Lugano, Filip Holender dà il benvenuto: «Sono molto felice di questa chance, voglio ripagare tutti della fiducia»

scritto da Claudio Paronitti

È il momento delle presentazioni dei nuovi acquisti in casa bianconera. Oggi tocca al 24enne attaccante ungherese Filip Holender, in campo domenica contro l’Inter per l’ultima parte di gara

Dopo il 21enne mediano austriaco Sandi Lovrić è ora giunta l’occasione di conoscere la punta ungherese, che ci ha raccontato quanto segue.

L’impatto iniziale – «Da quando sono arrivato ho trovato positività nel gruppo. La società mi ha voluto fortemente, facendomi sentire parte del progetto per questa stagione. Sono contento di aver accettato e spero di ripagare tutti della fiducia».

La nuova esperienza – «Conosco parecchie cose sul Lugano, il modo in cui giocano e la maniera in cui sono scesi in campo in passato. Mi piace la caratteristica mentale del club. In più, il terzo posto conquistato al termine dello scorso campionato e la conseguente qualificazione all’Europa League dice molto sulle ambizioni della società. Sono veramente felice di essere qui».

Le sue caratteristiche – «Sono una seconda punta, veloce, tecnico e sempre alla ricerca dello spazio. Queste caratteristiche mi si addicono e hanno fatto in modo che l’anno scorso abbia conquistato il titolo di capocannoniere in Ungheria. È importante continuare a mantenere questa fiducia il più a lungo possibile. È ciò che sto cercando di fare».

Le prime sensazioni – «Ho già parlato con i miei nuovi compagni e con l’allenatore e le mie prime sensazioni sono assolutamente positive. Sono certo che in futuro saranno ancora migliori».

Le origini – «Sono nato in Serbia e, vivendo per gli ultimi dieci anni in Ungheria, ho acquisito anche la cittadinanza magiara. Tanti compagni parlano queste lingue e per me l’integrazione è più facile».

Gli inizi – «Alcuni ragazzi li conoscevo già. Con Ákos Kecskés ho vissuto un’esperienza con l’Under 21, mentre con Bálint Vécsei ho giocato nell’Academy e nella Under 17. Li conosco da parecchio tempo e ovviamente è positivo aver accanto qualcuno con cui sei cresciuto».

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