Super League, il Sion parla apertamente di manipolazione del campionato e chiede la ripetizione dei 90′ con il «Winti»!

scritto da Claudio Paronitti

© FC Sion

Il Sion – diventato il fanalino di coda di Credit Suisse Super League dopo lo scandalo osservato al Tourbillon nel match contro il Winterthur – alza la voce e parla apertamente e senza peli sulla lingua di manipolazione del campionato

La società vallesana ha esposto le sue ragioni attraverso un comunicato ufficiale diramato attraverso il proprio sito web. Ecco, di seguito, la nota integrale diffusa in giornata:

«Di fronte alla gravità della situazione creata dalla manipolazione del nostro campionato da parte delle decisioni arbitrali, l’FC Sion è intervenuto oggi presso la commissione arbitrale di questo paese e informato delle disposizioni che intende prendere:

1. Chiedere l’annullamento del risultato della partita contro il Winterthur e la ripetizione della partita a seguito di manipolazioni esterne che hanno falsato il regolare svolgimento del gioco dopo che il sig. Cibelli, arbitro della partita, aveva giustamente indicato un rigore a favore dell’FC Sion;

2. Chiedere alla FIFA di mettere sotto tutela l’arbitraggio del nostro paese perché distorce e manipola il corso della competizione;

3. Richiedere agli esperti neutrali di essere presenti nelle postazioni VAR per rappresentare i club il giorno della competizione. Per poter seguire il funzionamento e la regolarità di questo ufficio che attualmente si svolge in modo occulto.

Questo sabato, l’FC Sion nota che possono essere indicati due rigori sulla stessa azione a causa di altrettanti falli di mano. Prima sul contrasto del difensore, poi in seguito quando si libera il compagno. Accusiamo anche il VAR di non aver mostrato l’intera sequenza per influenzare l’arbitro nella sua decisione al fine di falsare il risultato. Dopo l’incontro, durante l’intervento del sig. Cibelli ai microfoni di RTS, ha confermato di non aver ricevuto tutte le immagini richieste per la sua analisi.

Le sue azioni sono intollerabili e ora è necessario agire per garantire che lo sport venga praticato in modo regolare ed equo con parità di trattamento per tutti».

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