Quinta Lega: Sant’Antonino, Cattaneo lascia la presidenza. Loris Belossi nuovo allenatore

scritto da Roberto Colombo
Quale futuro per il Sant’Antonino? Lo abbiamo chiesto al presidente dimissionario Martino Cattaneo

Il saluto di Cattaneo: «Sono stati 12 anni speciali, compresi gli ultimi due anche se sportivamente complicati. Il Sant’Antonino ripartirà dalla Quinta e tra qualche anno tornerà a lottare dove ha sempre lottato. Io darò sempre una mano, ma l’anno prossimo voglio solo divertirmi, quindi tornerò in campo».

SANT’ANTONINO – Tanti cambiamenti in casa Sant’Antonino, che il prossimo anno ripartirà dalla Quinta lega con diverse novità: Martino Cattaneo, che nell’estate del 2020 aveva preso il posto di Mauro Pedrelli, lascerà la presidenza; ed anche in panchina non ci sarà più mister Josip Golub, ma al suo posto la squadra sarà allenata da Loris Belossi (ex giocatore del Sant’Antonino e l’anno scorso vice di Golub).

Dopo tanti anni positivi, culminati nell’estate del 2019 con la promozione in Terza lega, negli ultimi due campionati il Sant’Antonino ha fatto davvero molta fatica, incassando due dolorose retrocessioni (consecutive) con appena 3 vittorie in 35 partite disputate. Una situazione delicata, che ha spinto Martino Cattaneo, dopo 12 stagioni in rossoblù (prima da responsabile della prima squadra e poi da presidente), a fare un passo indietro per riportare nuovo entusiasmo e forze fresche in una ambiente da “ricostruire”.    

CHALCIO – Ciao Martino, che peccato, perché questa tua decisione di lasciare la presidenza?

Martino Cattaneo: «Come ho già spiegato ai ragazzi qualche settimana fa, dopo 12 anni di Sant’Antonino, dieci da responsabile della prima squadra e gli ultimi due da presidente, mi sono semplicemente reso conto che era il momento di cambiare. Lasciare spazio ai giovani, per riportare entusiasmo e nuovi stimoli. Sento che questo è il momento giusto, perché anch’io ho bisogno di ricaricare le batterie. Questo però non significa che abbandonerò del tutto il Sant’Antonino, non potrei farlo, continuerò a collaborare con la società ma senza nessuna carica ufficiale. Di una cosa però sono contento: quando sono diventato presidente ho trovato una società sana, senza debiti, perché chi c’era prima di me aveva lavorato bene, e io sono orgoglioso di aver fatto altrettanto, lascio infatti la società con i conti a posto e tutto in ordine».  

CHALCIO – Lo sbaglio più grande che hai fatto negli ultimi due anni? E, viceversa, il momento più bello del tuo Sant’Antonino?

Martino Cattaneo: «Non credo di aver fatto sbagli particolari. Certo, è evidente che qualcosa non è andato, ma credo che la cosa che ci abbia maggiormente penalizzato sono stati i due anni di Covid che per un motivo o per l’altro abbiamo sofferto molto. Però, e questo lo ammetto onestamente, forse il ruolo di presidente non faceva per me: nel senso che ho capito che a me piace di più lavorare dietro le quinte. Ma non rinnego e non mi pento di nulla. È stata un’esperienza, e sono contento di averla fatta. Il momento più bello dei miei 12 anni di Sant’Antonino, invece, è senza dubbio la promozione di tre anni fa dalla Quarta alla Terza lega, quando ero responsabile della squadra. È stata una gioia incredibile, forse anche troppa, che mi ha “accecato” spingendomi a dire di sì quando mi hanno chiesto di diventare presidente nel momento in cui Pedrelli aveva deciso di lasciare».     

CHALCIO – Quale futuro per il Sant’Antonino?

Martino Cattaneo: «Il futuro del Sant’Antonino è tutto da scrivere. Settimana prossima si insedierà il nuovo comitato e saranno loro a guidare la squadra. Si ripartirà con calma dalla Quinta lega, credo puntando sui giovani del nostro settore allievi del Team Camoghè. Bisognerà avere un po’ di pazienza, ma sono certo che in qualche anno si ricreerà un gruppo forte che potrà di nuovo lottare dove il Sant’Antonino ha lottato nelle ultime stagioni. La squadra sarà guidata da Loris Belossi, ex giocatore e bandiera del Sant’Antonino, che nel girone di ritorno dell’ultimo campionato ha fatto da secondo a Josip Golub».

CHALCIO – E tu, invece, cosa farai adesso?

Martino Cattaneo: «Io, come ho anticipato prima, non avrò più nessun ruolo ufficiale in società. Ma resterò comunque presente per dare una mano come posso. La novità più grande, per me, è però un’altra: dopo nove anni ho deciso di tornare a giocare. Tornerò in campo. Avevo smesso a 25 anni per problemi al ginocchio, e adesso che ne ho 34 ho deciso di riprovarci: giocherò nei seniori 30+ del Camorino. Non vedo l’ora di iniziare, pensando solo a divertirmi. Ah, quasi dimenticavo…ringrazio di cuore tutte le persone che hanno collaborato con me e che soprattutto ho conosciuto in tutti questi bellissimi anni».


VERDETTI QUARTA LEGA (GRUPPO 1)

Campione gruppo 1 e promosso in Terza lega: Basso Ceresio.

Secondo classificato e promosso in Terza lega: Stabio.

Terzo classificato (eventuale ripescaggio in Terza lega): Bioggio Lusiadas.

Retrocesse in Quinta lega: Origlio Ponte Capriasca (11° posto) e Sant’Antonino (12° posto).


LA CLASSIFICA (QUARTA LEGA, GRUPPO 1)

Basso Ceresio 55 pt (22), Stabio 51 (22), Bioggio Lusiadas 47 (22), Pura 37 (22), Lema 35 (22), Agno 30 (22), Stella Capriasca 30 (22), Canobbio 24 (22), Arzo 21 (22), Rapid Lugano 20 (22), Origlio Ponte Capriasca 13 (22), Sant’Antonino 9 (22).


 

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