Archiviata con evidente gioia la vittoria sullo Young Boys, il Lugano riparte nuovamente dal terreno principale dello Stadio di Cornaredo alla ricerca di un bis che sarebbe fondamentale per il prosieguo della stagione
I tre punti conquistati contro i gialloneri con sudore, cuore e anima hanno consentito ai bianconeri di trascorrere, finalmente, una settimana tranquilla dal punto di vista della classifica. Sul campo, invece, si è faticato come al solito, con mister Maurizio Jacobacci e il suo staff che hanno sottoposto il gruppo (che ha accolto l’ultimo acquisto, l’attaccante di razza Rangelo Janga) alle consuete intense sedute di allenamento. Per arrivare pronti alla sfida con i vallesani, l’accento è stato in particolare posto sull’attenzione nei movimenti coordinati e sulla fase offensiva, nonché quella difensiva.
L’avvicinamento – detto del ritorno al successo dei sottocenerini, dall’altro lato i biancorossi non se la stanno passando affatto bene. Sotto la guida di Ricardo Dionisio Pereira, i romandi hanno collezionato un solo punto (1-1 con uno Zurigo in netta perdita di velocità) a fronte di tre battute d’arresto. La «zona rossa» si è avvicinata ancor di più e un nuovo stop potrebbe far perdere la pazienza a Christian Constantin, Presidente dal noto carattere «fumantino».
I precedenti scontri diretti stagionali – in entrambe le occasioni del girone d’andata si sono registrati due successi in trasferta. L’11 agosto il Sion si impose di misura a Sud delle Alpi nonostante un incontro dominato dai padroni di casa. Il 6 ottobre, invece, il centrocampista ungherese Bálint Vécsei (nel frattempo trasferitosi in Patria nelle fila del Ferencváros) regalò ai ticinesi un successo fondamentale con una spettacolare doppietta (77′ e 91′), che salvò momentaneamente la panchina a Fabio Celestini, attuale tecnico del Lucerna.