La seduta di rifinitura della rosa bianconera in vista della sfida con il San Gallo ha avuto luogo sotto la pioggia che si è abbattuta sul Canton Ticino
Pochi istanti dopo la conclusione dell’ultimo allenamento della settimana, mister Maurizio Jacobacci si è presentato come di consueto in sala stampa per presentare il prossimo appuntamento in calendario. Ecco le sue sensazioni della vigilia.
La classifica – «Attualmente, per la mole di gioco, potremmo avere un paio di punti in più. Ma, per come si erano messe le partite (a Zurigo, con il Sion e a Vaduz), i ragazzi hanno reagito alla grande, ottenendo un punto che ci ha permesso di muovere la classifica. Questo tipo di partite sono chiuse e rognose. Contro il San Gallo sarà una sfida più “aperta” e noi dovremo essere bravi a non concedere spazi in contropiede. I biancoverdi sono molto bravi nella pressione».
Gli obiettivi – «Dopo i match con San Gallo e Young Boys vedremo cosa arriverà. Dovremo giocare con entusiasmo, determinazione e consapevolezza delle nostre capacità. Oltre a ciò, servirà cattiveria sotto porta nelle poche occasioni che avremo a disposizione».
Il San Gallo – «Loro sono eccellenti in fase offensiva. Sta a noi chiudere in fretta sulle transizioni per non lasciare una manovra fluida. Sappiamo quello che ci aspetta domani. A parte il secondo tempo con il Lucerna, hanno dimostrato sempre il loro valore».
La striscia positiva casalinga – «Noi ci troviamo bene a Cornaredo. Lo spostamento sotto la Monte Brè dopo il lockdown ha compattato di più tutti. Questo corridoio ha permesso ai ragazzi di rimanere assieme ancora più a lungo. Il gruppo, già affiatato, si è così consolidato. I giocatori si sono presi del tempo per stare assieme, più di quello che facevano prima. Spero che ci siano i 2’400 spettatori consentiti. Vogliamo conquistare assolutamente i tre punti. Sappiamo il significato della vittoria. Dovremo far di tutto per vincere il match».
La stretta attualità – «Io non mi faccio terrorizzare dal virus. Cerco di vivere il più serenamente possibile. Poi, se il destino vuole, accetteremo le decisioni».
La tattica – «Io mi auguro di non iniziare la gara come a Vaduz, dove siamo stati poco propositivi e meno aggressivi del solito. Contro il Lucerna, invece, eravamo sul pezzo, compatti e vicini agli avversari. Oltre a ciò, abbiamo vinto tantissimi duelli finché siamo rimasti in parità numerica. Mi auguro di vedere una squadra come quella osservata con i biancoblù».
Il gruppo – «L’importante è che chi va in campo voglia dare il suo contributo per il successo del gruppo. Anche chi parte dalla panchina sa di poter giocare un ruolo importante».