MISTER X – Capitolo 15, Francesco Zaccariotto “Che bello sarebbe avere Lippmann e Bulloni. Soffro Boglia e Lema”

scritto da Roberto Colombo
Francesco Zaccariotto, da tre anni sulla panchina del Pura (Quarta lega)

L’allenatore del Pura: «Indimenticabile quella promozione in Terza lega con il Pura. Se nel vestirmi non rispettavo un certo ordine, allora in partita non ero abbastanza concentrato. Con i piedi ero bravino, ma le uscite erano un terno al lotto. Cosa sta facendo la FTC?».

PURA – Con la nostra nuova serie di mini interviste MISTER X vi accompagneremo alla scoperta degli allenatori (e non solo) del calcio regionale, tratteggiandone un ritratto più intimo attraverso le loro stesse parole. Buona lettura, se vi va. Capitolo 15: Francesco Zaccariotto allenatore del Pura (Quarta lega, gruppo 1).

Mister raccontaci, che giocatore eri e il tuo ricordo più bello? «Ho fatto il portiere per circa 20 anni giocando quasi sempre in Quarta lega, e qualche stagione in Terza. Sono stato poche volte al top della forma, ma in alcune annate qualche bella soddisfazione sono riuscito a togliermela. In carriera ho parato diversi rigori, tuttavia le mie due qualità migliori erano le parate d’istinto (tra i pali) e la gestione della palla con i piedi. Posso vantarmi che, per essere un portiere di Quarta lega, con la palla al piede me la sono sempre cavata piuttosto bene. Le uscite invece non erano il mio forte: un terno al lotto, o palla o uomo (risata). Il ricordo più bello è legato al Pura: promozione in Terza lega nella stagione 2007/08 con la vittoria del campionato davanti a Novazzano e Origlio Ponte Capriasca. Stagione incredibile, squadra memorabile. Ricordi che rimarranno per sempre nel mio cuore».

Il tuo rituale scaramantico (da allenatore)? «Al momento, da allenatore, non ho nessun rituale scaramantico. L’importante per me è essere pronto con tutto il necessario per la partita. Quando giocavo, invece, il mio rito era quello di vestirmi per la partita seguendo sempre gli stessi passaggi in un determinato ordine, se non riuscivo a rispettare questo procedimento, sentivo che mi mancava qualcosa e quindi non ero abbastanza concentrato per la partita».

Squadra bestia nera (da allenatore)? «Purtroppo nelle ultime due mezze stagioni di Quarta lega, ho sempre fatto fatica contro Boglia Cadro e Lema. Nonostante tutt’oggi ritenga che la mia squadra sia all’altezza di queste due avversarie, contro di loro non riesco mai a trasmettere ai miei ragazzi quella cattiveria agonistica che in queste partite ci è sempre mancata. Devo riuscirci in futuro, perché dobbiamo riprenderci qualche punto che ci hanno tolto».

Sarebbe bello allenare di nuovo… «Visto che sono appena tre stagioni alla guida di una prima squadra, e sempre al Pura, non posso dirti il nome di un giocatore allenato in passato che mi piacerebbe riavere. Ma dirò il nome di due giocatori che da avversari sul campo mi hanno sempre messo in difficoltà. Il primo è Stefano Lippmann: con lui sempre grandi battaglie (contro quel Riva) e poi è un mio vecchissimo amico. Oggi sarebbe bello poter allenare un ragazzo come lui, mi servirebbe in campo uno con la caparbietà e la voglia di combattere che aveva lui. Il secondo invece è Alessandro Bulloni (Coldrerio). Ci ho giocato contro poche volte, ma come giocatore mi piace moltissimo. È il classico n.10. Con quel suo sinistro mette sempre la palla dove vuole».

Forse non sarà PURA a vita, ma… «…ma il mio cuore sarà per sempre giallonero!».

Extra: «La premessa è che, considerata la situazione attuale che noi tutti conosciamo, il calcio oggi deve essere naturalmente messo in secondo piano: prima ci sono la salute e la famiglia. Ma detto questo, vorrei sfruttare questa occasione per alcune mie perplessità sul prossimo futuro: cosa sta facendo o cosa ha intenzione di fare l’ASF o la FTC per gli attuali campionati regionali, per il mercato e le partite mancanti? È giusto parlare oggi di nuovi tesseramenti o cessioni quando c’è ancora un girone di andata da finire? La Federazione come sta gestendo il “mercato” quando ci sono squadre dello stesso girone che non hanno neanche lo stesso numero di partite da recuperare? E poi ancora: sarà giusto fare una preparazione di un mese o più in vista di una (sperabile) ripartenza dei campionati per poi giocare solo due o tre partite? Ho molti dubbi, e queste sono solo alcune delle domande alle quali mi piacerebbe avere una risposta. Staremo a vedere».

To be continued…

Leggi anche questi...

error: Ciao, non è possibile copiare il testo. I testo che leggi è creato da giornalisti che impiegano tempo per farlo. Se lo fai anche tu ci saranno più testi diversi che i lettori potranno leggere. Ciao!?