Lugano: dalle promesse di Da Costa a quelle di Piccinocchi

scritto da Davide Perego

“Il Lugano che vedrete in campo in questa stagione sarà prima di tutto figlio di una filosofia di “grinta e determinazione” che sono storicamente alla base delle squadre ticinesi”.

David Da Costa (Foto archivio CHalcio) aveva fatto di questa sua convinzione un elemento guida nel suo insediamento tra i pali della porta bianconera. Il 31enne nato e cresciuto a Zurigo e tornato in patria dopo due stagioni di grande esperienza a Novara, ha raggiunto settimana dopo settimana un rendimento eccellente ed in linea con quello che si attendeva lo staff del FC Lugano.

Dopo la mediocre prestazione di Lucerna, la parentesi a Cornaredo con San Gallo (interrotta) e Zurigo, il Lugano ha affrontato la trasferta a Losanna per poi restare a Delémont da dove ha preparato il 32esimo di Coppa che i bianconeri hanno vinto senza problemi contro il Bassecourt, una buona compagine di 1^ lega che sta difendendo con grande onore il proprio posto nella categoria. Il recupero (perso) contro il San Gallo ha avuto l’effetto desiderato e la reazione al St.Jakob è stata concreta e vincente.

Come ha detto ai microfoni della RSI Mario Piccinocchi, il bello deve ancora venire. La stagione è lunga: il Lugano c’è.

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