Le lesioni muscolari nel calcio, quali sono le più frequenti?

scritto da walter

A causa di contusioni e/o  sforzi muscolari dovuti a ripetuti sprint e accelerazioni massime, gli infortuni alla coscia del giocatore rappresentano il 30% di tutte le lesioni.

Secondo alcuni studi in ambito professionistico, la lesione muscolare nella zona del retto femorale è più frequente nei giovani, mentre nei professionisti di alto livello c’è prevalenza di lesioni nella zona dei tendini del ginocchio.

In un’indagine su numerose squadre d’élite ha dimostrato percentuali di infortuni intorno al 15% ai tendini dell’articolazione del ginocchio e le lesioni da contusione muscolare alla coscia rappresentano un altro 15% circa delle lesioni acute da calcio a livello di élite. In media, una squadra di calcio di 25 giocatori di alto livello può aspettarsi circa 18 lesioni muscolari a stagione.

Nella zona posteriore della coscia si verificano spesso “lesioni da stiramento” a causa di sprint che sfociano in una corsa ad alta velocità, o in calci alti o comunque con movimenti intensi in flessione dell’anca a ginocchio esteso.

Nella zona anteriore si verificano infortuni sia da sforzo (nell’atto di calciare il pallone) sia per contusione da impatto/contrasto con altri giocatori.

Elementi di valutazione:

Il dolore, ovviamente, caratterizza tutte queste fenomenologie, ma le modalità di insorgenza e di persistenza, possono dare indicazioni sulla natura dell’infortunio e sulle possibilità di recupero.

In genere, viene ritenuta meno grave una lesione che comunque permette al giocatore di continuare a giocare e nella valutazione della situazione si considera anche il momento di insorgenza. Per esempio, si è notato che una lesione muscolare della zona posteriore della coscia è più frequente a fine partita/allenamento.

Molti calciatori hanno una storia di ripetuti infortuni, e questo rende ancor più importante effettuare screening con valutazioni dello stato di idratazione della matrice extracellulare, sia total body, che segmentari. Si nota infatti che le recidive siano più frequenti in atleti poco idratati , con una scarsa elasticità muscolare.

La valutazione impedenzimetrica, in questi casi (la più semplice viene effettuata attraverso strumenti che vengono chiamati Neuroregolatori) ci svela molti dettagli sia dal punto di vista prognostico che terapeutico. Di fatti, purtroppo, non è infrequente che vengano utilizzate terapie attraverso calore che accelerano l’organizzazione fibrotica delle lesioni muscolari. I “supporter” di questo tipo di terapie si limitano a rilevare che lo spazio creatosi con la lesione muscolare, risulta ecograficamente colmato. Ma lo spazio, ad una analisi più approfondita, talvolta risulta una aggregazione disordinata e fibrotica che compromette la ripresa dell’attività sportiva.

Come evitare?
Per cercare di “evitare” infortuni, occorre tenere presenti alcune statistiche disponibili nel settore.
Tra queste, una che veramente fa riflettere, dice che un giocatore infortunato ai tendini del ginocchio ha 7 volte più probabilità di infortunarsi nuovamente. (sette volte di più son veramente tante….). Ovviamente, infortuni ripetuti si riflettono su un allungamento dei tempi di recupero. Anche l’età è un fattore di rischio importante. C’è un’incidenza significativamente più bassa di infortuni sotto i 22 anni.

Le condizioni fisiche, rappresentano sicuramente elementi di attenzione, in quanto fattori come uno scarso riscaldamento, un intenso affaticamento, intensi periodi di allenamenti vanno ad incidere con un effetto leva sulle eventuali caratteristiche deficitarie in termini di forza, flessibilità, e controllo e coordinazione muscoloscheletrica dell’atleta.
In questi casi, personalmente, ho notato una netta diminuzione dell’incidenza di infortuni da stiramento in atleti che trattano con costanza la Microcircolazione che migliora la nutrizione della matrice extracellulare, e favorisce un più efficace e veloce recupero della condizione.

Alla prossima  😉

(articolo a carattere divulgativo a cura di Nicola Dacomo – Fisioterapista – Campione d’Italia)

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