QUARANTENA – Capitolo 97, Andrea Piazza “Simunac non arginabile. Ballerini: ordine, tranquillità e qualità”

scritto da Roberto Colombo
Andrea Piazza, qui in azione con la maglia del Cademario, si è da poco svincolato dai blues

Nuova puntata della nostra quarantena, rubrica dal titolo pretestuoso il cui scopo è conoscere più da vicino i protagonisti del calcio regionale: i giocatori.

CADEMARIO – Nuova puntata della nostra quarantena per conoscere meglio il calcio regionale attraverso la voce diretta e le opinioni dei suoi protagonisti. Capitolo 97: Andrea Piazza centrocampista appena svincolatasi dal Cademario dopo tre campionati giocati con i blues in cui ha conquistato una promozione (dalla Terza alla Seconda lega) e due salvezze. Prima del Cademario, Piazza aveva giocato tre stagione con il Malcantone.   

Coronavirus, sei preoccupato? «Purtroppo era la paura di tutti e questa seconda ondata è arrivata più forte del previsto. Mi è dispiaciuto molto aver interrotto la stagione, ma ho molta fiducia nella Federazione e nel nostro governo che devono prendere spesso decisioni difficili e sotto pressione. Spero che a marzo si possa tornare a parlare di calcio».

Miglior giocatore del vostro girone? «Il giocatore più impressionante nella nostra categoria è di certo Stipe Simunac. Ogni volta che abbiamo affrontato l’Arbedo ci ha sempre segnato, pur sapendo che lo avremmo dovuto marcare in modo speciale. Oltretutto mi permetto di aggiungere anche un altro nome, forse meno conosciuto: Matteo Ballerini, che da quest’anno ha deciso di giocare con il Sessa (Quinta lega). Matteo in squadra è una sicurezza: mette sempre ordine, qualità e tranquillità».

Pronostico campionato, prime tre e ultime due? «1º CastelloArbedoAscona. Le ultime due, per scaramanzia, non si dicono mai»

Allenatore, chi meriterebbe di più? «Andrea Galimberti, che oggi è vice di Amedeo Stefani al Castello. È stato lui a scoprirmi e a darmi fiducia quando giocavo nelle giovanili del Malcantone, facendomi esordire in prima squadra. I primi anni da attivo li ho fatti con lui prima da compagno di squadra e poi con lui come allenatore. Credo che sia stato lui a darmi quella personalità calcistica che ho oggi».

 “Tranqui raga” quest’anno il Cademario «si salverà sicuramente. Purtroppo però, da pochi giorni, io ho dolorosamente lasciato la società per motivi di studio perché sto seguendo la scuola di specialista in finanza e non riuscivo più ad allenarmi come volevo. Adesso sono svincolato, ma spero presto di trovare una soluzione, forse non più in Seconda lega, ma vorrei comunque continuare a giocare a calcio».

To be continued…

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