Super League, Lugano vs Sion, Maurizio Jacobacci: «Il rispetto è la base, le emozioni vissute sono state impagabili»

scritto da Claudio Paronitti

Qualche istante dopo il triplice fischio finale del direttore di gara Adrien Jaccottet, dal quale è scaturito il ritorno al successo del Lugano, mister Maurizio Jacobacci incontra i media nel classico appuntamento dopo-partita. Ecco le sensazioni «a caldo» del 58enne condottiero bianconero

«Al di là di tutto, la squadra non ha mai dimostrato di essere stanca. A volte, ha subito dei rovesci, come l’uscita nei quarti di finale di Coppa. Come è giunto quel risultato ha fatto sicuramente male. Ora, non possiamo più ottenere l’Europa. È un peccato. L’avremo potuta conquistare, se non avessimo incontrato alcuni episodi sfavorevoli, come il kappaò interno con il Lucerna o quello con il Servette, dove in dieci contro undici abbiamo dominato. Quattro sconfitte filate non ci erano mai capitate e per questo ho chiesto ai ragazzi tanto coraggio, che ha portato a giocare da vero gruppo. Quest’anno, non abbiamo mai avuto a che fare con la parte bassa della classifica. È stato un peccato non aver avuto a disposizione tutta la squadra in questo momento conclusivo. Tanti si attendevano un Lugano pronto a lottare per la salvezza, invece non è stato così, rischiando pure di qualificarci per la Conference League. Contro i vallesani abbiamo potuto contare su un Noam Baumann molto lodevole, che ha smanacciato un poker di occasioni di Guillaume Hoarau.

Ci sono tanti fattori che sono da discutere riguardo la mia permanenza. Io credo che l’importante è continuare su un certo livello. Se tutto quanto viene a cadere, penso che né per la società né per il sottoscritto possa essere una situazione interessante. Il club deve condividere la situazione con l’allenatore. Attualmente, vivo serenamente, come sempre. Mi sono sempre concentrato sul lavoro quotidiano con la squadra. Ultimamente, gli ingredienti per vincere sono un po’ venuti a mancare. L’obiettivo era ottenere sempre e dovunque qualcosa di importante. Affrontare il Sion non era assolutamente facile e noi ce la siamo cavata molto, molto bene. Abbiamo retto alla grande l’urto dei biancorossi. Loro potrebbero però giocare un altro calcio per le qualità presenti nella loro rosa. I gol segnati sono stati molto belli. Il terzo, invece, lo reputo un capolavoro. Io sono orgoglioso della squadra. Ho vissuto dei bellissimi momenti assieme ai ragazzi. La difficoltà è giunta con queste quattro sconfitte filate. Le emozioni che mi hanno regalato sono impagabili. Non ho avuto chissà quali dispute con il Presidente, ci siamo sempre parlati in maniera squisita. Venire a lavorare qui è stata una bellissima cosa e credo che, prossimamente, potrà andare in un senso o nell’altro. Sono stati mesi vissuti in maniera fantastica. Se la cosa deve continuare, continuerà. Altrimenti, rimarrò orgoglioso per quanto fatto in un anno e otto mesi. Non si può essere sempre in sintonia con ognuno, ma lavorare con rispetto sta alla base di tutto. Lo staff tecnico, ma non solo, hanno facilitato il mio ingresso. Abbiamo avuto un bell’insieme e ciò si è ripercosso nelle prestazioni della squadra».

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