Christian Mantovani, direttore sportivo del Castello: «Andata insufficiente, ritorno quasi perfetto. Martinelli, Regazzoni e Snider insostituibili, ma chi è rimasto potrà fare cose della stessa grandezza. Visione e trasparenza, Gioele è un signor allenatore. Non abbiamo l’ossessione di andare in Seconda interregionale»
CASTEL SAN PIETRO – Quarantacinque punti (13 vittorie, 6 pareggi, 7 sconfitte) l’anno scorso, quarantacinque punti (14 vittorie, 3 pareggi, 9 sconfitte) quest’anno: anche nell’ultimo campionato di Seconda lega il Castello si è confermato tra le migliori squadre del calcio regionale ticinese. Dopo un brutto girone di andata (16 punti in 13 gare) sembrava molto difficile che i biancorossi potessero tirar fuori qualcosa di buono dalla stagione appena conclusasi, invece la squadra ha disputato uno splendido ritorno – viaggiando quasi alla stessa velocità del Locarno – chiudendo il campionato con un meritato 3° posto, anzi secondo, alla pari con il Malcantone, quest’ultimo davanti ai biancorossi solo per 8 punti penalità fair play. Abbiamo chiesto a Christian Mantovani, da due anni direttore sportivo del Castello, di raccontarci che stagione è stata e come si sta preparando il Castello per il prossimo futuro.
CHALCIO – Ciao Christian, annata positiva. Diamole un voto da 1 a 10? All’inizio del girone di ritorno eravate a soli tre punti dalla zona retrocessione, poi avete finito in terza posizione, anzi in seconda appaiati con il Malcantone, chiudendo il campionato con sette vittorie consecutive (nessuno come voi). Cos’è scattato? Come si può spiegare?
Christian Mantovani: «Voto finale 7: andata insufficiente dal punto di vista dei risultati, girone di ritorno invece quasi perfetto. Non eravamo brocchi prima, non siamo diventati fenomeni adesso, abbiamo solo trovato i giusti equilibri che nel calcio non è mai facile spiegare come succeda. Qualche volta la componente fortuna può fare la differenza, se una palla entra oppure esce di poco, se capitano uno o più infortuni in ruoli strategici, oppure tutti nello stesso ruolo, e così via. La nostra stagione è stata caratterizzata da assenze importanti, come quella ad esempio di Dario Lagrotteria, che ha saltato diverse gare appunto per infortunio, oppure quella di Milazzo che a fine marzo per motivi personali ha deciso di cambiare squadra. Due attaccanti importanti. Poi la fortuna, come detto, è girata e quella non fa mai male. La squadra sapeva di non aver fatto una buona andata, i ragazzi ne erano consapevoli, e nel ritorno infatti hanno reagito. Sono stati molto bravi in questo. Hanno avuto una gran reazione personale. Ma la cosa che più mi è piaciuta è stato vedere che nel ritorno, anche dopo aver raggiunto la matematica salvezza, nessuno si è seduto. Tutti hanno continuato a spingere e queste credo sia stato segno di grande maturità e lealtà».
CHALCIO – L’anno prossimo non ci saranno più tre senatori, tre giocatori importanti di esperienza come Martinelli, Regazzoni e Snider: un problema per l’equilibrio che avevate trovato? C’è in squadra qualcuno in grado di raccogliere la loro eredità?
Christian Mantovani: «Mi aspetto che la fascia di ragazzi di 25/26 anni viva la partenza di questi tre giocatori importanti e insostituibili come stimolo. Stimolo per creare qualcosa di nuovo e altrettanto importante. Un qualcosa che non potrà mai essere uguale a quello che hanno dato Martinelli, Regazzoni e Snider, perché erano unici, come lo siamo tutti, ma di valore altrettanto grande. Non credo che la loro partenza cambierà gli equilibri interni, perché la squadra ha già dimostrato di essere sufficientemente matura. Ha fatto cose positive, in altre deve migliorare e crescere, ma ho fiducia».
CHALCIO – Prima che finisse il campionato avete confermato mister Gioele Croci Torti, un bel attestato di stima, e questo nonostante all’inizio i risultati hanno fatto fatica ad arrivare: la sua panchina è mai stata realmente in pericolo?
Christian Mantovani: «Mai rischiato, assolutamente no. Non ci è mai passato per la testa di cambiare. Io poi personalmente, a memoria, non ho mai cambiato un allenatore in corsa, perché è giusto che un allenatore abbia il suo tempo. Gioele si è guadagnato la riconferma perché è un signor allenatore, è giovane ma molto valido. Mi piace perché sa leggere le partite. Mi piace poi la sua trasparenza con giocatori, sono due qualità importanti in un tecnico».
CHALCIO – Qualche mese fa in una nostra intervista il presidente Brumana ci aveva detto “vorrei vedere un Castello vincente”, quest’anno lo avete accontentato, vale anche per l’anno prossimo vero? Tante squadre del Ticino stanno facendo sempre meglio in categorie superiori dalla Seconda lega – Taverne, Collina, Ascona, Gambarogno, per non parlare di Mendrisio, Lugano 2 e Paradiso, e la prossima probabilmente sarà il Locarno – la nuova frontiera per un calcio di valore sembra essersi spostata, dalla Seconda interregionale in su, tu cosa ne pensi?
Christian Mantovani: «In Seconda lega e in tutte le categorie ogni squadra gioca per vincere, ma poi come ho detto prima ci sono tanti fattori che possono incidere sua una vittoria o una sconfitta. L’anno prossimo cercheremo ancora essere competitivi, è innegabile, anche se forse il vero obiettivo sarà far crescere i giovani, creando un gruppo che sia poi competitivo negli anni. Le basi le abbiamo. Forse è vero che in Seconda lega regionale il livello si è un pochino abbassato, perché se ne sono andate (sono state promosse) squadre di valore, che sono poi le squadre che mi hai elencato. Credo sia fisiologico che ci sia un cambio e che si vengano a creare nuovi equilibri. La Seconda lega resta però un bel campionato, con tante squadre forti, noi non abbiamo e non avremo l’ossessione di vincerlo per raggiungere nessuno, non è una nostra preoccupazione».
MERCATO CASTELLO
Allenatore: Gioele Croci Torti (confermato).
ARRIVI: nessuno.
PARTENZE: Andrea Martinelli (centrocampista) Chiasso, Davide Milazzo (attaccante) Universal Solaro ITA, Daniele Regazzoni (difensore) Castello, Simone Snider (centrocampista) fine attività.
VERDETTI SECONDA LEGA
Campione, allo spareggio per la promozione in Seconda interregionale: Locarno.
Secondo classificato: Malcantone.
Terzo classificato: Castello.
Retrocesse in Terza lega: Agno (in seguito alla fusione con il Malcantone) e Rapid Lugano (14ª posizione).
LA CLASSIFICA (SECONDA LEGA)
Locarno 62 pt (26), Malcantone 45 (26), Castello 45 (26), Morbio 41 (26), Arbedo 41 (26), Balerna 36 (26), Novazzano 35 (26), Vallemaggia 35 (26), Sementina 33 (26), Agno 33 (26), Vedeggio 33 (26), Melide 31 (26), Cadenazzo 28 (26), Rapid Lugano 11 (26). *Tra parentesi le partite disputate