Il numero uno del Porza: «La rosa è a posto. Partenze? Al Porza non tratteniamo nessuno. Chi non sta bene è libero. Regola del 50%? Va accettata, è impensabile avere due stagioni consecutive senza verdetti»
TORRICELLA – Bene, ma non benissimo. Vittorie importanti, ma anche sconfitte indigeste. Appena due punti distante dalla zona promozione, ma anche due partite in più rispetto alle dirette rivali. Quest’anno il Porza, che in estate ha cambiato allenatore chiamando in panchina la coppia Igor Milicevic-Orlando Soldini, ha disputato una discreta prima parte di stagione. La squadra guarda alla metà alta della classifica ma, come ci ha raccontato il presidente biancoverde David Teggi, l’obiettivo principale per il momento non è (ancora) questo.
REALISMO
«Sono molto contento della squadra e dello staff tecnico – ha esordito il presidente del Porza – Ho visto grande impegno da parte di tutti e una grande partecipazione al nostro progetto. L’ambiente è molto buono e il gruppo formato da bravi ragazzi con sani principi». Analizzando la classifica Teggi ha poi aggiunto: «Nulla è impossibile, ma preferisco essere realista. È vero che siamo a soli 3 punti dalla capolista Agno (con lo scontro diretto ancora da disputare), ma rispetto a loro e anche al Canobbio secondo in classifica, abbiamo giocato due partite in più. Realisticamente non credo che il ritorno si giocherà. Mi riferisco alla situazione pandemica in atto e alla Federazione che probabilmente cercherà di far finire semplicemente il girone di andata per poter stilare una classifica finale».
IL PROGETTO
«Il nostro obiettivo – ha proseguito Teggi – non è per forza la promozione, almeno non in questa stagione. A inizio anno con Igor (Milicevic) e Lalo (Soldini) ci siamo dati altre priorità: riportare entusiasmo, oltre a un certo tipo di gioco e alla giusta mentalità in campo. Se i giocatori riusciranno ad assimilare questi concetti, i risultati verranno da soli con il tempo. Il mantra deve sempre essere divertirsi e giocare. E faremo così anche alla ripresa dell’attività, quindi dovremo continuare a essere bravi a fare gruppo, seguendo le indicazioni dello staff tecnico. Non dimentichiamoci che i nostri due allenatori hanno grande esperienza e arrivano da categorie importanti come la Prima lega e la Seconda interregionale. Le loro competenze, unite all’intelligenza e all’impegno dei nostri ragazzi, dovrà fare la differenza. Se sapranno giocare come sono in grado di fare, ci divertiremo, come del resto è già successo quest’anno in alcune partite».
MERCATO
Parlando del mercato invernale il presidente Teggi ha ribadito: «La rosa è formata da 32 giocatori. C’è un ottimo mix fra giocatori d’esperienza e giovani rampanti dalle buone qualità. Non penso che la squadra abbia bisogno di rinforzi particolari. Inoltre rientreranno alcuni giocatori che all’andata sono stati fuori per infortunio. Per le partenze, invece, vale la solita regola: al Porza non tratteniamo nessuno. Chi è qui è perché crede nel lavoro che svolgiamo, crede nella società, nello staff tecnico e nei compagni. Se qualcuno esprimerà l’intenzione di cambiare non sarà un problema ed eventualmente, se fosse necessario, cercheremmo delle soluzioni. Al momento però nessuno ha espresso questo desiderio».
SECONDA E TERZA ONDATA
«Oggi stiamo ancora vivendo in pieno la seconda ondata – ha poi aggiunto David Teggi in relazione alla situazione sanitaria – e già gli esperti parlano di una terza. La situazione non è facile, ma nel nostro piccolo abbiamo sempre preso le cose sul serio. Le misure sono sempre state rispettate e la società ha introdotto delle regole ancora più incisive per evitare contagi fra i giocatori. Il problema non creo sia il calcio in sé, ma piuttosto la vita quotidiana. Abbiamo giocatori che lavorano in ospedale, in polizia o in aziende che dovevano rispettare certe regole. Non era più possibile per alcuni ragazzi continuare ad assumersi certi rischi (venendo a giocare) che avrebbero potuto influenzare la loro vita lavorativa. In entrambe le sospensioni il Porza ha anticipato le decisioni della Federazione, liberando da qualsiasi impegno le sue squadre, perché siamo sempre stati consapevoli che la salute venga prima di una partita di calcio. Dispiace aver passato un anno intero giocando soltanto 10 partite ufficiali (tra coppa e campionato). Sappiamo quanto i ragazzi tengano al gruppo e alla competizione. Con rammarico, ma in accordo con loro, abbiamo deciso anticipatamente di sospendere qualsiasi tipo di attività collettiva per salvaguardarli da ulteriori rischi».
IMPENSABILE DUE STAGIONI SENZA VERDETTI
Riguardo invece alla possibilità di avere dei verdetti pur (eventualmente) giocando solo il 50% delle partite, il presidente Teggi ha concluso: «Vista la situazione straordinaria e le incertezze del momento, non vedo molte altre possibilità. Confederazione e Cantoni possono modificare le regole ogni giorno in base alla situazione reale. Il calcio invece non se lo può permettere a campionato iniziato. Le regole devono essere chiare fin da subito e, anche se non sono condivise da tutti, devono essere accettate. Probabilmente la Federazione svizzera ha trovato che questa fosse la soluzione più corretta. Non ci si può permettere una seconda stagione consecutiva senza né vinti né vincitori. Penso però anche che si possa studiare una formula in cui si possa riprendere più tardi del solito. Quest’anno abbiamo visto un grande miglioramento proprio durante il periodo caldo. Penso quindi che il campionato si possa continuare e terminare fra maggio e luglio, in modo da non scontentare nessuno. Probabilmente le squadre non avranno molti assenti per vacanze e quindi non sarà impossibile avere a disposizione una rosa sufficiente e competitiva fino al termine».
LA CLASSIFICA – QUINTA LEGA (GRUPPO 1)
Agno 13 pt (5), Canobbio 12 (5), Sessa 12 (6), Arzo 11 (7), Porza 10 (7), Melide 9 (6), Atletico Lugano 9 (7), Arosio 6 (6), Villa Luganese 5 (6), Rancate 0 (5).