Manuel Rivera si racconta alla vigilia del derby

scritto da Davide Perego

di Fabrizio Maggi

Sono passati 18 anni da quando uno “scugnizzo” peruviano dal casato molto ticinese approdò all’Europa del pallone: da allora Manuel Rivera (classe 1978) non s’è più mosso e ormai nel nostro Paese ha trovato gli appigli affettivi e professionali per metterci radici… «Ma il Perù ce l’ho sempre nel cuore, laggiù ho la mia famiglia, i miei amici d’infanzia, tutte cose che non si possono dimenticare». Era il 1993 quando Rivera lasciò il Sudamerica… «Fu un osservatore dello Standard Liegi a portarmi nel vecchio continente. Mi aveva visto e notato in occasione della Coppa America disputata in Colombia con la U17 peruviana. In Belgio rimasi 6 mesi. È stata dura, avevo 15 anni, lontano da casa mia, un clima cui non ero abituato. A Liegi ho vissuto qualche tempo con due miei connazionali, poi loro partirono e rimasi solo».

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