Lugano, Fulvio Sulmoni: «È stata una vittoria conquistata con il cuore, ognuno di noi ha dato l’anima per il compagno di squadra»

scritto da Claudio Paronitti

Promosso titolare per via del forfait di Mijat Marić, Fulvio Sulmoni ha formato con Fabio Daprelà un duo che ha eretto un muro e che è caduto solamente una volta allo scadere, lasciando pochissimi spazi ai giganti gialloneri

Al termine del match, il 34enne difensore centrale ticinese si è intrattenuto con i cronisti presenti, analizzando gli ottimi novanta minuti che hanno consentito al Lugano di conquistare la prima vittoria del 2020:

«È stata una vittoria di cuore, giunta alla fine di una partita “da squadra vera”. Ognuno aiutava il compagno ed è questo il Lugano che conosco da quando sono tornato qui ed è il Lugano che tutti vogliono vedere ogni domenica, che ci mette l’anima e che gioca con cuore. Poi, gli errori, come capitato anche con lo Young Boys, ci possono stare. Però, se il compagno ti aiuta, questo errore cade nel dimenticatoio. Non è stata una settimana facile su diversi aspetti. A causa dei risultati del giorno prima non era semplice, ma la squadra merita un plauso perché ha reagito in maniera importante a un momento complicato. La pressione? L’abbiamo gestita bene ed è un merito. Sono molto contento per i miei compagni, hanno fornito una prestazione di livello. Alla fine, sono gli episodi che condizionano una partita e a Thun i due gol subiti da calcio d’angolo ne sono la prova tangente. Se fossimo stati più concentrati, la piega sarebbe stata diversa. Il Lugano, indipendentemente dagli assenti, ha una rosa competitiva. Contro i bernesi lo si è visto. Il mercato? Certo, ci facciamo caso. Ma noi abbiamo tanta fiducia nei nostri attaccanti. Alex [Gerndt], ad esempio, ha dimostrato di che pasta è fatto, malgrado tutte le critiche ricevute ultimamente. L’arbitro? Quando si è in campo, è difficile valutare il suo operato. Alla fine, sbagliano anche loro e dobbiamo accettarlo».

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