QUARANTENA – Capitolo 139, Luca Mosca “Di Cesare straordinario. Pesenti la nostra certezza. Grazie a Iezza, Demir e Balazic”

scritto da Roberto Colombo
Luca Mosca, difensore degli Azzurri (Terza lega)

Nuova puntata della nostra quarantena, rubrica dal titolo pretestuoso il cui scopo è conoscere più da vicino i protagonisti del calcio regionale: i giocatori.

BIASCA – Nuova puntata della nostra quarantena per conoscere meglio il calcio regionale attraverso la voce diretta e le opinioni dei suoi protagonisti. Capitolo 139: Luca Mosca, difensore degli Azzurri (Terza lega, gruppo 2).  

Coronavirus, sei preoccupato? «Quello che più mi preoccupa è il fatto che sia molto difficile individuarlo. Non ha né colore né odore: sarebbe molto più facile gestirlo se fosse percettibile. Sono preoccupato e penso sia giusto esserlo. Abbiamo dovuto rivedere le nostre abitudini, agendo nel rispetto nostro e di chi ci circonda. In questa situazione spiacevole mi rincuora aver visto molte società, sportive e non, mettersi al servizio della popolazione. Questi sono gli atteggiamenti costruttivi che meritano di stare sotto i riflettori. Infine, un pensiero di vicinanza vorrei rivolgerlo a tutti i titolari di attività, in particolare ai nostri fedeli sostenitori, che in questo tragico momento stanno facendo i salti mortali per poter restare a galla. Gli Azzurri, per quanto sarà possibile, s’impegneranno a sostenervi non appena sarà possibile».

Miglior giocatore del vostro girone? «Nel nostro girone ci sono parecchi giocatori molto interessanti. Più di altri, ad avermi colpito, è però stato Facundo Di Cesare (attaccante, Solduno) perché oltre a essere fortissimo calcisticamente, ha dimostrato di avere delle qualità umane che lo rendono ancora più stimabile. Quando abbiamo giocato contro il Solduno è stato difficilissimo marcarlo, e ahimè, nonostante i vani tentativi di fermarlo (talvolta rudi), ha segnato una tripletta. Un altro giocatore che stimo davvero tanto è il nostro portierone Simone Pesenti. Il suo carisma, il suo agonismo e le sue spiccate capacità tecniche sono per noi una certezza, dalla quale la nostra squadra deve ripartire».

Pronostico campionato, prime tre e ultime due? «Io direi: primo posto Solduno e secondo Losone. Per la terza posizione è una bella sfida, se la giocano: Tenero, Gordola, Semine e Ravecchia. Ultime due? Non lo so, basta solo che cambi la penultima rispetto alla situazione attuale. Sarà il campo a deciderlo».

Allenatore, chi meriterebbe di più? «Sono fortunato perché ho sempre incontrato allenatori molto validi e grandi persone. Ogni allenatore mi ha lasciato qualcosa d’importante: chi a livello tecnico (nonostante per me ci sia ancora molto da lavorare), chi tatticamente e chi più dal punto di vista della motivazione. Iezza, Demir e Balazic sono alcuni dei nomi importanti che ho incontrato nel mio percorso. Simone Iezza ha creduto in me sin da ragazzino, mi ha accompagnato nel calcio degli attivi riuscendo a valorizzare i miei punti di forza. Con Samuele Demir, nonostante il breve periodo agli Azzurri, ho avuto modo di crescere dal punto di vista della personalità. Infine c’è Simon Balazic, un compagno di viaggio speciale, prima capitano e dopo mister. Un uomo di poche parole; per lui sono i fatti che contano. Alla sua prima esperienza (con l’aiuto di Jarno Morisoli) ha gestito perfettamente lo spogliatoio che fino a qualche mese prima viveva come capitano. Ha condotto gli Azzurri in Terza lega, al primo tentativo. Ora le strade si sono divise, a Simon auguro il meglio e sono certo che la sua attitudine di leader ci porterà presto a far parlare di nuovo di lui per i risultati che saprà raggiungerei».

“Tranqui raga” quest’anno gli Azzurri… «dopo essere stati prede, torneranno ad essere predatori. Toccatina scaramantica inclusa (risata)».

To be continued…

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