunited.com, Maurizio Jacobacci non è rientrato negli spogliatoi al termine della suddetta partita, annunciando il suo addio davanti ai media e lasciando in seguito lo stadio. Per le ultime due gare della prima fase Anis Boujelbène, uno degli assistenti, è stato nominato allenatore ad interim.

Complessivamente, nel periodo sotto la guida dell’esperto condottiero bernese, ossia dal 16 dicembre 2022, lo Sfaxien ha conquistato due successi, diviso la posta in palio a tre riprese e concesso altrettante gioie agli avversari.

(nella foto, in primo piano: Maurizio Jacobacci – © CS Sfaxien)

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