Quinta Lega 2: Aquila, Loris Lutz “La ricetta per un buon ritorno? Meno birrette, concentrazione e costanza”

scritto da Roberto Colombo
Loris Lutz, difensore e capitano dell’Aquila, terza in classifica nel gruppo 2 di Quinta lega

Il capitano dell’Aquila: «Soddisfazione doppia, primo perché questa estate rischiavamo di sparire (e non è successo) e secondo perché erano anni che non si vedeva un’Aquila così. Energia, corsa e grinta sono la nostra forza. Notari che leader! E anche in buvette è tra i migliori».

AQUILA – Quattro chiacchere con Loris Lutz, difensore e capitano del Aquila (Quinta lega, gruppo 2) con cui abbiamo parlato nei giorni scorsi e di cui, in questo articolo, riportiamo in sintesi alcuni pensieri. LA SCHEDA: classe 1996, venticinque anni compiuti lo scorso settembre, Lutz è cresciuto nel settore giovanile del Blenio dove ha fatto tutta la trafila per poi esordire all’età di 16 anni nell’Aquila, squadra che dalla stagione 2013/14 non ha più abbandonato e con la quale quest’anno, giocando sempre in Quinta lega, ha iniziato il suo nono campionato consecutivo.

RISCHIO SPARIZIONE

«Che dire…pretendere di più dal nostro girone di andata – ci ha raccontato il capitano dell’Aquila Loris Lutz – sarebbe stato davvero chiedere troppo. Non ci avrei scommesso un centesimo. Se solo ripenso alla scorsa estate. Fino a due mesi prima dell’inizio della nuova stagione non sapevamo nemmeno se l’Aquila si sarebbe iscritta al campionato, per mancanza di giocatori. E invece all’improvviso sono arrivati un buon numero di giovani, che hanno portato energia nuova nello spogliatoio. Quindi sì, sono più che soddisfatto, anche per quanto riguarda la classifica perché era da qualche annetto che non si leggeva più il nome dell’Aquila nelle prime tre posizioni».

GIOVANI COMANDANTI

«Si è creato proprio un bel gruppo. I giovani si sono inseriti fin da subito alla grande (rispetto agli anni scorsi in cui invece restavano un po’ in disparte) ambientandosi talmente bene che all’interno dello spogliatoio sono ormai loro quelli che comandano (risata). Inoltre, anche sotto l’aspetto più prettamente calcistico abbiamo una buonissima squadra, capace di sfruttare al meglio i suoi punti di forza come l’energia, la corsa e la grinta che ci permettono di compensare il deficit nella tecnica che, come si sa, non sempre è il punto forte dei giocatori di valle».

MENO BIRRETTE

«Quest’anno abbiamo perso solo tre partite. La prima vabbè contro il Rapid Bironico, a mio avviso la squadra del girone più forte in assoluto e che merita la Quarta lega. La seconda sconfitta è arrivata contro il Codeborgo, e in questa gara la nostra brutta prestazione credo sia stata dovuto proprio alla “giovinezza” del gruppo, che giustamente qualche sabato sera si concede qualche drink di troppo! Io prima di tutti, non lo nascondo (risata). La terza sconfitta infine è stata alla penultima giornata prima della pausa, una serataccia dove tutto è andato storto, tra infortuni e molti titolari assenti abbiamo incassato una frustrante sconfitta contro il Pedemonte, ma poi subito dimenticata il turno successivo nel recupero contro il Drina Iragna in cui abbiamo giocato la nostra miglior partita dell’andata vincendo 3-2 contro i secondi in classifica. Spiegato questo e facendo una sintesi, le cose quindi da migliorare nel ritorno sono: diminuire le birrette la sera prima delle partite, evitare i cali di concentrazione a inizio secondo tempo (che ci hanno causato qualche problemino) ed infine continuare a lavorare con costanza».

ELIA NOTARI UN ESEMPIO

«Chi mi piacerebbe vedere con la maglia dell’Aquila? Sicuramente Elia Notari, capitano del Blenio. Grande leader, grintoso e cattivo (in senso sportivo), uno che non molla mai un centimetro lottando sempre su ogni pallone. Se venisse all’Aquila sarebbe un esempio per tutti, sia in campo che fuori, perché anche in buvette è tra i migliori che conosca (risata)»

RESPONSABILITÀ POSITIVA

«Parlando invece di me, credo di aver giocato sin qui una della mie migliori stagioni, spinto anche dal fatto che quest’anno sono diventato capitano: la fascia mi ha dato ancora più motivazioni. Aver “scoperto” di essere tra i veterani (si fa per dire perché ho solo 25anni) mi ha dato quella responsabilità in più che mi ha fatto bene. A livello di squadra, invece, il mio desiderio per il girone di ritorno è poter rivedere i miei compagni così come li ho lasciati all’ultima partita contro il Drina, e quindi continuare con tutto quello che di buono abbiamo costruito nei mesi passati».

L’AQUILA DEVE FARE L’AQUILA

«Se puntiamo in alto? Certo, tutti puntano in alto altrimenti non ci sarebbe motivo di andare a giocare alla domenica! Non voglio nascondermi, a volte tra di noi parliamo di quanto la squadra stia andando bene, ma restiamo comunque con i piedi per terra perché non abbiamo ancora fatto nulla. Personalmente sono uno che non guarda troppo la classifica, a volte mi dimentico anche contro chi giochiamo (sorriso). Con Taco (mister Spartaco Mele, ndr) ci interessa dare continuità a quello che stiamo facendo e giocare bene per divertirsi, perché alla fine non siamo professionisti: giochiamo per il piacere di farlo e per stare assieme e bere la classica birretta a fine partita o dopo allenamento. E, se tutto questo funziona, allora arrivano anche i risultati, come è successo a noi nel girone di andata. Perciò per fare un gran girone di ritorno, l’Aquila dovrà fare solo l’Aquila, cioè giocare per divertirsi e dare il massimo. Sempre. Forza aquilotti!».


LA CLASSIFICA (QUINTA LEGA, GRUPPO 2)

Rapid Bironico 30 pt (11), Drina Iragna 25 (11), Aquila 22 (11), Leventina 20 (11), Codeborgo Artore 20 (11), Aramaici Suryoye 18 (11), Pedemonte 16 (11), Preonzo 9 (11), Lodrino 9 (11), Bodio 8 (11), Tegna 7 (11), Chironico 6 (11)


 

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