Super League, il Lugano replica il finale di Basilea e grazie al volo di Amoura torna da Zurigo con la posta piena

scritto da Claudio Paronitti

A un primo tempo equilibrato, e chiuso con un logico pareggio a uno, segue una ripresa dominata dallo Zurigo con un paio di ghiotte occasioni per conquistare la posta piena. Essa rimane un miraggio anche alla settima occasione utile, perché Amoura incorna di potenza il raddoppio sui titoli di coda di una sfida che è parsa l’esatto replay di quella delle scorse settimane al St. Jakob-Park di Basilea

Primi istanti con il piede pigiato sull’acceleratore per entrambe le squadre, le quali propongono qualche novità (soprattutto i tigurini) rispetto alle previsioni. Dopo tredici secondi, Tosin calcia a lato in diagonale, mentre al secondo giro d’orologio Haile-Selassie rientra dopo una finta e prova un destro sul primo palo, bloccato a terra da Brecher. Non trascorrono che tre minuti e lo stesso esterno elvetico-etiope s’invola sulla sinistra, supera in velocità Omeragić, arriva sul fondo e serve all’indietro Celar, il quale appoggia leggermente e molto intelligentemente per l’accorrente Steffen, che dal canto suo non si fa perdonare e con un mancino nell’angolino più lontano apre lo score. I problemi difensivi dei locali, che non possono contare per l’appuntamento sul neo-arrivato Katić (presente tuttavia in tribuna), sono evidenti e vengono sottolineati da qualche intervento non esattamente solare dei propri elementi. Lo stesso, però, si registra sulla sponda opposta. E non è, purtroppo, una novità. Džemaili si libera al limite dell’ex-compagno di squadra Doumbia, mentre Daprelà, nel tentativo di rinviare serve inavvertitamente Tosin, il quale aveva avviato l’azione dopo una rimessa laterale offensiva. Il nazionale nigeriano si ritrova un pallone d’oro, che insacca di piatto senza lasciare scampo alcuno a Saipi. Dopodiché, Avdijaj interviene a sul polpaccio di Valenzuela, ricevendo solamente un cartellino giallo (con il rosso che sarebbe stato il colore più corretto).

Quando il cronometro marca il trentaduesimo, Bottani ha un’invenzione delle sue e lancia con il contagiri Celar, che sfugge a un disattento Mets. Una volta ricevuta la sfera, l’attaccante sloveno si fa incredibilmente ipnotizzare da Brecher, fallendo letteralmente la ghiotta chance per riportare avanti i bianconeri. Tre minuti più tardi, una prateria centrale consente a Guerrero di intrufolarsi e ricevere un invitante pallone sul mancino, che termina però alle stelle. La manovra stagna principalmente a centrocampo e la lotta nei vari reparti è sempre più lampante. Proprio come gli errori che vengono commessi su ambo i fronti. Il duello è tutto fuorché bello da osservare e gli sbadigli per gli spettatori sono più numerosi rispetto ai momenti di esaltazione pura. In avvio dell’unico minuto di recupero, Bottani tenta un cross per Haile-Selassie e mette in difficoltà Brecher, che dal canto suo respinge in corner con un tuffo all’ultimo. È il momento che porta alla pausa del thé, dove i due condottieri devono giocoforza riordinare le idee dei loro protetti.

La prima emozione della ripresa è un cross di Rohner deviato con la mano aperta da Saipi e poi in corner da Sabbatini. Dal calcio d’angolo successivo ne nasce una situazione caotica con la sfera che, fortunatamente per gli ospiti, supera la linea di fondo, vanificando la potenziale chance. In questa prima fase del secondo tempo, i padroni di casa sono molto attivi, a conferma dell’azione che porta Tosin alla pericolosa conclusione dal limite (che fa la barba al palo) al minuto cinquantacinque. Il baricentro ticinese è molto spesso troppo basso. Il gioco d’attacco ne risente parecchio, con un Brecher che, ad eccezione di un’incertezza sul morbido destro di Sabbatini, non è impegnato a dovere. Poco prima dell’ora di gioco, Boranijašević si libera con assoluta semplicità di Valenzuela (insufficiente la sua prova), si accentra e calcia alle stelle da ottima posizione. Poco dopo, Celar manca un contropiede non riuscendo a trovare l’impatto giusto con la sfera e venendo recuperato da Omeragić, che salva Brecher autore di un’uscita inguardabile. Al sessantaduesimo, il mancino fatato a fil d’incrocio di Steffen regala un sussulto e nulla più ai tifosi luganesi.

Superato il settantesimo, Tosin sfugge con facilità ad Arigoni e crossa al centro per un liberissimo Okita (dimenticato da… Valenzuela), che fallisce il raddoppio in allungo, spedendo la sfera incredibilmente a lato. Dal rientro dagli spogliatoi una cosa è chiara: gli zurighesi giocano per la vittoria, i ticinesi per tornare a casa con un pareggio. La conferma giunge a undici dalla fine, con un dribbling di Okita su Arigoni e con un secco destro deviato con difficoltà da Saipi. Le sostituzioni effettuate da Foda mostrano tutta la voglia dei locali di voler conquistare la posta piena per la prima volta in stagione. Ciò non accade, perché al novantesimo Amoura incorna il raddoppio con un tuffo d’angelo. Anche se è giusto lodare i bianconeri, è altrettanto corretto sottolineare come la vittoria conseguita non sia completamente meritata. Anzi.

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Credit Suisse Super League 2022-2023, 7a giornata – Stadion Letzigrund, Zurigo – 10’360 spettatori

FC Zürich vs FC Lugano 1-2 (1-1)

Reti – 5′ Renato Steffen 0-1, 24′ Aiyegun Tosin 1-1, 90′ Mohamed El Amine Amoura 1-2.

Ammoniti – 9′ Karol Mets, 19′ Žan Celar, 26′ Donis Avdijaj, 60′ Fabian Rohner.

Espulsi – nessuno.

FC Zürich (3-4-1-2) – Yanick Brecher – Bećir Omeragić, Mirlind Kryeziu, Karol Mets (46′ Fidan Aliti) – Nikola Boranijašević, Blerim Džemaili (66′ Cheick Conde), Ole Selnæs, Adrián Guerrero (86′ Ivan Santini) – Donis Avdijaj (66′ Bledian Krasniqi) – Aiyegun Tosin, Fabian Rohner (66′ Jonathan Okita). Allenatore: Franco Foda.

FC Lugano (4-1-2-3) – Amir Saipi – Allan Arigoni, Lukas Mai, Fabio Daprelà, Milton Valenzuela (90′ +3′ Albian Hajdari) – Ousmane Doumbia – Jonathan Sabbatini, Mattia Bottani (74′ Uran Bislimi) – Renato Steffen (64′ Hicham Mahou), Žan Celar (64′ Boris Babić), Maren Haile-Selassie (74′ Mohamed El Amine Amoura). Allenatore: Mattia Croci-Torti.

Arbitro – Alessandro Dudić / Assistente 1 – Alain Heiniger / Assistente 2 – Efe Kurnazca / Quarto ufficiale – Anojen Kanagasingam / VAR – Stephan Klossner / AVAR – Raffael Zeder.

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