MISTER X – Capitolo 66, Tiziano Tagliati “Piedi buoni e altruismo, nel nostro Ceresio manca mio figlio Stefano”

scritto da Roberto Colombo
Tiziano Tagliati, allenatore del Ceresio (Quarta lega)

L’allenatore del Ceresio: «Contro il mio amico Bordoli sono sempre state belle battaglie. Che emozione tornare in serie A con il Lugano: alla stazione ci aspettavano in tantissimi. Braccialetto e caffè senza zucchero per affrontare al meglio ogni partita».

BARBENGO – Con la nostra serie di mini interviste MISTER X vi accompagneremo alla scoperta degli allenatori (e non solo) del calcio regionale, tratteggiandone un ritratto più intimo attraverso le loro stesse parole. Buona lettura, se vi va. Capitolo 66: Tiziano Tagliati allenatore del Ceresio (Quarta lega, gruppo 1) insieme a mister Bekim Ahmeti.

Mister raccontaci, che giocatore eri e il tuo ricordo più bello? «Ero una tipica ala destra, veloce e con buone qualità di dribbling. Il ricordo più bello è stata la promozione in serie A con il Lugano, era il lontano 1979 e vincemmo 1-0 lo spareggio di Lucerna contro il Winterthur. In quella squadra c’erano diversi giocatori giovani e ticinesi, e uno straordinario straniero come Ottmar Hitzfeld (poi diventato uno dei più bravi allenatori di sempre, vincitore, tra le altre cose, di due Champions League, ndr). Il ritorno a Lugano in treno (allora le trasferte si effettuano così) è stato magnifico e il nostro arrivo alla stazione davvero emozionante: c’era tantissima gente ad aspettarci».

Il tuo rituale scaramantico (da allenatore)? «Porto sempre con me un braccialetto “speciale” che non tolgo mai e poi, in qualsiasi campo si giochi, prima della teoria vado sempre a bermi un caffè senza zucchero».

Squadra bestia nera (da allenatore)? «Squadre in particolare non ce ne sono, ma contro il mio amico Livio Bordoli sono sempre state delle belle battaglie».

Sarebbe bello allenare di nuovo… «Sarà forse scontato, ma tra tanti bravi giocatori che ho allenato, mi piacerebbe riavere nel nostro fantastico gruppo qui al Ceresio mio figlio Stefano (che attualmente gioca nel Breganzona). È un giocatore molto generoso ed altruista (forse troppo), e dai piedi buoni».

Forse non sarà CERESIO a vita, ma… «…gli anni passano ma la voglia è ancora tanta, mai dire mai. Oggi però vorrei intensamente solo una cosa: riuscire ad ottenere con tutto il nostro magnifico gruppo quello che per due anni abbiamo accarezzato, la Terza lega».

To be continued…

Leggi anche questi...

error: Ciao, non è possibile copiare il testo. I testo che leggi è creato da giornalisti che impiegano tempo per farlo. Se lo fai anche tu ci saranno più testi diversi che i lettori potranno leggere. Ciao!?