Super League: ecco la fase finale, Lugano nel Championship Group ma in crisi di identità

scritto da Walter Savigliano
Zurigo Lugano, Aloseda In Rete @fc Lugano

Lugano-Zurigo, dopoietta di Steffen, siamo in attesa di rivedere queste immagini..

È stato ufficialmente rilasciato questa mattina il calendario delle ultime cinque giornate della Super League, che si sdoppia in due tronconi dopo le prime 33 partite della stagione regolare. Le 12 squadre partecipanti sono state suddivise in due gruppi: da una parte il Championship Group, che si giocherà il titolo e i posti in Europa, e dall’altra il Relegation Group, che lotterà per la salvezza. In quest’ultima fase, ogni squadra mantiene i punti accumulati durante la stagione regolare.

Il Lugano, che ha concluso la regular season al quinto posto, è stato inserito nel Championship Group, ma non senza preoccupazioni. I bianconeri ripartono da una posizione che, al momento, non garantirebbe l’accesso alle competizioni europee. Il distacco dalla zona utile è minimo, ma servirà una scossa, un’inversione di tendenza netta per rientrare nella corsa all’Europa.

Il primo impegno per i ragazzi di Mattia Croci-Torti sarà subito uno scontro diretto importantissimo: domenica 4 maggio alle 16.30 si gioca in trasferta contro il Lucerna, la squadra che precede il Lugano in classifica di due punti. Una vittoria rilancerebbe le ambizioni europee dei ticinesi e sorpasserebbe gli avversari, mentre un passo falso complicherebbe ulteriormente la situazione.

Tuttavia, l’ambiente non è dei più sereni. Nelle ultime settimane il Lugano ha mostrato segnali evidenti di difficoltà, sia sul piano fisico che mentale. Il rendimento è calato, il gioco è diventato prevedibile e, soprattutto, è mancata quella cattiveria agonistica che aveva caratterizzato la squadra nella fase centrale del campionato. Croci-Torti non ha nascosto la sua delusione nei post-partita delle ultime uscite: “Mi aspettavo una squadra più presente, più viva. Invece ho visto troppa passività, troppa confusione”, ha dichiarato ai microfoni con tono visibilmente contrariato.

Non è il momento dei paragoni tra girone d’andata e ritorno, ma è innegabile che il Lugano abbia smarrito parte della sua identità. Mentre le altre pretendenti per l’Europa alzano i giri del motore, i bianconeri sembrano fermi ai box. E questo è il momento peggiore per farlo: ora ogni punto pesa, ogni errore si paga, e non ci sono margini per altri passi falsi.

Nel Championship Group, oltre al Lugano e al Lucerna, ci sono anche Lausanne-Sport, Young Boys, Servette e Basilea, quest’ultima capolista. Solo le prime quattro avranno il pass per l’Europa, il primo e secondo posto per  l’accesso alle qualificazioni alla Champions League, la terza per l’Europa League e la quarta per la Conference League. In fondo, invece, il Relegation Group vedrà una squadra retrocedere direttamente, mentre la penultima dovrà affrontare lo spareggio contro la seconda della Challenge League.

Per il Lugano è quindi tempo di reagire. Servono prestazioni, serve orgoglio, serve un gruppo unito. Il calendario è uscito, il countdown è iniziato, e ora la parola passa al campo, la rincorsa all’Europa è ufficialmente cominciata. Vedremo se i bianconeri saranno pronti a rispondere.

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