Prima Lega Femminile, il Gambarogno si appresta ad affrontare la pausa natalizia ancora fra le migliori

scritto da Giorgia Mossi

Ad una manciata di punti dalla prima classificata, Fransioli si rammarica «del raccolto, ma sono felice dell’alchimia creatasi in squadra; lavoreremo per essere pronti a marzo»

Una montagna russa di emozioni, ma con qualche rammarico: chiuso un eccellente girone playoff, il Gambarogno è finalmente ritornato a macinare chilometri in campionato. Un cammino fatto di parecchi alti e pochi bassi a causa di una mancanza di cinismo sottoporta ed una fase difensiva non ancora perfettamente collaudata. «Non siamo affatto soddisfatti del seminato finora raccolto, si sono smarriti punti importanti in classifica – ha evidenziato a bocce ferme il mister Giorgio Fransioli. – L’indiscussa forza della squadra necessita di essere sempre confermata sul campo, e non di rimanere solo una mera concezione». Il ruolino di marcia racconta infatti di 5 successi, 4 pareggi e 2 sconfitte senza dimenticare l’eliminazione dalla Coppa Svizzera (dalle campionesse in carica del Lucerna!). Una manciata di punti in meno in confronto alla scorsa annata.

NUOVI INNESTI – Da inizio campionato la formazione sopracenerina ha tuttavia potuto approfittare della presenza di alcuni nuovi elementi di spessore. «È normale aver faticato a confermare i risultati ottenuti pochi mesi orsono, era prima necessario affinare i meccanismi e amalgamare la squadra. A livello tattico si è passati ad un’idea di gioco più offensiva, ma chiaramente profili della caratura di una Nicoletta Prandi o una Veronika Emini permettono di crescere a tutto il collettivo». L’attacco, trascinato dalla premiata coppia formata da Scilla Grossi (seconda miglior marcatrice del campionato) ed Elizabeta Tasevska, ha continuato a snocciolare numeri impressionanti: «vero, sottoporta è però mancato un pizzico di lucidità; si sono poi incassati parecchi gol quindi è necessario lavorare sul comparto difensivo e la zona mediana del campo». A difettare è anche un po’ di quella sana cattiveria agonistica «è necessario munirsi di un’attitudine differente, più combattiva».

EQUILIBRIO – Dopo una manciata di tornate il campionato era parso un affare riservato unicamente a Erlinsbach, Wil e Staad. Ma, ora, è difficile anche solo delineare i contorni di una proiezione. «Sì, effettivamente si è confermato un sostanziale equilibrio. È promettente, dimostra come il lavoro adempiuto dalle società permetta di imbastire delle interessanti azioni di gioco, più orchestrate». La classifica rimane infatti cortissima, molte le formazioni racchiuse in un ristretto fazzoletto. E, allora, la ricca presenza della tifoseria locale risulta sicuramente da sprono: «si è intravista quella spasmodica brama di riassaporare conclusioni, e finte, da cineteca in prima persona. Alcuni supporter hanno persino colto l’occasione dell’acquisto del nuovo pulmino (un onere non indifferente per le casse sopracenerine) per effettuare le trasferte con la squadra. È piacevole, speriamo si possa finalmente ultimare il campionato e non siano necessarie ulteriori limitazioni a causa di un’ennesima ondata».

PREPARAZIONE – Le locarnesi hanno iniziato a rinforzare la muscolatura su Zoom ormai da una settimana: «con il persistere della pandemia si è deciso di limitare il carico diminuendo gli spostamenti. Dopo Natale si ricomincerà sul campo, intercalando una serie di tre settimane di allenamento e una di pausa in modo da essere pronti a riprendere il campionato. È necessario sistemare alcuni elementi, la speranza è comunque di riuscire ad organizzare qualche amichevole in più in confronto all’estate così da rientrare nel ritmo». Un ritmo sempre più frenetico. «Fra restrizioni e differenti preoccupazioni non si è riusciti ad effettuare una preparazione a puntino. La fase playoff-playout ha quindi permesso di incamerare chilometri per quest’annata». E, allora, quale la finalità principale? «Ma prenderemo partita dopo partita cercando innanzitutto di divertirci, e poi a giugno si tireranno le somme. Non sono però state prefissate grandi aspettative», ha concluso Fransioli.

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