Basilea e Lugano danno vita a una sfida che più spettacolare non si può. Il risultato finale di 4-4 non dà ragione a nessuno, ma rende giustizia all’attitudine delle due formazioni.
Come anticipato da mister Jacobacci in sede di anteprima, i suoi ragazzi iniziano la gara con i renani con un piglio decisamente positivo. Così, dopo appena sei giri d’orologio uno spunto nella zona centrale della tre quarti offensiva di Guidotti trova al limite dell’area l’accorrente Lovrić, che non ci pensa due volte, calcia d’istinto con il destro e non lascia scampo a Nikolić, superato senza poter nemmeno accennare un tentativo tuffo. La reazione rossoblù è veemente e si tramuta in un uno-due micidiale tra il 7′ e il 10′, istanti nei quali avviene il ribaltamento del punteggio. Il pareggio è arrivato con un dribbling in anticipo di Ademi su Čovilo e un destro incrociato del centravanti leggermente toccato con la punta dai piedi da Baumann. Il raddoppio, invece, si è registrato grazie al diagonale mancino di Frei, lasciato troppo libero di calciare da parte di Jefferson. La partita è attrattiva e al 14′ si annota una tripla chance bianconera. Un cross dalla sinistra non viene intercettato sull’area dei cinque metri da Holender per una questione di centimetri; la palla arriva poi a Guidotti, il cui destro a botta sicura viene respinto sulla linea da Alderete; infine, si osserva il destro di Lovrić bloccato a terra da Nikolić.
La sfera si muove da una parte all’altra del terreno di gioco e a giovarne è senza ombra di dubbio lo spettacolo. La prossima highlight è la parata di Baumann, non esattamente la più complicata ma efficace, sulla conclusione a giro di Stocker quando il cronometro segna il minuto 26, momento dopo il quale ci si ferma per qualche istante per il classico (in questo periodo di calura) «cooling break». Il duello è gradevole e molto combattuto. E al 41′ un altro pallone riesce a superare la linea di porta: Lungoyi salta con un tunnel Xhaka, appoggia per Lovrić, che scorge l’accorrente Jefferson sulla sinistra. Il terzino brasiliano non esita e gioisce personalmente per la prima volta da quando veste bianconero, riportando la contesa in perfetta parità. Che si tramuta, al 46′, in un vantaggio ticinese con un potente colpo di testa di Kecskés su corner calciato alla perfezione dall’onnipresente Lovrić. Il duplice fischio di Tschudi (stavolta decisamente buona la sua direzione nella prima frazione) manda poi le contendenti negli spogliatoi sul risultato parziale di due a tre.
La ripresa prende avvio con un’azione di Lungoyi, il quale tenta di trarre in inganno Tschudi cadendo senza essere toccato da van der Werff. L’arbitro neocastellano lascia giustamente correre, non estraendo un cartellino giallo che, in termini di regolamento, sarebbe stato corretto. Dall’altro lato del campo i padroni di casa una punizione di Frei da posizione defilata da la barba al palo al 48′. Nei successivi minuti il duello si affloscia di parecchio e i due estremi difensori non hanno lavoro da svolgere. Fino al 67′, quando Baumann è costretto a raccogliere il terzo pallone della giornata in fondo alla propria porta dopo l’incornata di Ademi, che sovrasta Daprelà sul cross dalla destra di Campo e sigla la sua seconda doppietta consecutiva.
Con ancora un quarto di gara a disposizione, la lotta si fa ancora più cruenta con le due compagini cercano di annullarsi a vicenda. Poi, una spizzata di Janga al 79′ lancia un brillante Lungoyi verso l’area avversaria. Lo sgusciante esterno offensivo si libera con eleganza di van der Werff, si avvicina all’area di Nikolić e lo trafigge in diagonale per il poker bianconero. All’84’ l’attaccante di Curaçao spreca un contropiede orchestrato da Lovrić, il migliore in campo dei suoi, decentrandosi e andando alla conclusione in ritardo. Il 28enne invia l’appuntamento con il gol anche all’87’, quando Nikolić gli nega la gioia con un intervento decisivo. L’ultima opportunità di un match spaziale è il gol del 4-4 firmato da Cabral con un colpo di testa al 94′.
Chiusa la parentesi renana, ora i bianconeri avranno a disposizione cinque giorni per preparare al meglio la sfida con il Servette, in programma venerdì sera sul terreno amico di Cornaredo.
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Raiffeisen Super League, 34a giornata – St. Jakob-Park, Basilea – 1’000 spettatori
FC Basel 1893-FC Lugano 4-4 (2-3)
Reti – 6′ Sandi Lovrić 0-1, 7′ Kemal Ademi 1-1, 10′ Fabian Frei 2-1, 41′ Jefferson Nascimento 2-2, 45′ +1′ Ákos Kecskés 2-3, 67′ Kemal Ademi 3-3, 79′ Christopher Lungoyi 3-4, 94′ Arthur Cabral 4-4.
Ammoniti – 18′ Stefano Guidotti, 38′ Eray Cömert, 53′ Omar Alderete, 56′ Christopher Lungoyi, 70′ Fabian Frei, 76′ Samuele Campo, 81′ Jonathan Sabbatini, 89′ Noam Baumann, 91′ Taulant Xhaka.
Espulsi – nessuno.
FC Basel (4-2-3-1) – Đorđe Nikolić; Elis Isufi (46′ Yannick Marchand), Eray Cömert (46′ Raoul Petretta), Omar Alderete, Jasper van der Werff; Taulant Xhaka, Fabian Frei; Valentin Stocker (82′ Tician Tushi), Samuele Campo, Afimico Pululu (46′ Ricky van Wolfswinkel); Kemal Ademi (74′ Arthur Cabral). Allenatore: Marcel Koller.
FC Lugano (3-5-2) – Noam Baumann; Ákos Kecskés, Miroslav Čovilo, Fabio Daprelà; Numa Lavanchy, Sandi Lovrić, Jonathan Sabbatini, Stefano Guidotti (77′ Roman Macek), Jefferson Nascimento (77′ Eloge Yao); Christopher Lungoyi (90′ Ransford Selasi), Filip Holender (62′ Rangelo Janga). Allenatore: Maurizio Jacobacci.
Arbitro – Lionel Tschudi / Assistenti – Matthias Sbrissa e Christopher Chaillet / Quarto ufficiale – David Huwiler / VAR – David Schärli / AVAR – Esther Staubli.
Note – FC Basel 1893 senza Silvan Widmer (squalificato), Jonas Omlin, Blás Riveros e Luca Zuffi (infortunati); FC Lugano privo di Olivier Custodio (squalificato), Mattia Bottani, Linus Obexer e Daniel Pavlović (infortunati).